La curcuma è una polvere di colore giallo derivante dal rizoma, cioè la parte del fusto sotterraneo, di una pianta erbacea, la Curcuma longa. Questa pianta probabilmente è originaria dell’Indonesia e della Malaysia ma viene coltivata in tutto il sud-est asiatico, in India, nelle Filippine, ma anche in Perù e Giamaica.
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La Curcuma longa appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, famiglia alla quale fanno parte anche le piante dello zenzero e del cardamomo. I rizomi della curcuma si presentano nodosi e di colore giallo e per essere commercializzati vengono disidratati e successivamente polverizzati. La curcuma è di colore giallo intenso (in passato veniva usata come colorante naturale), ha un sapore pungente e molto aromatico. Viene spesso chiamata anche “zafferano delle Indie” perché il colore ricorda molto quello dello zafferano.
Questa spezia fu importata in Europa dagli arabi quindi è conosciuta e usata da millenni, ma solo in questi ultimi anni ha avuto un enorme successo perché si sono riscoperte le sue numerose proprietà, dovute alla curcumina, sostanza colorante con un altissimo potere salutare. Molti ricercatori in tutto il mondo hanno studiato e stanno ancora studiando con grande interesse i benefici di questa sostanza. Grazie alla curcumina, la curcuma sembra possedere proprietà antitumorali, antinfiammatorie, antiossidanti, antidolorifiche e antibatteriche. La curcuma nella medicina cinese e ayurvedica viene inoltre utilizzata come cicatrizzante e depurativo. In più sembra in grado di prevenire o ritardare l’insorgere di numerose patologie come, a esempio, il diabete e malattie cardiovascolari.
L’unico “difetto” della curcuma è che, in base ai più recenti studi, per essere davvero efficace deve essere assunta insieme ad altre sostanze come il pepe e il curry. Del resto, avviene così anche nella cucina tradizionale asiatica, per esempio, nel famoso pollo tandoori masala, dove la carne viene condita con mix di spezie tra cui curcuma, curry e zenzero.
Abbiamo visto l’uso della curcuma del pollo tandoori masala ma questa spezia viene utilizzata per insaporire tanti altre ricette come riso, zuppe, minestre, contorni, ma anche insalate.
Provate per esempio a preparare la pasta allo zafferano con la curcuma oppure provate ad usarla per dare un tocco nuovo alle nostre chips alla paprika o alle patate in padella. Abbiamo anche provato l’hummus di ceci e un simpatico antipasto a base di polpettone di tonno e il risultato ci ha conquistato! Se volete qualcosa di più tradizionale la nostra ricetta della paella Valenciana è quello che fa per voi.
Si consiglia di aggiungere la curcuma sempre a fine cottura in modo che i suoi principi nutritivi non vengano persi. Per sfruttare al massimo il suo aspetto preventivo, usatela quotidianamente: 1-2 cucchiaini da tè per insaporire le diverse preparazioni in aggiunta al pepe, in quanto contiene la piperita che ne aiuta l’assorbimento. Abbinata a un grasso, in particolare l’olio extravergine di oliva, si ha un maggior assorbimento intestinale dei componenti salutistici della curcuma oltre a aiutare la digestione.
Per saperne di più guardate anche il magico mondo delle spezie.
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