Dieta a zona

Viene definito un vero e proprio stile di vita che permette di vivere meglio e più a lungo. Vediamo come funziona…

17/01/2014

Una delle diete più in voga (e discusse) degli ultimi anni è la dieta a zona. Che cosa è? Si tratta di un sistema, creato dal biochimico americano Barry Sears nel 1995, che si basa sul rapporto tra alimentazione e produzione di ormoni. Attraverso il giusto apporto di carboidrati, proteine e grassi si ottiene una equilibrata secrezione ormonale, in particolare di insulina, glucagone ed eicosanoidi, così importanti per il corretto funzionamento del nostro organismo. L’insulina infatti controlla i livelli di zucchero nel sangue (glicemia) immagazzinando i nutrienti nelle cellule, mentre il glucagone è l’ormone responsabile dell’utilizzo delle riserve energetiche accumulate. Gli eicosanoidi, invece, sono un gruppo di ormoni importanti per tutta una serie di funzioni del nostro organismo. Troppi ormoni fanno male così come troppo pochi, ci vuole equilibrio e, secondo Barry Sears, solo in questo modo si può vivere bene e più a lungo. Dimagrire è un effetto collaterale di questo sistema che è stato ideato, in realtà, per un altro motivo: doveva aiutare cardiopatici e diabetici di tipo 2, poi è stata applicata agli atleti e infine alle “persone comuni”.

Come funziona: i blocchi

Per un perfetto equilibrio ormonale, secondo la dieta a zona, è essenziale che ogni pasto contenga la formula, detta sistema dei blocchi, 40-30-30: un blocco è formato da 40% di carboidrati, 30% di proteine e 30% grassi. Sono da preferire alimenti ricchi di nutrienti (minerali, vitamine, fibre, ecc…) come frutta, verdura, pesce, carni bianche, latticini poco grassi, olio extravergine d’oliva come condimento e frutta secca come spuntino. Ricordatevi di bere 2,5 – 3 litri di acqua al giorno e suddividete i pasti in modo regolare durante tutta la giornata (a parte quando si dorme): meglio non stare più di 5 ore senza mangiare.

Dieta a zona, dalla colazione alla cena

Facciamo l’esempio di una giornata tipo con la dieta a zona per una donna alta 1,65 metri con una moderata attività fisica.
Colazione: latte parzialmente scremato (200 cc), pane integrale (1 fetta), bresaola (40 g), kiwi (1), mandorle (9)
Pranzo: salmone (140 g) accompagnato da lattuga (1) e pomodori (320 g), il tutto condito con 1 cucchiaio di olio extravergine. A fine pasto, mela (1)
Merenda: salume a scelta (25 g), frutta (1 di piccole dimensioni), noce (1)
Cena: petto di pollo (90 g) accompagnato da zucchine (320 g) e insalata (1 caspo), conditi con 1 cucchiaio di olio extravergine. A fine pasto, arancia (1). Potete concedervi 60 cc di vino.
Spuntino: parmigiano reggiano (20 g), kiwi (1)


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Calcolo dei blocchi

Per un programma completo e calibrato in base alle vostre esigenze (qual è il numero di blocchi zona che dovete assumere durante la giornata?) è necessario rivolgersi a uno specialista della dieta a zona. Ricordatevi: le diete non si improvvisano, bisogna sempre rivolgersi a un professionista. Su internet si trovano siti con compilatore di blocchi o altri sistemi automatici che calcolano i blocchi giornalieri ma meglio non fidarsi.
Altra cosa da sottolineare: l’efficacia della dieta a zona si verifica se viene seguita nel 70% dei casi quindi non siate ossessionate, ma flessibili.

Dieta a zona in gravidanza: si può?

Anche in caso di gravidanza è fondamentale rivolgersi a un esperto ma in linea di massima sì, gli specialisti pro dieta a zona (ci sono anche quelli contro come vedremo) di solito non sono contrari e ci sono mamme che dicono di aver avuto risultati positivi ovvero un aumento limitato del peso durante i nove pesi poi un dimagrimento in fase di allattamento oltre a un benessere fisico e mentale generale. Di certo la dieta non trascura i nutrienti fondamentali ma ascoltate il vostro corpo e consultate sempre il vostro medico.

Dieta a zona, Jennifer Aniston e le altre star

[dup_immagine align=”alignleft” id=”40338″]Uno degli elementi che ha garantito la diffusione e il successo della dieta a zona è il fatto che è stata adottata da varie star del mondo del cinema e dello spettacolo. Da Renee Zellweger a Sandra Bullock, da Cindy Crawford a Sarah Jessica Parker fino a Elle Mc Pherson e Charlize Theron. Tra queste bellissime donne Jennifer Aniston è la più famosa come divulgatrice di questo sistema di dimagrimento nonché stile di vita. Più volte nelle interviste ha dichiarato che il segreto della sua forma fisica è la dieta a zona e lo yoga ed esiste anche un sito con il suo nome, Thejenniferanistondiet.com, che dispensa consigli dietetici sulla base, dicono, dello stesso programma quotidiano dell’attrice. Anche recentemente la Aniston ha sottolineato che nel suo ultimo film ha potuto interpretare il ruolo di spogliarellista, mettendo in mostra le forme, solo grazie a questo stile di vita.

La dieta a zona fa male?

A questa domanda gli esperti rispondono in modo discordante. C’è chi dice che sia una dieta ben bilanciata e chi è del parere opposto, perché si assumono troppe proteine. Alcuni dicono che non faccia del tutto male ma che, appena si smette, si recuperano subito i chili persi e che quindi non è un buon metodo. A questa opinione i “pro dieta a zona” dicono che il sistema di Sears non è una dieta ma uno stile di vita… e potremmo andare avanti ancora a lungo con le discussioni.
Il nostro consiglio è questo: prima di ogni dieta consultate il vostro medico di fiducia.