Expo 2015: le sei cose da sapere assolutamente in vista dell’Evento

Il vademecum del perfetto visitatore di Expo. Tutte le informazioni necessarie per non farsi cogliere impreparati dall’evento più importante dell'anno

29/04/2015

Ci siamo. Dopo una lunga, estenuante, speranzosa, disillusa, diffidente, entusiasta ed altalenante attesa, il grande momento è arrivato. Expo 2015, ovvero la grande kermesse, l’Esposizione Universale che metterà per sei mesi Milano e l’Italia al centro del palcoscenico e sotto i riflettori del mondo, sta per aprire i battenti ufficialmente il prossimo primo maggio. Il Commissario Generale per Expo Giuseppe Sala ha passato gli ultimi giorni a dispensare ottimismo e rassicurazioni: il cantiere è pronto ad accogliere la massa di visitatori che ci si attende arrivino fin dalle prime giornate della manifestazione e tutti i padiglioni, sia quelli istituzionali curati direttamente da Expo, sia quelli allestiti in proprio dai diversi paesi partecipanti, sono pronti per l’apertura e saranno aperti senza ritardo. Tutti ai blocchi di partenza dunque, sperando che la realtà mantenga le promesse e non si sgonfi alla prima, inevitabile, falla in cui incapperà la macchina organizzativa. Nelle scorse settimane abbiamo tentato di tenervi informati su diversi aspetti del Grande Evento che, volenti o nolenti, ci toccherà piuttosto da vicino nei prossimi mesi, se non per prossimità geografica almeno per invadenza mediatica dello stesso. Adesso è arrivato il momento di sintetizzare il tutto e provare a dire quali sono le sei cose da sapere assolutamente in vista di Expo. Per non farsi cogliere impreparati


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Che cos’è Expo?

La parola Expo è la più usata ed abusata di questi tempi. La si trova dappertutto: sui giornali, nei tabelloni pubblicitari, su maglie di squadre di calcio, comparsa all’improvviso nelle insegne degli alberghi. A Milano sono sorti come funghi cartelli che ne indicano la direzione. Ma cos’è veramente Expo? Una versione “moderna” della fiera Campionaria? No, è qualcosa di più. Quella del 2015 a Milano è solo l’ottavo evento di questo genere nella storia, riconosciuto ufficialmente come tale secondo un rigido protocollo stabilito dall’organismo internazionale che ne regola l’esistenza, ovvero il BIE, Bureau International des Expositions. La prima edizione “ufficiale” di una simile manifestazione che si è potuta fregiare dell’appellativo di Universale si tenne a Londra nel lontanissimo 1851, l’ultima cinque anni fa a Shanghai.


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Perché Milano?

Il 23 novembre 2010 il BIE ha ufficialmente scelto Milano come sede ospitante dell’edizione 2015 di Expo e non è stata cosa semplice vista la concorrenza di città del calibro di New York, Atlanta, Las Vegas e Mosca. L’investitura ufficiale dell’Italia e della città della Moda, della Finanza e della cotoletta è arrivata dopo due anni di lunghe verifiche, ispezioni, analisi e proiezioni, un iter durante il quale il progetto operativo e l’impostazione dell’evento è stato giudicato come vincente dalla commissione di esperti che se ne è occupata.


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Il sito espositivo

Un immenso spazio di circa un milione di metri quadrati ricavato nella periferia nord-ovest della città sul confine fra la grande Milano ed il comune di Rho, nell’adiacenza della zona dove è sorto qualche anno fa il nuovo polo fieristico che ha “pensionato” Fieramilanocity. Il sito di Expo è un insieme di padiglioni espositivi, spazi comuni, edifici di servizio, aree verdi e canali pensato per ospitare una media di duecentomila visitatori al giorno, con punte di oltre 250.000 attesi nei giorni clou. La sua struttura ricorda quella di un villaggio romano in cui le vie principali, il cardo ed il decumano percorrono l’intera area “tagliandola” rispettivamente da nord a sud e da est ad ovest e costituendo la spina dorsale lungo la quale si sviluppano gli accessi alle diverse aree. Lo spazio a disposizione degli espositori self-built supera i 150.000 metri quadrati, cui vanno aggiunti ovviamente quello dei cluster e dei padiglioni dei partecipanti istituzionali, pubblici e privati.


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Il tema di Expo

Il tema portante scelto per l’edizione milanese di Expo è “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” ed intorno ad esso sono chiamati tutti i partecipanti, ad ogni livello, a dare il proprio contributo. E’ però riduttivo limitarsi a dire che si parli semplicemente “il cibo”: in realtà si parlerà di alimentazione, di sviluppo sostenibile, di rapporto fra vita dell’uomo e vita della Terra, nonché dei grandi problemi planetari come la fame e la malnutrizione, la condivisione dell’acqua e, d’altra parte, la cattiva alimentazione e la sicurezza alimentare. Il tutto, ovviamente, legato insieme da un sottile trait d’union: il senso estetico e del gusto per la grande gastronomia e per le cucine locali che saranno il fiore all’occhiello della manifestazione esercitando un innegabile fascino per curiosi e visitatori.


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I partecipanti, la vera anima di Expo

Expo non è un “evento imposto” ma un enorme contenitore in cui i veri protagonisti saranno i suoi partecipanti. L’anima di Expo è un giro del mondo fra i 144 paesi partecipanti ufficiali all’evento, vale a dire il 94% della popolazione mondiale. Di questi ben 79 hanno scelto la via del padiglione self-built – un mosaico di costruzioni che costituirà un vero “evento nell’evento” – mentre le restanti saranno ospitate in spazi “comuni” di esposizione denominati cluster, ognuno guidato da un “tema” comune. Non mancano poi i partecipanti istituzionali, – a partire naturalmente dall’Italia stessa, paese ospitante, e dalla Comunità Europea – gli istituti internazionali come l’ONU o il CERN, organizzazioni non governative come la Caritas Internazionale, il WWF o Save the Children, oltre che diversi grandi gruppi privati e pubblici.

OK, ma come ci arrivo ad Expo?

Già, forse questa resta la domanda più importante. O forse, per i molti milanesi che lo vedono come uno spauracchio, la domanda più importantepotrebbe essere “come starci lontano per sei mesi?”. Ma tant’è. Indubbiamente l’appeal di Expo, anche per i semplici curiosi, è notevole. Per accedervi occorre prima di tutto munirsi di biglietto acquistandolo presso il sito ufficiale della manifestazione o preso uno dei numerosi rivenditori “fisici” e on-line che sono autorizzati ad operare la vendita. Il costo attuale, salvo agevolazioni e sconti, è di 32 euro. Raggiungere Expo è affare piuttosto semplice, almeno così dichiarano gli organizzatori prima che i fatti non confermino tale affermazioni. In auto sono stati predisposti quattro parcheggi di collegamento indicativamente ai quattro “angoli” del sito espositivo da cui i varchi di accesso, rigorosamente presidiati da tornelli e metal detector, saranno raggiungibili grazie ad una navetta gratuita. La metropolitana ed il treno – per il quale è stata inaugurata la nuova apposita stazione “Rho Fiera-Milano Expo” – restano comunque i mezzi privilegiati per raggiungere il sito espositivo e per evitare il traffico che, in zona, si annuncia piuttosto congestionato.


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