Pillola anticoncezionale: alcuni miti da sfatare

Rende irascibili? Riduce la fertilità?

La pillola anticoncezionale è un farmaco estroprogestinico usato da milioni di donne, sia per curare particolari patologie, sai come contraccettivo vero e proprio. Molte donne, però, nutrono ancora molte riserve sul suo utilizzo, per effetto di una serie di falsi miti (come il presunto mal di testa associato alla pillola) che ancora circondano questo farmaco. Cerchiamo di sfatarne qualcuno.

Il primo: molte donne mostrano ritrosia nell’assumere la pillola perché “hanno sentito dire che la pillola aumenta il rischio di sviluppare tumori”. In realtà i ginecologi la consigliano anche in pre-menopausa, perché per ogni cinque anni di utilizzo si riduce il rischio di tumore dell’ovaio del 20%, con mantenimento della protezione fino a trent’anni dalla sospensione.

Il secondo: le donne hanno paura che la pillola riduca il desiderio sessuale. In realtà la scelta oculata del contraccettivo, fatta con la propria ginecologa di fiducia, può favorire il desiderio. Infatti, la possibilità di vivere una sessualità libera, senza il rischio di una gravidanza indesiderata, permette di vivere la sessualità in modo appagante.


Leggi anche: Spirale anticoncezionale: come funziona

Il terzo: le donne sono convinte cha la pillola faccia ingrassare. Anche in questo caso, concordare con il proprio ginecologo di fiducia, la scelta del giusto contraccettivo, per ridurre la ritenzione idrica ed il rischio di accumulo indesiderato di adipe.

Il quarto: quello che spesso genera scontri in famiglia, ossia ritenere che il contraccettivo orale non si adatto alle giovanissime. Al contrario, è particolarmente indicata per le adolescenti, soprattutto in caso di alterazioni del ciclo e di acne facciale. Il contraccettivo inibisce l’attività delle ovaie e ne riduce la produzione di ormoni androgeni, limitando la perdita di capelli, la seborrea e la peluria.

Il quinto: la paura che la pillola, a lungo andare, riduca la fertilità. Quando si desidera una gravidanza, basta smettere di assumere il contraccettivo e il ciclo ritornerà ad essere come prima del trattamento. Non vi è nemmeno il rischio di malformazioni fetali o di aumento di aborti spontanei. Inoltre, la pillola anticoncezionale viene usata per il trattamento della endometriosi, una delle cause di infertilità.

Un altro falso mito: la pillola rende irascibili. Anzi, è il contrario: infatti, aiuta a contrastare i fastidi della sindrome premestruale, tra cui ansia, irritabilità, depressione e nervosismo.

La pillola anticoncezionale è spesso messa sotto accusa per la possibilità di aumentare il rischio di trombosi venosa. L’EMA (European Medicine Agency) e l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) hanno sì confermato l’aumento del rischio di trombosi venoso, ma si tratta di un rischio basso in termici numerici, circa 10 volte meno rispetto alla gravidanza. Il rischio è strettamente connesso alla dose e al tipo di estro-progestinico presente, in particolare agli alti livelli di estrogeni. È sempre importante verificare di non essere predisposte a difetti di coagulazione del sangue.


Potrebbe interessarti: Mal di testa e pillola anticoncezionale: ciò che si deve sapere