Gerani sul balcone

Il geranio è la signora del balcone: è infatti il fiore che più abbellisce le nostre case, dai colori vivaci e le tinte brillanti. Ecco come curarli nel vaso e avere balconi e finestre fioriti tutto l'anno!

07/05/2014

I gerani sono tra i fiori più comuni sui balconi e davanzali delle nostre case: vengono tenuti in vasi anche dalle piccole dimensioni perché non hanno molte esigenze di manutenzione, stanno bene anche in spazi ristretti e resistono anche a temperature molto diversificate. Sebbene siano quindi i fiori perfetti per noi donne tuttofare che amiamo abbellire le nostre case ma ahimè ci manca il tempo per occuparcene al meglio, hanno comunque bisogno di alcune semplici cure per poter durare anche negli anni. Ma qual è la loro provenienza?

Un po’ di storia…

Il geranio comunemente noto appartiene alla famiglia delle Geraniaceae e include quasi quattrocento specie diverse, tra cui quella con cui siamo soliti definire “geranio” per l’appunto, che vediamo spesso comparire su davanzali di case, edifici importanti, ville e balconate. Quest’ultima specie è denominata in latino Pelargonium che deriva dalla parola “geranos” che significa “gru” (dalla forma dei frutti della pianta che ricordano l’animale). Questo tipo di geranio, coloratissimo e con la particolarità di avere un fiore a sette stami, è originario delle zone desertiche del Sud Africa. Ma come ha fatto ad arrivare fino a noi? Si dice che nell’Ottocento sia stato importato in Italia da un nobile veneziano che, durante un viaggio in Africa, era rimasto affascinato dalla sua ricchezza cromatica e dalla sua maestosità.

Certo è che il suo carattere rurale insieme alla sua vivacità non ha lasciato indifferenti nemmeno i grandi artisti dell’Ottocento: Renoir, in piena esplosione impressionista, con il suo dipinto Gerani e Gatti del 1881, li raffigura di colore rosso acceso all’interno di un vaso cinese e con due gattini giocosi al lato, mentre Van Gogh, con il suo Geranio in un vaso di fiori, predilige i toni sul chiaro, tratteggiando dei delicati gerani bianchi e gialli, eretti in un piccolo vaso di coccio. Per tutto il Novecento il geranio Pelargonium ha continuato ad essere il fiore più comune sia nelle zone rurali e campestri sia nelle baite alpine e nelle grandi ville urbane, coltivato in piccoli e grandi vasi o nei soffici terreni concimati in tutto il nostro Bel Paese.

Caratteristiche fisiche del geranio

Il geranio è costituito da una foglia molto particolare: rotondeggiante ma con bordi molto irregolari, quasi accartocciati, la parte centrale è di un verde più chiaro e forma un’area a cuore o a ferro di cavallo. I pelargoni (ovvero i nostri comuni gerani) si possono suddividere in cinque grandi gruppi, a seconda delle loro caratteristiche fisiche: i zonali, i zonali nani e miniatura, i regali, la specie edera e a foglia profumata. I fiori possono essere semplici, doppi o semidoppi ma in generale sono di piccole dimensioni e crescono in lunghi steli che li riuniscono in “ombrella“. Esistono tantissime varietà cromatiche di gerani: dal rosso acceso al rosa pallido, dall’azzurro celeste a un bel viola intenso. E a ogni colore il linguaggio dei fiori associa un particolare significato: il geranio bianco con striature violacee, ovvero il Pelargonium Triste, indica tristezza, il geranio rosso fuoco indica significa “ti preferisco” mentre quello rosso scuro indica malinconia, infine la tonalità rosa simboleggia una simpatia amorosa.

Ora che conosciamo le principali caratteristiche del geranio passiamo a una pratica guida che ci insegna passo dopo passo a prenderci cura dei nostri amati gerani.

Scegli il tipo di terreno

I gerani sono una pianta sempreverde che sopravvive anche d’inverno. Sono quindi fiori molto robusti il cui habitat naturale è all’esterno delle abitazioni, e più precisamente su balconi e davanzali, anche se con qualche piccolo accorgimento possono conservarsi molto bene all’interno di appartamenti e nuclei abitativi. I pelargoni si coltivano in ogni tipo di terriccio, quindi non hai bisogno di trovare un terreno particolarmente esigente, l’importante è che rispetti alcuni punti fondamentali: il terriccio deve essere sempre umido e ben drenato, bene quindi se a un po’ di terriccio del tuo giardino mescoli in parti uguali argilla e torba, per creare l’ambiente ottimale per la sua crescita rigogliosa. Attenzione però, perché terriccio sempre umido e ben drenato non significa che tu debba irrigarlo con troppa frequenza: la pianta ha infatti bisogno di molta acqua solo quando è in fiore, nei giorni estivi quindi, quando la pianta è al momento di massima fioritura, dalle da bere una volta al giorno ma non di più.

Scegli accuratamente dove posizionarlo

Il geranio cresce bene a una temperatura di circa 25 gradi, ma può sopportare anche ambienti più ostili e certe specie sopravvivono anche a temperature intorno ai 15 gradi (come nel caso del pelargonio edera, mai però a una temperatura inferiore a questa). Scegli quindi un balcone che sia esposto nell’area di casa maggiormente soleggiata, per far incamerare alla pianta calore e luce e impedire l’insorgere di certe malattie che provocherebbero il marcire delle radici e  l’ingiallimento dei fusti. Molto importante è anche la scelta del vaso in cui contenerla: un vaso troppo grande infatti agevolerebbe la proliferazione delle radici e poi dei rami e delle foglie, questo però non rafforza la pianta ma anzi la debilita e non la spinge a produrre nuovi fiori. Le misure ideali per far crescere il geranio includono uno spazio di 20 centimetri di terriccio di larghezza, via libera quindi a piccoli vasi di 40-50 centimetri per lato e con una profondità non inferiore ai 25 centimetri. Se in autunno e in primavera il clima è troppo rigido per la vostra pianta, cercate di spostarla nel punto più luminoso del vostro balcone.

Annaffia il tuo geranio

L’annaffiatura del geranio deve essere effettuata molto spesso specialmente in primavera e in estate, quando avviene la fioritura. Ricorda di aspettare tra un’innaffiata e l’altra che il terriccio abbia assorbito tutta l’acqua in superficie, altrimenti il ristagno può causare la marcescenza del fusto. D’inverno il geranio deve essere innaffiato molto meno, di tanto in tanto, solo per evitare che il terreno si indurisca troppo.

Alimentalo

La concimazione del geranio è un altro passaggio importantissimo. Essendo una pianta viva e attiva tutto l’anno, ha bisogno d’essere alimentata spesso: da aprile a settembre ogni due settimane è importante somministrarle un concime che abbia un alto tasso di potassio così da poter favorire la fioritura della pianta. Fai attenzione quindi che il concime, oltre ad avere i soliti componenti quali l‘azoto, il fosforo e il potassio, abbia quest’ultimo in quantità superiore (e assicurati che contenga al suo interno anche i micro-componenti quali il manganese, il rame, lo zinco, il ferro, il molibdeno e il boro).

Per tutti gli altri mesi dell’anno ti basta invece concimare il tuo geranio una volta al mese, sempre aggiungendo potassio, azoto e fosforo ma questa volta in eguale quantità.

Ricordati di effettuare il rinvaso

In primavera ricordati che la tua pianta va rinvasata: questo per permettere al geranio di rigenerarsi e di crescere più rigoglioso. Togli quindi il geranio e scuoti la base del terriccio per eliminare il terreno vecchio. Con una forbici o un coltellino disinfettato taglia le radici più lunghe per permettere alla parte aerea della pianta di crescere maggiormente. Se vuoi puoi aggiungere un pochino di carbonato di calcio per regolare il ph del terreno.

Cura le foglie e i rametti

Il geranio solitamente non va potato. Ti basta recidere i rami e le foglie secche per evitare che possano essere veicolo di malattie parassitarie. Quando a fine estate i fiori iniziano a seccarsi, puoi recidere il loro peduncolo alla base: in questo modo il tuo geranio non si indebolirà perdendo energie inutili. Nelle piante giovani puoi togliere gli apici, ovvero le sommità del vegetale, in modo da favorire la proliferazione dei rametti laterali. Assicurati che ogni azione di taglio sia accompagnata da un’azione disinfettante, onde evitare di infettare i tessuti vegetativi.

In estate curalo così…

Il periodo in cui il geranio è in massima attività è quello estivo: posizionalo quindi nel punto più soleggiato del davanzale per fargli assorbire al meglio calore e luminosità del sole che serviranno per la fioritura. Nei mesi più caldi il geranio va innaffiato una volta al giorno, per mantenere il terriccio umido e ben drenato. Puoi spostarlo un pochino dalla fonte diretta di calore magari nelle ore più cocenti, ma ricorda che soprattutto i boccioli, se tenuti in pieno sole, si colorano meglio e più uniformemente.

In inverno curalo così…

Il geranio ha una grandissima resistenza: può essere mantenuto in vita anche d’inverno, sempre se si rispettano alcune regole basilari. Preparalo allo svernamento: per prima cosa pota abbondantemente i rami (in questo caso si può fare), togliendo tutte le foglie secche e mantenendoli a una lunghezza non superiore di 10 centimetri. Togli poi la pianta dal vaso e scuoti il terriccio vecchio in eccesso alla base. Prepara una cassetta di legno riempiendola di 15 centimetri di nuovo terriccio e adagia ciascuna piantina al suo interno, mettendole poi a riposare in un luogo luminoso ma riparato dalle correnti fredde. Innaffia la pianta poche volte, ogni quindici giorni circa, facendo attenzione che non ci siano ristagni che provocherebbero spiacevoli marcescenze. Non appena spunteranno i getti, li potrai rinvasare ciascuno in un nuovo vasetto e li potrai riportare all’aperto, pronti per una nuova fioritura. Se invece il clima in cui abiti ti permette di lasciare i tuoi gerani all’aperto (ricorda che i gerani possono sopravvivere bene fino a una temperatura di 15 gradi), coprirli bene con una plastica trasparente, legata con un cordoncino alla base del vasetto e riparali così dal clima più ostile.

Combatti così i parassiti e le malattie

Conoscere affondo le malattie e i parassiti che possono rovinare il geranio è il modo migliore per prevenire la loro infestazione. Ecco le più comuni:

Cocciniglia farinosa

Si presenta sotto forma di macchie bianche e farinose nella parte inferiore della foglia. Come può essere curato il tuo geranio? Ti basta prendere un batuffolo di cotone imbevuto di alcool e strofinarlo su tutte le foglie. Puoi anche utilizzare semplicemente acqua e sapone, da passare su tutta la pianta, ricorda poi di proseguire con un ulteriore lavaggio per eliminare del tutto il sapone rimanente. Anche un antiparassitario specifico può essere appropriato.

Cocciniglia bruna

Se il retro delle foglie del tuo geranio presenta macchie scure, molto probabilmente la tua pianta ospita la cocciniglia bruna. Come può essere curato il tuo geranio? Ti basta prendere un batuffolo di cotone imbevuto di alcool e strofinarlo su tutte le foglie. Puoi anche utilizzare semplicemente acqua e sapone, da passare su tutta la pianta, ricorda poi di proseguire con un ulteriore lavaggio per eliminare del tutto il sapone rimanente. Anche un antiparassitario specifico può essere appropriato.

Ragnetto rosso

Un acaro molto pericoloso per il tuo geranio è il ragnetto rosso: in questo caso potrai osservare alcune ragnatele su foglie e rametti, mentre la foglia risulta ingiallita, accartocciata e frastagliata, con dei puntini bianchi sulla sua superficie. Come può essere curato il tuo geranio? Bagna più spesso la tua pianta perché la mancanza di umidità favorisce l’insorgere dell’acaro (con nebulizzazioni anche sulle cime della pianta). Prova altrimenti con del cotone e del sapone, da togliere completamente con risciacqui d’acqua a pulizia ultimata. Anche un insetticida specifico può essere appropriato.

La ruggine del geranio

Quando sulla lamina inferiore della foglia compaiono delle piccole bolle di colore rosso ruggine che rilasciano, se toccate, una polverina del medesimo colore, si è al cospetto di un particolare tipo di fungo, la ruggine.  Nei casi in cui la spora ha proliferato molto, le pustole sono visibili anche sulla lamina superiore della foglia. Come può essere curato il tuo geranio? Per cercare di eliminare il fungo, puoi procedere in modo del tutto naturale eliminando le foglie contagiate. Tieni inoltre la pianta in zone calde perché il fungo prolifera in condizioni con grande tasso di umidità.

I pidocchi

Se scorgete degli insettini color bianco-verde sulla foglia o sul tronco, siete molto probabilmente alla presenza di pidocchi. Come può essere curato il tuo geranio in questo caso? Munisciti di uno specifico antiparassitario e cospargilo sull’intera superficie della piantina.

Foglie ingiallite e fusti chiari

Il geranio probabilmente è esposto poco alla luce del sole e ha bisogno d’essere spostato sotto una fonte più luminosa.

Fusto che diventa nero

Probabilmente la pianta ha subito un’eccessiva umidità causata o dal clima troppo rigido o da un’eccessiva innaffiatura. A questo stadio anche le radici sono scure ed è un  chiaro sintomo che la pianta sta marcendo. Prova a lasciarla più possibile sotto una fonte di calore ma in questi casi è molto difficile riuscire a salvarla.