L’arte del procrastinare, perché tendiamo a rimandare

"Domani è un altro giorno". E così si accumulano le cose da fare. Come riuscire a spezzare questo ciclo?

03/07/2019

Lo abbiamo fatto tutti almeno una volta: rimandare faccende noiose o che spaventano è abbastanza normale; c’è però chi lo fa con regolarità. Continuare a procrastinare può diventare un problema serio che inquina irrimediabilmente la qualità della vita, mettendoci nella condizione di gestire male il nostro tempo in generale, creando stress e frustrazione. Quali sono le principali cause del vizio di rimandare?

Gestisci male il tempo

Se lavori e studi fino a tardi la sera o durante i weekend, creando giornate di impegno infinite, che tu lo voglia o meno il tuo cervello si prenderà le pause che tu gli neghi, mettendoti nella condizione di lavorare tanto e male. Ha molto più senso stabilire degli orari fissi in cui non permetterti distrazioni ma poi staccare e farlo davvero, dedicandoci a qualcosa che ci piace. Un’idea per aiutarti a gestire questo problema potrebbe essere quella di immaginare il tempo che ti ci potrebbe volere per gestire l’attività che devi svolgere e impostare un timer dividendo il tempo previsto per due, così da inserirci una breve pausa in mezzo. Educhiamo il nostro cervello dandogli momenti di tregua.

Si procrastina perché non si ama quel che si fa o lo si teme

Il tuo lavoro ti annoia e quindi non ti piace l’idea di dedicargli tempo, oppure ti spaventa tantissimo dover affrontare una nuova sfida e pensi di base di non essere in grado? Procrastinare significa boicottarsi da soli per poi dire a se stessi “Lo sapevo che non sarei stato capace, visto?”. Ma a chi serve questo atteggiamento? Se il problema è la noia, pensa alla possibilità di cambiare strada valutando a fondo se la demotivazione è dovuta a un solo ostacolo o se di base stai facendo qualcosa per cui davvero non provi interesse. Se il problema è la paura dovete solo pensare che non servirà a nulla non affrontare il problema… procrastinando avrete semplicemente dato meno tempo a voi stessi per gestire la difficoltà.

Si procrastina se la noia prevale

Non sei l’unica persona a cui accade, le attività noiose ci sono per tutti, ma di fatto quella cosa prima o poi andrà affrontata e portata a termine. Può aiutare pensare che quell’attività è funzionale a un progetto più ampio, dove ci sono anche aspetti che vi piacciono; pensate poi a come vi sentirete bene dopo che vi sarete liberati di questo peso!

La procrastinazione è una forma di evitamento

Alcuni ricercatori considerano la procrastinazione come l’incapacità di sapersi organizzare. Per altri, invece potrebbe essere legata al funzionamento del cervello e alla percezione del tempo e di se stessi, a un livello più profondo. In psicologia la procrastinazione è considerata una forma di evitamento che porta le persone ad arrendersi per non dover affrontare situazioni stressanti. La verità è che il benessere è dato solo dalla procrastinazione in sé, perché arrivati alla scadenza incombente prevale un senso di vergogna e senso di colpa importante.

Strategia per smettere di rimandare

Poiché la procrastinazione si basa sulle sensazioni negative, iniziare a perdonare se stessi per averlo fatto può essere un buon punto di partenza. Suddividere l’impegno in piccoli step programmati aiuterà a non sentirsi schiacciati dalle cose da fare e a vederne il progresso nel tempo. Anche se le azioni sono piccole ogni minimo progresso alimenta l’autostima per aver iniziato a gestire la situazione indesiderata e questo riduce il desiderio di procrastinare per sentirsi meglio.