La moda anni Ottanta è conosciuta per i suoi eccessi, le sue stravaganze in fatto di abbinamenti particolari e colori super accesi. Per non parlare dell’esagerazione di un lusso quasi eccessivo. Sono gli anni della corsa al successo in cui la donna acquista sempre più importanza e indipendenza, traguardi che si esprime in numerosi modi differenti: dallo stile scanzonati della Madonna di “Like a virgin”, a quello sicuramente più sobrio della donna lavoratrice.
In quegli anni sia gli abiti che gli accessori venivano indossati con un’ostentata sicurezza. Le giacche erano oversize, indossate con grosse spalline e il blazer, il capo per eccellenza, portato con jeans a vita alta rigorosamente Levi’s 501. Protagonisti indiscussi erano poi i fuseaux (i leggings di oggi), dai colori fluo o con stampe che potevano essere a righe, pois e lamè. Le gonne invece erano a balze in pizzo o tulle – spesso abbinate a fuseaux fino al ginocchio – corte e larghe con più strati che, anche in questo caso, giocavano con fantasie esagerate sia per forme che per colori. Le t-shirt, portate di color bianco con raffigurazioni di tutti i generi, erano solitamente extralarge e dovevano cascare morbide sui leggings.
Anche gli accessori erano un richiamo all’esagerazione, dove i bijoux si sovrapponevano senza senso. Grosse collane dorate, ad esempio, venivano portate con orecchini a cerchio di metallo abbinati a perle e bracciali di qualsiasi forma e dimensione; le cinture a vita alta erano solitamente di pelle nera con enormi fibbie o fusciacche maxi avvitate in vita; gli occhiali da sole giganti con dettagli geometrici e multi colore. La tendenza eyewear per eccellenza? I Ray-Ban a goccia con montatura sottile argentata o dorata. Per quanto riguarda le borse, di gran moda erano le pochette piatte e rettangolari con catenelle portate a tracolla o a mano, a seconda dei gusti.
Colori e stampe fantasia erano un altro elemento chiave di questi anni: dal fluo alle paillettes, dai tessuti a quadri nelle camice oversize alle fantasie a pois e floreali portate su leggings e t-shirt.
Decennio di eccessi anche per quanto riguarda trucco e parrucco. Negli anni Ottanti il make-up doveva essere esagerato sia nei colori che negli abbinamenti di assurdi ombretti fucsia, verdi e azzurri, con labbra delineate dal contorno di una matita e riempite da rossetti rosso fuoco. Per quanto riguarda i capelli, il volume era il must per eccellenza, da cotonature e permanenti. Le folte chiome venivano poi abbellite con fiocchi eccentrici ed esagerati, grosse fasce, cerchietti e mollette.
Fonte d’ispirazione per qualsiasi generazione era Madonna, vera icona della moda anni Ottanta. Lo stile della cantante si distingueva per la tendenza di portare collant bucate abbinate a minigonne con maglie traforate; e ancora fuseaux, gioielli in abbondanza, pizzo, fasce nei capelli e un trucco esagerato che veniva mixato tutto insieme con quell’aria sbarazzina.
Ma la moda anni 80 non è solo il look eccentrico di Madonna. È anche quello della donna in carriera. Donna che finalmente acquista potere e concorre assieme all’uomo per avere un suo personale successo lavorativo. Una donna che veste tailleur con maxi spalle e gonne lunghe fino al ginocchio. Una donna femminile ed elegante, quasi bon ton ma sempre eccessiva nei dettagli e nelle forme. Questa figura può essere abbinata al fenomeno dello Yuppie, acronimo di Young Urban Professional. Rampante ed ambizioso, lo yuppie lavorava spesso nella finanza, frequentava ambienti chic e vestiva italiano, in special modo Armani e Versace. Il loro motto? Dress for Success.
Non mancavano poi look estremamente sportivi e casual, con capi che spesso erano presi in prestito dal guardaroba di qualche tennista o ballerina. Scaldamuscoli, scarpe da ginnastica, tute, felpe e fasce per capelli erano tutti indumenti abbinati a capi di abbigliamento quotidiano. Lo scaldamuscolo, poi, si poteva indossare sopra la scarpa con il tacco. Ad ogni modo le calzature preferite restano le sneakers di marchi come Adidas, Reebok e Superga.
Gli anni Ottanta rappresentano un punto focale nella storia della moda perché sono anni dei grossi cambiamenti, dove il denaro e il successo portano a una evoluzione creando uno stile eccessivo che vuole in qualche modo provocare e ostentare, rafforzando in questo modo la figura della donna.
Ad oggi troviamo spesso in passerella riferimenti a questi anni come nella stagione autunno-inverno 2013/2014.
Per l’occasione Balmain ha fatto sfilare una donna dalla silhouette anni Ottanta con spalle molto pronunciate e pantaloni a vita alta stretti da grosse cinture dai colori nero, oro e argento portati con giacche con maniche svasate sui gomiti e strette verso i polsi. Sfilano completi composti da blazer strutturati con grosse scollature a V e pantaloni a vita alta con decorazioni di cristalli e paillettes. I colori sono un rosa accesso, un verde smeraldo metallico, oro e argento. È una donna chic e sofisticata ma eccessivamente lussuosa, proprio come quella degli Ottanta.
Se Balmain fa sfilare una donna super ricca la collezione di Stella McCartney è un trionfo di blazer oversize. Sfilano completi gessati con grosse spalle, cappotti dai colori grigi ai tartan e per alcuni look aggiunge dettagli sportivi come giacche con cappuccio o cappelli da baseball. Elementi e dettagli tipici di quegli anni.
Anche altri designer come Max Mara con i suoi cappotti oversize di color cammello portati con felpe e pantaloni sportivi. Come Versace, con look più aggressivi che ci riportano in qualche modo indietro nel tempo, e ci fanno capire che gli anni Ottanta stanno tornando e se bisogna iniziare a vestirsi così questo inverno, per la prossima primavera-estate sarà un vero e proprio must di stagione.
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