Beauty tips salva ambiente: le abitudini che fanno bene alla pelle e al pianeta

Essere belle e preoccuparsi per la salvaguardia del pianeta? Non solo è possibile, ma bastano pochi semplici accorgimenti. Scopri quali.

06/09/2019

La sostenibilità ambientale e il vivere “più green” è un’attenzione che tutti, nel nostro piccolo, dovremmo mettere in atto. Da un recente sondaggio di Idealo – portale internazionale leader in Europa nella comparazione prezzi – è emerso che il 70,3% del campione di intervistati ha dichiarato di essere disponibile a spendere di più per acquistare un prodotto eco-sostenibile. Ma per quale categoria di prodotti i consumatori digitali italiani ritengono sia necessario avere prodotti sostenibili? Per il 50,3% dei casi si tratta di Cibo & Bevande, segue Elettronica (44,4%), Giocattoli & Gaming (30,7%), Bambini & Neonati (30,6%) e infine Sport & Outdoor (20,1%).

E quanto questi sarebbero disposti a spendere in più? Il 31,9% ha dichiarato di poter spendere tra l’11 e il 20% in più. Interessante notare come la percentuale di disponibilità di spesa maggiore per un prodotto eco-sostenibile sia più alta per i giovanissimi tra i 18 e i 24 anni (78,3%) e vada diminuendo con la crescita dell’età.

Un settore che non è stato nominato, ma che può egualmente fare la differenza in tema di stile di vita green è quello della bellezza e della cosmesi; anche qui le scelte possono essere rivolte a una maggiore attenzione al nostro pianeta.

In particolare, vogliamo svelarvi alcuni trucchi salva ambiente da mettere in atto per essere più eco-sostenibili senza troppi sforzi. Se tutti ci impegniamo, anche nelle piccole abitudini di tutti i giorni, insieme possiamo fare la differenza!

L’impegno delle aziende

Innanzitutto, c’è da dire da qualche tempo, anche l’industria della bellezza sta realizzando gli effetti devastanti della plastica sull’ambiente e sono sempre più i brand che offrono opzioni eco-compatibili. Basti pensare che anche un marchio come Dior ha sostituito i vasetti in plastica delle creme con quelli in vetro. Aveda si è proposta, invece, di utilizzare materiali riciclati per tutti i suoi prodotti e la maggior parte delle sue bottiglie è composta per l’80% da PCR, Lush ha aperto anche a Milano il primo naked store completamente privo di qualsiasi imballaggio in plastica. Garnier ha collaborato con TerraCycle per un progetto di raccolta di contenitori vuoti all’interno dei suoi depositi. In cambio, si sono potuti ottenere punti da trasformare in una donazione a favore di un’organizzazione no profit. E Caudalie, sin dal 2012, devolve l’1% del fatturato mondiale a 1% For the Planet, nella piena convinzione che occorra restituire alla Terra almeno una parte di ciò che ci ha donato e a oggi il brand cosmetico francese ha piantato oltre 4 milioni di alberi per raggiungere quota 8 milioni entro il 2021.

Cosa possiamo fare noi

Nel frattempo, noi cosa possiamo fare? Una delle prime eco-scelte che possiamo fare è ad esempio quella di optare per scrub e peeling 100% eco e che non abbiano al loro interno microparticelle di plastica. Una pelle liscia e vellutata si può ottenere anche con prodotti dagli ingredienti naturali usati come esfolianti (semi, argille, sale marino). O, perché no, pensare al fai da te. Realizzare un ottimo scrub fai da te è facile e veloce: basta un buon olio puro come base – quello di Argan o Jojoba ad esempio – e dello zucchero non raffinato o, ancora, dei fondi di caffè. L’effetto esfoliante e vellutante è assicurato a costo quasi zero.

Scegliere imballaggi riciclati o riciclabili

Un’altra cosa semplice da fare è comprare cosmetici dal packaging e contenitori riciclati o riutilizzabili, come il vetro.

Comprare prodotti alla spina

Un’alternativa, che sta diventando sempre più diffusa e apprezzata, è quella di acquistare prodotti sfusi. Non solo alimenti, ma anche saponi, bagnoschiuma, detersivi… Otterrete così due risultati: risparmiate denaro e contribuirete a ridurre la produzione di imballaggi.

Chiudere il rubinetto

Ogni italiano consuma circa 245 litri di acqua potabile al giorno (fonte Istat), molti dei quali vengono consumati nel lavandino del bagno. Lasciando il rubinetto aperto mentre ci si lava i denti, per esempio, si sprecano 5 litri di acqua al minuto per un totale di 10 litri nei due minuti di spazzolamento consigliati, 30 litri se si ripete l’azione tre volte al giorno. E sempre in tema di spreco di acqua, anche il lavaggio dei capelli può essere fatto in modo da ridurre le quantità di acqua utilizzate e chiudendo il rubinetto quando si sta massaggiando lo shampoo o lasciando in posa il balsamo. Inoltre – anche per una questione di salute dei capelli e del cuoio capelluto, ricordiamoci che non è necessario lavare i capelli tutti i giorni o un giorno sì e uno no. Anche se si sporcano facilmente si può alternare il normale lavaggio con l’uso dei praticissimi shampoo secchi, davvero una bella e pratica invenzione!

Meglio “nudo”

Ovvero rinunciare completamente al packaging e acquistare cosmetici solidiLush, ad esempio, si sta facendo pioniere in questa tipologia naked, dove le confezioni sono state totalmente eliminate a vantaggio di prodotti solidi – shampoo, saponi, detergenti ecc – comunque efficaci e di qualità. E proprio recentemente nel Naked Shop di Milano sono stati lanciati quattro nuovi shampoo solidi, che uniscono a una ricercata selezione di ingredienti a suggestive decorazioni floreali. E se ordinate online per proteggere i freschissimi cosmetici, Lush inserisce nei pacchi uno speciale materiale da imballaggio naturale al 100%, chiamato FloPak Bio, composto da solo amido di mais ed acqua. Può essere smaltito nell’umido oppure utilizzato per creare simpatici lavoretti dato che le chips, se inumidite, diventano leggermente adesive.

Preferire i prodotti 2 in 1 (e usateli fino alla fine)

Dal solare corpo e viso, all’olio multiuso fino alle schiume per pelle e capelli. Ma anche il blush che fa anche da gloss… Insomma, l’offerta di prodotti 2 in 1 è sempre più vasta.

Oltre a sprecare meno carta, plastica e ingredienti, all’atto pratico questi prodotti si rivelano un risparmio anche di spazio e di soldi.

E utilizzateli sempre fino alla fine del tubetto/barattolo/contenitore. Buttarli via quando non sono ancora finiti, non è solo uno spreco di denaro, ma anche uno spreco di ingredienti e di materiali dannosi per l’ambiente.

Cotton fioc? Sì, ma biodegradabili

Noi donne sappiamo bene che i cotton fioc non servono solo per pulire le orecchie, anzi, l’uso principale che ne facciamo è la correzione del make-up: sbavature, imperfezioni e piccoli ritocchi, alcune di noi ne hanno sempre qualcuno nel beauty case. Ma quanto inquinano? Pensate che un oggetto così piccolo, in plastica, impiega circa 30 anni per decomporsi. Ecco perché scegliere la versione bio in bambù e cotone organico è doveroso per sostenere la riduzione dei rifiuti.

Il fai da te che fa bene

Ci sono tanti alimenti che teniamo in frigo, che possono essere una valida – e sicuramente meno costosa – alternativa a molti prodotti cosmetici. Del resto, una volta che miele, yogurt, uova e zucchero si mettono nel carrello della spesa, perché non usarli anche per la pelle? Tre cucchiaini di miele uniti a mezzo limone, per esempio, funzionano come maschera illuminante, mentre lo yogurt bianco unito a un tuorlo d’uovo, succo di limone e zucchero di canna è un’ottima maschera esfoliante (ricette di Federica Micoli alias Closette per Cortilia, piattaforma online per l’acquisto di prodotti agroalimentari freschi).

Un’altra idea è la maschera al cetriolo, limone e yogurt. Frullate 1 cetriolo di piccole dimensioni, un cucchiaio di succo di limone preferibilmente da agricoltura bio e un cucchiaio di yogurt bianco. Questa maschera è ottima se realizzata di sera, e applicata prima di andare a dormire: infatti ha un effetto rilassante e distensivo sulla pelle, e rimuove tutte le impurità, oltre al sebo in eccesso. Una volta lasciata agire (bastano anche 10 minuti) e risciacquata, si può completare la skin care routine con la classica crema idratante che si usa sempre. Ma le idee sono tante e dedicate a le più svariate funzioni, basta una semplice ricerca online o su Instagram per trovare moltissimi cosmetici fai da te a partire da ingredienti naturali comuni che si trovano in praticamente ogni casa.

Controllare gli ingredienti

Un’altra cosa importante da fare è imparare a leggere l’INCI (l’elenco degli ingredienti cosmetici) sia per tutelare la pelle e sia per l’ambiente. L’Edta-Tetrasodium Edta, per esempio, è inquinante per l’ecosistema, ciò che termina in -dimonium inquina le acque, gli phthalates hanno un impatto tossico sulla vita degli uomini e degli animali e i plastic microbeads (microgranuli in plastica) passano attraverso la rete fognaria inquinando l’acqua e intossicando la fauna marina.