Libri scolastici gratuiti: come funziona e come presentare domanda

Dagli sconti sui nuovi acquisti alla gratuità per le famiglie con bassi redditi, tutte le informazioni per risparmiare sui libri di testo.

04/09/2019

Al rientro dalle vacanze, oltre alle innumerevoli lavatrici da avviare, gli italiani con figli a carico si troveranno ad affrontare un’altra brutta realtà: il costo del materiale destinato all’istruzione, infatti, è aumentato dell’1,3% rispetto all’anno scorso. Lo dice Federconsumatori che, per l’anno scolastico 2019/2020, stima una spesa scolastica media di mille euro, la maggior parte dei quali da dedicare all’acquisto dei libri. Se un alunno che frequenta la prima media costerà alla propria famiglia circa 438 euro – cifra che include tutti i testi scolastici con l’aggiunta di due dizionari, e che corrisponde al +2,3% rispetto all’anno scorso -, i genitori di uno studente che esordisce in primo liceo dovrà invece far fronte ad una spesa di 668 euro per i libri di testo e 4 dizionari. Si tratta, in questo caso, di un aumento del 2,5% rispetto al 2018. Preoccupati? Comprensibile, ma modi per risparmiare ce ne sono. Eccone alcuni.

Come risparmiare

Una soluzione, per esempio, può essere quella di giocare d’anticipo ed ammortizzare, così, i costi. La lista dei testi adottati in ogni classe, pubblicata dall’Associazione Italiana Editori, costituisce, in questo senso, un ottimo strumento per anticipare qualche acquisto. I vantaggi non sono solo quelli di evitare code in libreria e di fornire ai propri figli tutto il materiale utile già dai primissimi giorni di scuola: un acquisto dilazionato, infatti, renderà meno duro l’impatto sul bilancio economico familiare. Soprattutto se abbinato alle offerte proposte da piattaforme di vendita online.


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Acquisti online

L’esempio più noto, in questo senso, è rappresentato ovviamente dal colosso mondiale del settore, Amazon. Nato nel 1994 proprio come rivenditore di libri, il sito di e-commerce più conosciuto del pianeta si occupa di vendere tuttora testi scolastici, anche usati. In Italia, questo servizio viene offerto attraverso la piattaforma “Adozioni libri scolastici”, che indica quali sono i manuali di scuola adottati in tutto il territorio nazionale. La procedura di utilizzo è piuttosto semplice: una volta effettuata la scelta della regione, della provincia e del grado, si arriva all’istituto scolastico frequentato e alle specifiche classi, di cui si cita ogni volume adottato dai docenti di ciascuna scolaresca. Per incentivare questa forma di acquisto innovativa, Amazon potenzia l’offerta abbinandola ad un buono sconto su altri acquisti. Ogni ordine che includa un libro di testo ed ulteriori articoli, come per esempio le etichette, per un valore di almeno 20 euro permette all’utente di ottenere un buono del valore di 5 euro. E se, una volta tornati tra i banchi di scuola, i ragazzi dovessero scoprire che il docente non utilizzerà effettivamente un determinato libro? L’azienda di vendite online ha pensato a questa eventualità: come si precisa nella sezione Avvisi, infatti, “i clienti possono effettuare il reso dei libri scolastici e dei dizionari acquistati su Amazon.it entro il 15 settembre 2019, fino al 15 ottobre 2019”.

Acquisti in libreria

Ma il colosso statunitense non è l’unica scelta possibile in fatto di acquisti di libri online. Una soluzione simile è offerta, per esempio, da Libreria Universitaria: anche qui, il percorso guidato dedicato ai clienti internauti inizia con l’indicazione della regione e si conclude con la classe frequentata. “Le adozioni 2019/2020 dei libri scolastici sono arrivate! Trovi l’elenco completo dei libri della tua scuola per il nuovo anno: seleziona la regione e segui il percorso fino alla tua classe”, è scritto sul sito in caratteri cubitali. Rispetto a quanto offerto da Amazon, in questo caso lo sconto è dichiarato in modo più esplicito: “Fino a -50% sui libri usati”. Sui testi nuovi viene, invece, garantito uno sconto fino al -15%.


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Acquisti nelle librerie di catena

I libri possono essere ordinati anche attraverso i Mondadori Store che assicurano un prezzo “fino al -15% sui tuoi libri scolastici. Buono sconto del 20% su matite, zaini, diari. Buono sconto pari al 20% del tuo ordine di libri per la scuola che potrai utilizzare per acquistare i libri della sezione Outlet del libro”. La promozione, però – avvertono dallo Store – avrà validità fino al prossimo 23 settembre, quindi conviene muoversi.

Vi è, poi, la storica libreria online italiana Ibs, che vende testi nuovi ed usati. Anche qui, con la collaborazione di Libraccio, viene offerto agli utenti l’elenco dei libri scuola per scuola, garantendo, con l’acquisto di testi nuovi, uno sconto pari al 15% utilizzabile per ogni nuovo acquisto, tranne che per altri libri scolastici.

Un’ulteriore possibilità di risparmio è data dal servizio di prenotazione offerto dalle varie sedi di Coop. L’utilizzo della piattaforma “Libro che vuoi tu” viene illustrato attraverso un video-tutorial: “Prenota online e ritira con calma in negozio i libri che cerchi: è facilissimo!”, spiega la voce guida. Contestualmente, viene promossa la vendita libri di seconda mano: l’iniziativa permette di vendere in Coop testi usati, purché in buone condizioni. La transazione permette al cliente di ricevere buoni spesa equivalenti al 30% del prezzo di copertina 2018, utilizzabili entro il 31 dicembre 2019.

Coop non è l’unica catena di supermercati ad essersi lanciata nel mondo dei libri: anche Esselunga offre un servizio simile, permettendo ai clienti di ritirare i testi in negozio fino alla metà di ottobre.

Rimborsati è meglio

La legge 448 del 1998 stabilisce la fornitura gratuita o semigratuita dei libri scolastici per le famiglie con bassi redditi. L’organizzazione dei rimborsi e l’erogazione dei contributi vengono tuttavia gestiti su base comunale e regionale. In Sicilia ad esempio, gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori statali e paritarie, provenienti da famiglie con indicatori Isee pari o inferiori a 10mila euro possono beneficiare della fornitura gratuita o semi-gratuita di libri scolastici. Entro il 30 settembre la richiesta dei libri potrà essere presentata agli stessi istituti scolastici presso i quali risultano iscritti gli studenti. Entro il 31 ottobre le scuole comunicheranno ai Comuni lo stato delle richieste, che infine dovranno accordarsi con l’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione professionale per l’erogazione dei contributi.