Il bergamotto: gli usi e le proprietà benefiche
Prezioso ingrediente di ricette gourmet e rimedio naturale contro stress e colesterolo. Le virtù del principe degli agrumi.
Le origini sono incerte. Forse è nato in Cina. O in Grecia. O ancora in Spagna. A partire dal Settecento viene coltivato in Calabria, regione da cui oggi proviene il 90% della produzione mondiale di questo agrume.
Per alcuni è ancora un frutto misterioso. Forse per il suo sapore deciso, apro e amarognolo. Forse perché viene ancora confuso con il limone e il pompelmo. Il dubbio è legittimo, visto che appartengono alla stessa famiglia.
Le caratteristiche del bergamotto
Il suo nome botanico è Citrus Bergamia. Il nome bergamotto, invece, deriva dal turco e significa “pero del Signore”. La pianta è un sempreverde con fiori bianchi molto profumati. Il frutto è più piccolo e meno rotondo di un pompelmo. Può essere giallo e/o verdognolo ed è schiacciato alle estremità.
È da considerarsi fresco, quindi di stagione, da ottobre a marzo. Definito “il principe degli agrumi”, il bergamotto è innanzitutto ricco di vitamine: A, gruppo B e C. Non mancano i sali minerali, tra cui sodio, potassio, magnesio e calcio.
È quindi un frutto dalle proprietà energizzanti e tonificanti. È una fonte importante di polifenoli e, in particolare, di flavonoidi, potenti antiossidanti.
Come consumare il bergamotto in cucina
Chi ama bere spremute fresche può mescolare il succo di bergamotto a un frutto più dolce per mitigarne il gusto un po’ amaro. O semplicemente diluirlo con un po’ d’acqua, o ancora addolcirlo con un cucchiaino di miele.
Il succo di bergamotto può essere usato in cucina per condire insalate e insaporire secondi piatti. Viene spesso adoperato in sostituzione di arance e limoni nelle ricette a base di carne, dall’anatra alle scaloppine. Ma è ottimo anche nel risotto, sfruttando buccia e succo per regalare un tocco originale.
Succo e polpa, in pasticceria, sono ingredienti preziosi per realizzare deliziose marmellate, granite dissetanti e bibite aromatizzate. Con le bucce è inoltre possibile preparare il liquore Bergamino, rinomato digestivo aromatico da gustare freddo a fine pasto. Questo frutto è infine apprezzato come nota aromatica del classico tè nero Earl Grey.
Il succo di bergamotto come rimedio anticolesterolo
Il principe degli agrumi può essere consumato fresco, acquistandolo dal fruttivendolo di fiducia o nei negozi di prodotti tipici. In alternativa, può essere assunto sotto forma di tisana o integratore in compresse, in vendita in erboristeria, in farmacia e online. Ci sono tanti validi motivi per includerlo nella propria alimentazione.
Il succo di bergamotto, infatti, contiene ben 350 polifenoli. Due in particolare, l’esperetina e la naringenina, sono molto simili alle statine, un farmaco di sintesi usato per trattare questo disturbo.
Le molecole naturali del frutto sono in grado di inibire la sintesi del colesterolo “cattivo” e contrastare la formazione dei trigliceridi. Il tutto evitando le controindicazioni delle statine, come quelle legate al diabete e alla cefalea.
Nel dettaglio, il succo di bergamotto contribuisce alla riduzione dei livelli ematici di LDL (il colesterolo “cattivo”) e all’aumento degli HDL (il colesterolo “buono”).
Dunque, aiuta a mantenere in salute i vasi sanguigni e a prevenire i disturbi cardiovascolari. Chi segue una terapia farmacologica dovrebbe comunque consultare prima il medico di fiducia, per evitare effetti collaterali e interazioni negative.
Per combattere acne e psoriasi
Dalla spremitura a freddo della buccia, si ottiene il pregiato olio essenziale di bergamotto. Al momento dell’acquisto, sceglilo puro e biologico. Ha infatti proprietà antibatteriche, astringenti e cicatrizzanti. È un valido rimedio contro acne e punti neri.
È sufficiente diluire qualche goccia del suo olio essenziale (non più di dieci su 100 ml di prodotto) nel detergente, tonico, crema notte o maschera idratante utilizzati abitualmente per la cura del viso.
Attenzione, però: usa il bergamotto solo per la beauty routine serale, in quanto è fotosensibilizzante. Applicandolo sul viso (o sul corpo) prima dell’esposizione solare si rischiano macchie cutanee e ustioni.
Se ami ricorrere al bagno di vapore per la pulizia del viso, bastano cinque gocce di olio essenziale in una bacinella d’acqua calda per aprire i pori e procedere alla rimozione dei punti neri. Il bergamotto viene utilizzato anche contro la psoriasi.
Infatti, limita la voglia di grattare le placche sintomatiche di questo disturbo cutaneo. È un antinfiammatorio naturale, contribuisce ad alleviare il rossore e disinfetta le lacerazioni. Anche in questo caso, diluisci qualche goccia di olio essenziale di bergamotto all’interno di una crema neutra o di un olio vettore.
I benefici del bergamotto contro l’alitosi
Il succo di bergamotto è utile anche se soffri di alito cattivo. Berlo con regolarità contribuisce a disinfettare il cavo orale e a rimuovere i batteri che potrebbero essere alla base dei problemi di alitosi. In alternativa, versa quattro-cinque gocce di olio essenziale di bergamotto in un bicchiere d’acqua per fare dei gargarismi, almeno due volte al giorno.
Il bergamotto contro la forfora e la cellulite
Il principe degli agrumi è un prezioso alleato per la cura di corpo e capelli. Viene utilizzato per regolare la secrezione sebacea non solo della pelle del viso, ma anche del cuoio capelluto. Basta sciogliere qualche goccia di olio essenziale nello shampoo per apprezzarne il doppio effetto: purificante e anticaduta.
Agisce contro cellulite e ritenzione idrica. Come? Lavorando sugli aspetti che spesso le determinano: accumulo di tossine e cattiva circolazione. Il segreto è sempre lo stesso: diluire qualche goccia di olio essenziale di bergamotto in una crema corpo o olio per massaggi. Applica quotidianamente la miscela sulle zone critiche. Non va però utilizzato durante la gravidanza e l’allattamento.
Il bergamotto come antistress naturale
L’olio essenziale biologico di bergamotto è inoltre apprezzato in aromaterapia per le sue proprietà antidepressive e calmanti. È in grado di ridurre gli stati di ansia e agitazione che potrebbero sfociare in nervosismo e insonnia. Agisce direttamente sul sistema nervoso, calmando la mente e conciliando il sonno.
Basta scioglierne qualche goccia in un diffusore di essenze per ambienti, una per ogni metro quadro della stanza. Aiuta a superare i blocchi emotivi e allontana l’ansia dovuta al cambiamento. Contribuisce a ritrovare la pace interiore affinando i sensi. Ha inoltre un effetto balsamico per le vie respiratorie.
Ripulisce energeticamente l’aria, rinnovandola: questa sensazione di pulizia rigenera il pensiero e limita la voglia di fumare. L’olio essenziale di Citrus Bergamia è adatto anche agli ambienti di studio e lavoro, dove sono necessari concentrazione e collaborazione.