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Perchè allattare al seno e come farlo al meglio

Cosa c’è di più bello ed emozionante che vedere un bambino che viene allattato dalla sua mamma, un gesto che si ripete immutato da secoli e, malgrado questo, ha un fascino che è rimasto lo stesso attraverso il tempo. Certo, una volta il latte materno era l’unica modalità di sostentamento per i neonati, oggi che non è più così bisogna ritrovare il senso e le motivazioni profonde del compiere una scelta tanto importante per mamma e figlio e fondamentale per la crescita psico-fisica del bambino.

I vantaggi dell’allattamento al seno per il bambino

Indiscutibilmente i vantaggi che comporta lo scegliere di allattare al seno il proprio bambino sono innumerevoli e vanno dagli aspetti della praticità – ed economicità – a quelli della salute, sia durante l’allattamento che negli anni successivi della crescita e oltre. Il latte materno, sempre disponibile alla giusta temperatura e senza necessità di sterilizzazione, è infatti il modo più pratico che abbiamo per nutrire il nostro piccolo, ma non solo, è anche l’unico modo che ogni mamma ha di condizionare in senso positivo la salute odierna e futura del proprio bambino. Ma vediamo nel dettaglio alcuni dei vantaggi dal punto di vista della salute.

Il latte materno contiene tutte le sostanze di cui necessita per una crescita corretta un neonato fino al 6° mese, è molto digeribile e ha il potere di immunizzare il piccolo grazie agli anticorpi che contiene.

Inoltre sembra che i bambini allattati al seno incorrano meno nel rischio di morte in culla (SIDS), ma anche in patologie meno gravi come gastroenteriti, diarrea e malattie respiratorie. Anche i ricoveri ospedalieri pare che siano meno frequenti tra i bambini allattati al seno. Crescendo, un bambino allattato al seno, corre meno il rischio di soffrire di allergie, diabete infantile, otiti e obesità ed è stato registrato anche un migliore sviluppo della vista ed una migliore acuità visiva. Ma anche la mamma trae i suoi vantaggi dall’allattamento.

I vantaggi dell’allattamento al seno per la mamma

Il nostro corpo è una macchina perfetta, il suo funzionamento è studiato in ogni piccolo dettaglio e nulla è lasciato al caso. Questo ovviamente vale anche quando si parla di allattamento al seno. Lo sapevate ad esempio che allattare al seno contribuisce a ridurre le emorragie post parto e facilita il ridimensionamento dell’utero? Ma non solo. Le donne che allattano al seno sono anche più facilitate a ritornare in forma dopo il parto visto che si calcola che allattare faccia bruciare fino a 500 calorie al giorno, ma sono anche più protette negli anni a venire visto che tra le mamme che hanno fatto questa scelta si registra una percentuale inferiore di tumori al seno e all’utero prima della menopausa ed un minor rischio di osteoporosi in età avanzata. Se poi l’allattamento parte con il giusto successo si ha anche meno probabilità di insorgenza della depressione post partum. Insomma, anche la donna ha tutto da guadagnare dalla scelta di allattare il proprio bambino e la coppia mamma-figlio ne avrà un giovamento immenso con il rafforzamento del loro legame dovuto a questo contatto meraviglioso. Di un legame indissolubile dovuto anche a questo contatto meraviglioso.

Come allattare correttamente

L’allattamento al seno è una delle pratiche più istintive che una mamma svolge, eppure i dubbi e le incertezze sono sempre molti. “Chi ben comincia è a metà dell’opera” dice il proverbio e anche per l’allattamento è così. Attaccare il neonato al seno subito dopo la nascita è di fondamentale importanza, sembra che il piccolo faccia tanta fatica per niente, ma è proprio questa sua suzione che stimola la montata lattea delle ore successive al parto.

La posizione per allattare correttamente

Durante l’allattamento il bambino deve essere tenuto con il corpo rivolto verso il corpo della mamma, con il naso ben centrato davanti al capezzolo e orecchio, spalla e fianco ben allineati. La mamma deve sostenere la schiena ed il sederino del bambino se questo è tenuto in braccio. La mamma può essere a letto o in poltrona e può utilizzare un cuscino per l’allattamento come Boppy di Chicco che, adattandosi ai suoi fianchi, permette di allentare la tensione e di sostenere bene il bambino durante la poppata.

Quando il bambino è nella posizione corretta e ha la bocca vicino al capezzolo la mamma può afferrare il seno con quattro dita sotto ed il pollice sopra ed avvicinarlo alla bocca del bambino che subito lo afferrerà. Il neonato deve prendere in bocca l’intero capezzolo e la parte inferiore dell’areola e deve avere le labbra completamente all’esterno, se così non fosse conviene inserire un dito tra la bocca ed il capezzolo, staccare il bambino e farlo riattaccare. Le collane per l’allattamento sono poi una bella proposta per stimolare il bambino alla manualità anche durante la poppata, ma questo dopo i 4-5 mesi di età.

Se si dovesse provare dolore durante l’allattamento il bambino potrebbe essere attaccato male o la mamma potrebbe avere le ragadi al seno.

Il latte materno quando la mamma deve tornare al lavoro.

Per molte mamme il momento del passaggio dall’allattamento al seno al latte artificiale coincide con il momento del ritorno all’attività lavorativa. Quando la mamma non c’è ed il bambino è ad esempio con i nonni o con la baby sitter è evidente che l’allattamento al seno diventa impossibile, ma non è questo un motivo sufficiente per rinunciare a quella bomba di salute che è il latte materno. Basta procurarsi un buon tiralatte e preparare delle scorte in frigorifero per quando la mamma è assente; il bambino potrà poppare grazie ai biberon adatti alla sua età e continuare a nutrirsi con il latte della sua mamma.

Anche in questo caso Chicco viene incontro alle mamme con il tiralatte a leva NaturalFeeling, facile da usare e da montare, confortevole grazie alla campana realizzata in silicone ed interamente sterilizzabile e la linea di biberon Step Up, studiata appositamente per la compatibilità con il tiralatte Natural Feeling, che comprende tettarelle adatte al modo di succhiare tipico delle varie età del bambino e biberon anti colica ed ergonomici.

Anche le donne che lavorano hanno quindi la possibilità di continuare ad allattare i loro bambini e di continuare a donare loro quanto di meglio la natura ha predisposto per esse. Ovviamente l’allattamento artificiale  è un’altra possibilità, ma è da evitare se non è strettamente necessario e concordato con il proprio medico ed il pediatra. Allattare al seno non dovrebbe essere una scelta, ma un’opportunità che nessuna mamma dovrebbe lasciar andare.

Melissa Viri

Nata a Milano nel 1985, la mia passione per la scrittura nasce quando ero bambina. Ed è una passione che ho sempre coltivato attivamente. I libri e la scrittura sono stati i miei compagni di studio prima, e di lavoro poi. Sono una copywriter e collaboro con varie testate digitali di successo e giornali locali. Scrivo di vari argomenti: dalla cucina al lifestyle, mi sono occupata spesso di viaggi, mia grande passione. Negli ultimi anni ho riscoperto il fascino dell’oroscopo, nel quale a volte mi cimento, ma la mia curiosità mi ha portato ad approfondire diversi altri temi, anche culturali e di intrattenimento in generale.

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