Expo 2015: il tema

Nutrire il Pianeta, Energia per la vita: ecco da dove nasce l'idea del tema di Expo Milano 2015

01/07/2014

L’idea di una Esposizione Universale non è semplicemente quella di aggregare realtà commercialmente interessanti provenienti da diverse parti del mondo come in un immenso mercato. Anche se per affinità e fascino per certi versi vi si accomuna, non si può paragonare a quella che una volta a Milano era nota come Fiera Campionaria. Ogni Expo – un termine in verità assai moderno e che agli albori delle iniziative del Bureau International des Expositions non era utilizzato – è ispirato ad un filo rosso che guida tutte le sue manifestazioni e che incarna, per quanto possibile, i temi più attuali e sentiti rispetto al tempo e al contesto nel quale si organizza. E’ stato quindi quasi naturale che nello scenario di urbanizzazione galoppante e spesso aggressiva che la Cina sta vivendo in questo periodo, il tema portante dell’ultimo Expo di Shanghai di quattro anni fa fosse Better city, better lifecittà migliore, vita migliore – con i suoi connessi approfondimenti sulla riqualificazione delle aree urbane, sulla tecnologia al servizio della città e dalla qualità della vita dei suoi abitanti, sulle prospettive economiche di un grande centro abitato e sui suoi rapporti con le aree rurali che lo circondano e che, in un certo senso lo completano. Spostandoci avanti di cinque anni e geograficamente in un contesto come quello del nostro paese, è altrettanto naturale pensare che il tema per il nuovo Expo pescasse dalla tradizione e dalla cultura italiane e dalla sua secolare vocazione agricola e gastronomica. Ecco quindi da dove nasce Nutrire il pianeta, Energia per la Vita, il tema portante di Expo Milano 2015 sul quale i diversi progetti, i paesi partecipanti e tutti coloro che a diverso titolo contribuiranno all’evento si dovranno misurare. Un tema importante e vasto che ruota attorno al problema del nutrimento dell’uomo nel più ampio significato di questo termine e delle sfide universali che intorno ad esso si profilano all’orizzonte.


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Le sfide di oggi e di domani

Non si tratta di un semplice “cavalcare” la popolarità che il tema del food e della cucina sta vivendo in questi ultimi anni, ma misurarsi con una serie di problemi realmente universali, vere e proprie sfide per la comunità internazionale. Ad esempio, come garantire cibo e acqua a tutti sulla faccia della Terra eliminando sperequazioni e disuguaglianze e combattendo quindi una piaga ancora incredibilmente diffusa – considerando i progressi tecnologici del nostro tempo – come la fame. Dall’altra parte del mondo, come combattere la cattiva cultura della nutrizione e dell’opulenza che diffonde grandi malattie “sociali” come l’obesità o le patologie cardiovascolari. Ed ancora, come aumentare la sicurezza alimentare trattando per esempio il tema degli OGM da un punto di vista scientifico e non ideologico o aprioristico. E, naturalmente come fare tutto questo grazie alla tecnologia ma salvaguardando la biodiversità e la vita del pianeta stesso, indispensabile elemento per rispondere alle esigenze stesse di nutrimento dell’uomo. Si tratta dunque di temi di grande spessore, difficili da affrontare ai quali non si cercherà una “risposta” definitiva, ma sui quali Milano diventerà per sei mesi il centro mondiale di dibattito per l’elaborazione di idee, per i tentativi di soluzione “dal basso”, il confronto ed il dialogo, la collaborazione. A questo eventi, mostre, convegni e spettacoli ospitati nel contenitore-Expo saranno orientati. Siamo in Italia ed il “cibo” non poteva che essere al centro di un evento del genere, anche se con il respiro planetario di cui l’Expo è capace.


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Gli itinerari tematici

Tutto di Expo è quindi orientato e diretto da tale preoccupazione e da tale tema. Ad esempio gli itinerari tematici che si snoderanno lungo l’area delle esposizioni e che toccheranno alcuni aspetti del legame fra nutrimento umano e “salvaguardia” del Pianeta: da “Storie dell’Uomo e Storie di Cibo” che guiderà i visitatori lungo le diverse tecniche di coltivazione, allevamento, trasformazione e mutazione degli alimenti nel corso dei secoli ad “Abbondanza e privazione, il paradosso del contemporaneo” che già dal titolo metterà di fronte all’incredibile contrapposizione fra “fette di mondo” quotidianamente in lotta con la malnutrizione, la scarsità di cibo e il non accesso all’acqua potabile ed altre “fette di mondo” in cui l’eccesso nutritivo e la cattiva alimentazione diventano un problema sociale e, quasi, culturale. Ne “il futuro del cibo” si potrà affrontare un interessante viaggio fra tecnologia e ricerca alla scoperta di cosa occuperà le nostre tavole domani, all’insegna dell’ottimizzazione della filiera produttiva e della ricerca di una qualità che non passerà mai di moda. L’itinerario “cibo sostenibile = mondo equo” si pone quasi come risposta agli altri itinerari affrontando l’importantissimo ed indissolubile legame che tiene insieme la soluzione dei problemi del nutrimento “umano” con la salvaguardia del pianeta e delle sue immense ricchezze, la prima delle quali è la diversità naturale, culturale e perfino antropologica. Ed infine con “il gusto è conoscenza” il tema del cibo viene affrontato dal suo lato più “piacevole” come una delle più appaganti e divertenti occupazioni umane, tanto da diventare asse portante della storia e della cultura, caratterizzando popoli e società. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e per tutti i palati. E’ forse un detto mai così appropriato.

 

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Photo Credit: Expo 2015.org