Categories: Consigli di cucina

Il magico mondo delle spezie

Preziose per arricchire ogni piatto e dare un tocco di sapore, le spezie hanno una storia affascinante che affonda le sue radici nell’antichità. Utilizzate da tutti i popoli per la cucina e per la medicina tradizionale – nell’ayurveda ad esempio sono essenziali per l’equilibrio dei tre dosha, le energie vitali –, le spezie sono anche fonti di principi attivi e nutrienti.
E ognuna di loro, con le sue proprietà e le sue caratteristiche, racconta una storia. Allora diamo un’occhiata a quella delle spezie più diffuse, che spesso è assai interessante e potrebbe svelarci qualche segreto…

Anice

L’anice è una delle spezie più antiche, già usato da Greci, Egizi e Romani per il cibo. Perfino le ricette dei liquori a base d’anice hanno origini egizie e babilonesi! Le proprietà decantate nell’antichità erano l’utilità contro le indigestioni, sonnifere, antireumatiche. Introdotto in Italia dagli Arabi come bevanda dissetante, tornò di moda nell’800, soprattutto con i superalcolici bohèmien. Attualmente assai usato in Francia, i semi di anice possono aromatizzare minestre e zuppe o carni bianche, ma si prestano benissimo anche per dolci, frutta cotta e – come in Nord Europa – formaggi. Tra i liquori più noti: il pernod, il pastis e l’anisette francesi, la nostra sambuca, l’ouzo greco. Una voce diffusa nel passato era che l’anice polverizzato mescolato al miele e spalmato sul corpo dell’amata regalasse attimi di amore inebrianti.

Cannella

La cannella è una spezia che si ricava da fusto e rami di due specie vegetali: il Cinnamomum Zeylanicum e il Cinnamomum Cassia – originari di Ceylon o dell’India meridionale e della Cina. Profumatissima e buonissima per insaporire i dolci di frutta, insieme al cioccolato, sulla panna, nei liquori, ma impiegata anche per aromatizzare il tè, è anche uno stimolante generale: contro la stanchezza, le anemie, le mestruazioni scarse e i mali di stagione. Si dice anche che sia leggermente afrodisiaca: provare per credere.

Cardamomo

Più diffuso in Oriente che in Occidente – ma amatissimo in Scandinavia soprattutto in marmellate e salumi – il cardamomo è un seme nero di una pianta cespugliosa diffusa in Asia, e già nota nell’antichità a Greci e Romani. Furono i soldati di Alessandro Magno, al rientro dall’India, a diffonderlo in Europa. Può sostituire zenzero o cannella nelle nostre ricette o profumare il caffè, alla maniera araba.

Chiodi di garofano

Boccioli non sbocciati dell’Eugenia caryophillata, sempreverde originario delle Molucche dal profumo deciso e floreale, con un tocco di pepato, si utilizzano per tisane e per insaporire sia il salato sia il dolce, oltre che per il vin brulè. Li avete mai provati con le verdure dolci? Sono buonissimi. Se nel medioevo erano diffusi contro i mali frequenti, in Cina i cortigiani li tenevano in bocca per rinfrescarsi al cospetto dell’imperatore. E in effetti i chiodi di garofano hanno proprietà analgesica e disinfettante: in caso di necessità, provate un decotto.

Curry

Sapevate che il curry non è una spezia ma una miscela di aromi e spezie? Originario dell’India, lì si chiama masala: curry è parola europea che deriva da cari, termine tamil per salsa, e che in India invece indica l’accompagnamento che si serve con riso o pane. Il curry stimola la digestione, è un blando antisettico, oltre che antinfiammatorio e antiossidante, anche noto come il segreto della lunga vita delle popolazioni indiane. Gli ingredienti base sono: cannella, coriandolo, curcuma, garofano, pepe, peperoncino, zafferano e zenzero. E se è noto che il curry è ottimo per i risotti e i condimenti di paste, carne, pesce, verdure e legumi, l’avete mai provato col cioccolato, per caramellarci le banane o per delle frittelle di riso dolci?

Noce moscata

Seme della Myristica Fragrans, albero tropicale sempreverde delle Molucche e di alcune zone della Nuova Guinea, la noce moscata è molto usata per dolci e creme dolci o salate e ripieni. Stimola la digestione, è carminativa, antisettica e afrodisiaca… ma attenzione a non esagerare! Dosi eccessive (attorno ai 5-10 g) possono provocare allucinazioni e alterazioni della coscienza – non è un caso se per parte del ‘900 era nota come “lo stupefacente dei poveri”.

Pepe

Quanti piatti abbiamo insaporito con questo alberello rampicante originario dell’India! Sapevate che esistono centinaia di specie di pepe? Quelle diffuse da noi, verde, nero e bianco, provengono dalla stessa pianta, ma a diversi gradi di maturazione dei frutti; il pepe rosa invece proviene da una specie sudamericana. Stimolante, antibatterico e digestivo, attenzione a dosi elevate per chi soffra o sia a rischio gastrite, perché stimola la secrezione gastrica. Anche il pepe nell’antichità veniva usato come afrodisiaco.

Zafferano

Ricavato dai pistilli del bellissimo fiore croco, coltivato in Asia Minore e nell’area mediterranea, lo zafferano è una delle spezie più conosciute. Fin dall’antichità: non solo per insaporire i cibi, ma anche per tingere tessuti – e pare che Cleopatra lo usasse per rendere dorata la pelle. Tipicamente impiegato per riso, pesce e carni bianche, è ottimo anche per verdure dal sapore delicato; in Medio Oriente viene impiegato per budini e dolci di riso, mentre in Gran Bretagna per torte e ciambelle.
Tantissime le proprietà che gli si riconoscono: non solo digestivo e alleato contro il colesterolo e l’invecchiamento cutaneo, ma anche utile per le difese immunitarie e… potente afrodisiaco.

A noi le spezie piacciono tantissimo: la giusta scelta e la giusta combinazione tra loro dà quel tocco unico e personale a ogni cosa, che fa respirare sapori e sogni di tempi e terre lontane. Non ci resta che provare qualcuno degli usi che abbiamo scoperto e non conoscevamo. E poi mettere in dispensa anche quelle meno note. E voi le usate? Quali sono le vostre preferite? Ogni consiglio o ricetta è benvenuto!

Rita Recchia

La casa per me è il mio piccolo posto nel mondo, un luogo dove potermi rilassare, dove passare del tempo con le persone che amo, e dove rifugiarmi quando ho bisogno di stare da sola. Per questo motivo, mi piace che questo luogo mi rispecchi e mi faccia stare bene. Sfoglio decine di riviste di arredamento tutti i mesi, mi riempio gli occhi di foto di mobili e quando ho tempo, visito un negozio di arredamento o una mostra di design, sempre alla ricerca di una nuova idea o un’ispirazione da implementare a casa mia, o da consigliare agli altri.

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Rita Recchia

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