La nascita del fratellino: come gestire il cambiamento e la gelosia
Mamma e papà sono felicissimi, un nuovo bambino sta per arrivare, ma il fratello maggiore come si sente? Come dargli la notizia e come accompagnarlo in questo nuovo percorso?
L’arrivo di un bambino in famiglia è sempre visto come un momento di grande gioia e felicità da parte di tutta la famiglia, ma non per tutti è così. Il figlio primogenito, che fino al momento dell’arrivo del fratellino era il centro assoluto della vita di mamma e papà, l’unico oggetto di attenzione da parte di tutti i famigliari, potrebbe vivere la cosa con disagio se non addirittura con dolore. Potrebbe sentirsi messo da parte e percepire che l’amore dei suoi genitori non sia più per lui, ma tutto per la piccola creatura che si è intromessa tra lui e le persone che ama. Sta allora ai genitori fargli capire che, quando arriva un altro bambino in casa, l’amore della mamma e del papà non si divide ma si moltiplica, che lui è importante per loro ed insostituibile e che il nuovo fratellino sarà fonte di infinita gioia.
Come e quando dirlo
[dup_immagine align=”alignright” id=”83720″]Non serve che il bambino venga a conoscenza della gravidanza della madre fin dai primi mesi, se non ci sono cambiamenti evidenti (ad esempio se la mamma è costretta a letto) non percepirà nulla di diverso e il sapere che dopo tanti mesi arriverà un fratellino rimarrebbe solo un’idea teorica di cui lui non può avere immediatamente esperienza e che lo riempirebbe di angosce inutilmente. Quando la pancia della mamma comincerà a vedersi e quando si sarà certi che la gravidanza procede senza intoppi glielo si potrà comunicare esprimendo la gioia di questo avvenimento e rendendolo partecipe di tutti i cambiamenti.Come prepararlo al cambiamento
L’arrivo del fratellino dovrà essere organizzato già prima della nascita. Prepariamoci a dire la verità al nostro figlio maggiore, qualunque siano le sue domande e preoccupazioni. Ovviamente dovremo parlargli in modo adeguato alla sua età, ma senza nascondergli nulla e facendogli capire che non sarà lasciato solo e che ci sarà sempre qualcuno che si occupa di lui, anche il giorno che la mamma sarà in ospedale per “fare” il nuovo fratellino. Un’idea potrebbe essere quella di regalargli una bambola che lui possa accudire come la mamma farà con il piccolo, oppure di farlo partecipare alle decisioni che riguardano le modifiche della cameretta per accogliere il nuovo arrivato. Scegliete insieme il colore delle pareti, come spostare eventualmente i mobili o se comprarne di nuovi sono solo delle idee. Fatelo partecipare all’attesa, magari anche con disegni che potrà regalare al fratello quando arriverà a casa. Anche riguardare le foto di quando era appena nato può aiutarlo a capire che tutto quello che in casa si sta facendo per il fratellino è avvenuto anche quando è nato lui e che quell’amore che la mamma e il papà provavano sarà sempre uguale, qualunque cosa accada.
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Quando arriva il fratellino
I bambini mal sopportano troppi cambiamenti, evitate quindi di programmare grossi eventi in concomitanza con il periodo del parto ed i mesi subito successivi come ad esempio un trasloco. Anche nei giorni immediatamente successivi al parto il primogenito dovrà vivere la sua giornata senza grandi mutamenti; cercate di mantenere la routine alla quale è abituato e se questo non è possibile avviate una nuova routine qualche tempo prima della data presunta del parto in modo che abbia il tempo di abituarsi. Anche l’idea di far cominciare l’asilo al fratello maggiore proprio quando l’arrivo del bambino è imminente non è delle più felici. È vero che avere il grande all’asilo può essere un grande aiuto nella gestione della famiglia, ma l’inizio di questa avventura deve avere un suo momento ed essere affrontato con calma e tranquillità secondo i tempi richiesti dal bambino. Il fratello maggiore non deve pensare che l’asilo sia il posto in cui viene “accantonato” perché in casa c’è un altro bambino che occupa il suo spazio.
Se il grande “torna indietro”?
La regressione nei comportamenti è un aspetto tipico in cui ricadono i bambini quando a casa arriva il fratellino appena nato. Potrebbero riprendere a bagnarsi, soprattutto se il controllo sfinterico è appena stato raggiunto, oppure richiedere il ciuccio o di essere imboccati. Ai genitori viene consigliato di non opporsi a questo genere di richieste, ma non arrendersi e di ricominciare il percorso già fatto per il raggiungimento dell’autonomia.
E se picchia il fratellino
Un altro comportamento tipico sono gli atti “violenti” nei confronti della madre o del fratellino. Picchiare l’una o l’altro è il modo in cui il bambino dimostra tutto il suo dolore per quanto sta avvenendo in casa. Nel caso in cui l’oggetto della sua aggressività sia il fratellino fategli capire che non si deve picchiare nessuno, soprattutto i bambini piccoli che sono più delicati e che questa è una regola generale che vale sempre, ma non esagerate sgridandolo, perché si sentirà già in colpa per quanto ha fatto. Quando invece è la madre che riceve questo tipo di “attenzioni” l’atteggiamento più tipico è la remissività perché ci si sente in difetto; bisogna invece opporsi fermamente perché ogni figlio ha bisogno di vedere che la mamma non vacilla, che lo ama, ma che non è disposta a subire violenza da nessuno.
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