Tartan e kilt mania per l’autunno-inverno 2013-2014
Dalle battaglie per l'indipendenza scozzese alla moda punk, fino alle passerelle di tutto il mondo. Per la fall-winter torna la stampa più classica e iconica del mondo anglosassone
È uno dei tessuti più economici del mondo, oggi simbolo di moda e fall-winter. Ha fatto la storia dei Paesi anglosassoni, è stato portato al cinema, celebrato sulle passerelle di tutto il mondo e riproposto con abbinamenti differenti, fino ai più classici ai quali siamo stati abituati. Stiamo parlando del tartan, il disegno in lana tipico delle Highland scozzesi, icona intramontabile, da sempre sinonimo di eleganza e di stile classico.
Le origini
Dai kilt nei nobili del Regno Unito a quelli dei condottieri scozzesi come William Wallace, eroe nazionale della Scozia che in Braveheart (impersonato da Mel Gibson) guida i connazionali nella guerra di indipendenza, verso la fine del diciottesimo secolo il tartan con i suoi disegni e colori divenne il modo per distinguere i clan e le zone della Scozia. L’incredibile bellezza di questo tessuto risiede nel suo design, tanto semplice quanto abbinabile a capi differenti, in modo da ottenere outfit e risultati completamente diversi: dalla camicie da portare con un jeans, alle gonne da scolaretta molto in voga negli anni Novanta, fino alle salopette con i bottoni. Una vera e propria icona sempre “in” nel mondo del fashion system, apprezzato da grandi stilisti come Burberry che nel 1920 creò il cosiddetto “Burberry check”, e star del jet set internazionale.
Il primo ingresso nella moda
Un tessuto anglosassone dal nome francese, tiretaine, indicante il tessuto a quadri che si ottiene grazie all’alternanza di fili colorati intrecciati t ad angolo retto. Come una tela, la trama e l’ordito si sovrappongono ad ogni passaggio dando vita a linee diagonali differenti dal colore scelto per lo sfondo. Una piccola curiosità: il tartan rosso molto presente nella moda punk e grunge, era in realtà utilizzato dagli scozzesi per la divisa da battaglia, scelto perché dello stesso colore del sangue.
Già, il punk che nacque negli anni Settanta grazie al genio di Vivienne Westwood e alle sue creazioni provocatorie e stravaganti, fatto di magliette e jeans strappati, spille da balia, zip, borchie e creste. Eppure il vero e proprio simbolo di ribellione contro la classe dirigente presa di mira da chi apparteneva al movimento e ascoltava la musica dei Sex Pistols, Clash e Ramones era proprio il tartan con i suoi colori e i kilt, da sempre simbolo e sinonimo di potere e nobiltà.
Il tartan nelle collezioni fall-winter 2014
Sono passati quarant’anni: Sid Vicious, Joe Strummer e Joey Ramone sono passati a miglior vita, la loro musica resta un baluardo incontrastato per il fenomeno punk, così come il tartan rimane un’icona nel mondo della moda, sia che la sua trama sia originale o destrutturata, proposto in ogni collezione fall-winter che si rispetti.
Non sono da meno le linee 2013-2014: Christian Dior lo fa rivivere sugli inserti degli abiti e tinge i kilt di rosa con sfumature di fucsia e viola aggiungendo così un tocco di sensualità. Intanto Givenchy propone camicie a scacchi in plaid da portare con longhette con spacchi.
Ma c’è modo e modo di portare il tartan. Versace, Saint Laurent e Alessandro Dell’Acqua di N°21 si rifanno direttamente alla Vivienne Westwood dell’epoca dei Sex Pistols proponendo un stile punk rock: per Donatella Versace il tartan è aggressivo e giallo; per Hedi Slimane per Saint Laurent è una nuova Courtney Love che indossa camicia a scacchi nera-blu, tubino in pelle e biker boots, mentre Dell’Acqua gioca con il contrasto maschile-femminile, sovrapponendo felpe e camicioni.
Per Alberta Ferretti, Blugirl, Moschino e Massimo Rebecchi il tartan è semplice ed elegante, lo stesso indossato dalle alunne del Regno Unito che lo portano sulla propria divisa, declinato in tinte neutre, simile a un tailleur dalle linee militari, ai completi di equitazione che sfilano insieme a berretti, stemmi e cornamuse (Moschino) o somigliante a un sexy tubino. Chanel punta invece su un ton sur ton rendendo la classica stampa irriconoscibile, quasi concettuale, mentre Céline e Stella McCartney (londinese doc) ritornano al classico e lo fanno proprio con risultati classici e al contempo strepitosi.
Ma del tartan per questo autunno-inverno 2013-2014 danno una propria versione anche altri stilisti: da Aquilano Rimondi ad Alexander McQueen (brand da sempre amante dei motivi a scacchi), da Dolce & Gabbana a Lanvin, passando per Andrea Incontri, Issey Miyake, Louis Vuitton, Marc by Marc Jacobs, Paul Smith e Tommy Hilfiger.
Tartan tra le star
Che sia una semplice camicia, o una sciarpa, un completo sexy, un abito da scolaretta o un cappotto, poco importa. Anche le vip internazionali non sanno rinunciare al tartan. Lo sanno bene Rita Ora, Katy Perry, Miley Cyrus e Madonna che addirittura lo ha scelto per un red carpet. Se poi a indossarlo sono componenti della Royal Family come la Duchessa di Cambridge Kate Middleton e la sorella Pippa, allora il successo è assicurato.
God save the Queen e il tartan che mai abbandonerà il nostro armadio. Almeno quando si tratta di fall-winter.