Lei, lui e lei: il triangolo no

Secondo voi una relazione a tre può funzionare? Il triangolo amoroso quanto può durare? Ecco gli scenari possibili e come comportarsi.

25/12/2019

Tu, il tuo lui e un’altra donna. È una relazione che può funzionare? Molte donne rifiutano categoricamente l’idea, che per altre invece è ammissibile. Non stiamo parlando di una relazione puramente sessuale dove il gioco erotico ha la sua parte predominante e il famoso “triangolo” può essere un compromesso per regalare un po’ di pepe alla coppia.

Parliamo invece di relazioni a tre che si sviluppano nel tempo, una sorta di amante legalizzata. Tu sei a conoscenza dell’esistenza dell’altra donna e ti va bene così. Non per tutte le donne però questa soluzione è ammissibile. Vuoi che la monogamia è la cosa che ci insegnano da sempre, vuoi perché in fondo siamo tutte un po’ gelose e allo stesso tempo fragili e, vediamo l’altra come una rivale.

In molte popolazioni avere più compagne di vita è una regola sociale che non preoccupa nessuno. La nostra tradizione non prevede questo e la società non è certo pronta a vedere una “famiglia” fatta da due donne e un uomo.


Leggi anche: 50 frasi sulla vita, amore e amicizia

L’amante

Quasi nessuna donna (così come quasi nessun uomo) è disposta ad accettare che l’amante del compagno faccia parte della propria vita. Anzi, prima ancora, quasi nessuna donna è disposta ad accettare che il compagno abbia un’amante, fissa o saltuaria. Coppie decennali saltano proprio per via dell’altra donna che s’impone nella vita di coppia. Alcune donne riescono a sopportare la presenza nascosta (ben nascosta) dell’altra. Pur sapendo benissimo che gli straordinari che il marito sostiene di fare a lavoro sono in realtà nel letto di un’altra. Ben sapendo che non esiste nessuna partita di calcetto o ritrovo con gli amici. Se queste donne sopportano, alla lunga anche loro si stancano. In alcuni casi invece, è l’amante a stancarsi e pretendere di voler diventare la donna ufficiale perché stanca di dividere attenzioni.

L’indecisione maschile

Un uomo che ha due donne fondamentalmente non sa scegliere con chi stare. E spera che la relazione a tre venga approvata da entrambe le donne con le quali va a letto. L’uomo, pur sapendo di mettere in difficoltà entrambe le compagne, non riesce a trovare una soluzione a quello che secondo lui non è neanche un problema. Non vuole tradire nessuno e la sua doppia vita è alla luce del sole. Pertanto, dal punto di vista maschile, il triangolo è la soluzione migliore per appagare tutti i suoi sensi.

Non solo sesso

Non facciamo l’errore banale di pensare che avere due donne voglia significare solo uscire dalla routine sessuale che si ha con la compagna ufficiale. Ovvio che l’uomo in questione avrà rapporti con entrambe ma, il motivo principale per cui sente il bisogno di avere due donne accanto non è il sesso. Almeno, secondo gli studiosi, non è solo il sesso come si può banalmente pensare. Avere due donne significa riuscire a trovare punti d’incontro con entrambe. E magari sentirne una più vicina da un punto di vista mentale e l’altra da un punto di vista spirituale. Messe insieme le due donne completano la vita dell’uomo che, come dicevamo prima, non riesce a scegliere. Il mammone, per intenderci, l’uomo abituato ad avere la mamma sempre accanto, la mamma che lo accudisce in tutto e per tutto preparandogli anche i vestiti per andare a lavoro fino ai trent’anni, non troverà mai una compagna disposta ad annullarsi per lui. E così, alla ricerca della madre perduta, si rifugerà disperatamente in relazioni pluriamorose.

Dal punto di vista di lei

È facile accettare una relazione così? Molte donne la rifiutano categoricamente. Da un lato è qualcosa di viscerale, qualcosa che non comprendiamo bene, dall’altro canto, la voglia di primeggiare, di essere unica e l’eterna sfida che si combatte tra donne non ci consente di accettare una situazione di questo tipo. Una situazione che per certi versi ci mette un po’ in ombra. E che ci fa sentire la ruota di scorta di una relazione alla quale abbiamo dato tutto.

Amore “paracadute”

In alcuni casi, molti uomini insicuri, scelgono una relazione a tre, quindi con due donne perché hanno necessità di avere una sorta di paracadute nel caso in cui la prima relazione, quella ufficiale, vada a finire male. Il sesso forte, ricco di mille insicurezze come noi donne, spesso ha bisogno di sentire preservata la sua virilità con relazioni multiple che gli permettono di non stare mai da solo. Questo bisogno continuo sicurezza lo porta però a vivere nell’incertezza continua e a mettere a rischio anche rapporti seri.

Il no secco

Se questa situazione non ti piace non accettarla sin da subito. Non pensare di provare ad accontentarlo pensando che prima o poi si stancherà e sceglierà. Non essere la sua ruota di scora se una relazione a tre ti fa sentire così. Sentirti sbagliata ai tuoi stessi occhi non ti fa stare bene e questo ti porterà rancore e tristezza e alla fine la tua coppia “triangolare” ne risentirà. Meglio essere chiari subito e ammettere di non riuscire a vivere serenamente un rapporto dove c’è anche una seconda donna, un rapporto dove il nostro lui deve essere diviso tra due amori seppur differenti.

Lui lei e l’altra

Il romanzo di Marco De Firenze ci catapulta in una storia a tre dove i protagonisti sono un uomo e due donne conosciute in circostanze diverse ma che, entrambe, restano nella vita di Elia, il protagonista maschile della storia.

Elia, il protagonista, ha una relazione con due donne: Rebecca, conosciuta in Australia, e Valentina, una sua amica virtuale frequentata in chat. Una trasferta di lavoro di Elia a Londra fa da ambientazione al racconto e due scenari possibili si intrecciano. Il primo è l’incontro con Rebecca per cercare di dare seguito a un colpo di fulmine e provare a costruire una storia di amore nonostante la distanza geografica. L’altro è il tentativo di Valentina di seguire le tracce di Elia e rendere così reale la loro relazione, nata e cresciuta nel mondo virtuale della chat. Due mondi paralleli rischiano di incontrarsi: il caso può renderlo possibile ma forse è la volontà a definire le scelte.