Come pulire l’argento

Desideri dare nuova vita al tuo servizio in argento, da tempo annerito, ma questa volta senza affidarti ai prodotti chimici e con il semplice aiuto dei metodi naturali? Ecco come fare risplendere la tua casa in poche mosse!

04/05/2014

In casa molto spesso ci troviamo a dover affrontare la pulizia dell’argenteria: cornici e orologi in argento, servizi da tè, vassoi e recipienti, candelabri, bomboniere e ninnoli vari, sono regali sempre molto apprezzati in occasione di matrimoni, comunioni, battesimi e cerimonie, ma poi dobbiamo fare i conti con l’infausto compito di doverli tenere a lucido!

Solitamente ci affidiamo ai prodotti pubblicizzati in televisione o acquistabili nei negozi specializzati, senza però considerare il fatto che sono composti da agenti chimici dannosi a contatto con la pelle e le cui esalazioni sono nocive per il nostro corpo. Inoltre in questi casi è necessario passare più e più volte il prodotto chimico con una spugnetta e con uno straccetto, e la fatica non è sempre ripagata, anzi, spesso la nostra argenteria risulta triste e opaca anche dopo il trattamento. Lascia a Cenerentola quindi stracci e olio di gomito, perché ti basta sapere che in natura esistono tantissime soluzioni semplici per la pulizia dei nostri preziosi argenti, sicuramente non nocivi e più ecologici dei prodotti in commercio, più efficaci e persino più economici! Ricorda che i famosi rimedi della nonna funzionano sempre, scegli quello che preferisci e torna a far brillare il tuo metallo prezioso!


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Pulire l’argento con l’aceto

Per questo procedimento ti basta un recipiente, dell’acqua calda, e naturalmente l’aceto! Scalda dell’acqua bollente in una pentola e versala in un contenitore capiente. Aggiungi due cucchiaini d’aceto e immergi la tua argenteria per una buona mezz’ora. Grazie alla sua proprietà antiossidante e sgrassante infatti, l’aceto è un ottimo alleato per qualsiasi genere di pulizia e di materiale.

In alternativa al recipiente, potete semplicemente cospargere di aceto e di un cucchiaino di olio un canovaccio, e strofinare con cura i vostri utensili in argento. Effetto lucentezza e brillantezza assicurato!

Pulire l’argento con il bicarbonato

Un altro “rimedio della nonna” molto semplice e soprattutto poco dispendioso, è quello di utilizzare il bicarbonato di sodio. Lo puoi reperire con estrema facilità in qualsiasi supermercato se già non lo utilizzi in cucina per la pulizia di frutta e verdura. Le sue proprietà sono molteplici (ricordiamo che viene aggiunto addirittura ai dentifrici per la sua azione sbiancante), ed è famoso per la sua azione antiossidante e anti-acida. Puoi utilizzarlo per la pulizia della tua argenteria in due modi: semplicemente passandolo con le dita o con uno strofinaccio bagnato su tutta la superficie, oppure facendo portare a ebollizione una pentola d’acqua nella quale hai precedentemente versato il bicarbonato (ricorda: un cucchiaino per ogni litro d’acqua) e inserire al suo interno gli utensili da pulire. Una cosa molto importante: alla fine di entrambi i procedimenti, ricorda di asciugare la tua argenteria con un panno poiché l’argento bagnato a contatto con l’aria si ossida rapidamente.


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Ci sono tantissimi altri modi “naturali” per pulire l’argento (lo sapevate che si possono utilizzare alimenti da cucina come il ketchup, le patate o gli spinaci oppure persino la cenere delle sigarette?) UnaDonna ne ha voluto provare due per voi che sono risultati infallibili, provare per credere!

Pulire l’argento con il sistema elettrolitico

Uno dei metodi migliori per pulire i tuoi argenti preziosi è quello che sfrutta il processo elettrochimico, lo stesso che è alla base della pila. Per realizzare l’esperimento, ti basta un recipiente di vetro o di plastica abbastanza capiente per i tuoi utensili da pulire, della comune carta d’alluminio con cui ricoprirai il recipiente, dell’acqua calda e del sale grosso.


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Fai scaldare l’acqua in una pentola e portala ad ebollizione. Nel frattempo ricopri di carta d’alluminio un recipiente e cospargilo di sale grosso (in genere nella proporzione di un cucchiaino per ogni litro di acqua).

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Successivamente adagia all’interno la posateria e tutti gli utensili d’argento che desideri pulire. (ricorda: è molto importante che ogni utensile tocchi l’alluminio in almeno un punto, altrimenti il processo non può avere luogo). A questo punto versa l’acqua bollente all’interno del recipiente e aspetta più o meno un’oretta affinché il sale si sciolga e possa avvenire il processo di elettrolisi.


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Passato il tempo necessario, togli i tuoi utensili dal recipiente e asciugali bene con un panno morbido (per evitare che l’argento bagnato, a contatto con l’aria, si ossidi nuovamente). Et voilà! Hai visto che risultato? Dai un’occhiata a come si sono letteralmente trasformate queste povere forchettine da dessert, che ho scelto appositamente sporchissime, incrostate e super ossidate per mostrarti gli effetti di questo sistema… illuminante!

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La chimica ci insegna… Questo genere di trattamento sfrutta il fenomeno della pila chimica. Versando il sale all’interno di un recipiente d’acqua, abbiamo creato una soluzione salina che farà da tramite tra l’argento e l’alluminio. A contatto con l’acqua infatti, l’argento (catodo) si riduce, ovvero perde l’ossidazione e la trasferisce all’alluminio (anodo), in un vero e proprio processo di ossido-riduzione. Che magia!

Pulire l’argento con il dentifricio

Ora passiamo al secondo metodo infallibile: quello di utilizzare della comune… pasta dentifricia! Ti basta applicare un po’ di dentifricio sul dito, cospargerlo sul recipiente che desideri pulire e vedrai che risultato!

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Lentamente il nero dell’ossido scivola via dall’argento e non allarmarti quindi se noterai le tue mani leggermente annerite a fine trattamento! Se non vuoi utilizzare direttamente le mani, puoi prendere un panno leggermente imbevuto d’acqua e di dentifricio e strofinarlo bene sull’argenteria. Ricorda che questo metodo è potentissimo anche per gli oggetti con ossidazioni persistenti e per quell’argenteria “scomoda” che non può essere pulita con il sistema elettrolitico perché composta da materiali (quali vetro, meccanismi interni, batterie di piccoli orologi) che si rovinerebbero a contatto con l’acqua. Unica nota negativa: il dentifricio è un materiale naturale ma può risultare dispendioso a seconda delle quantità del prodotto che viene usata.


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