Utilizzare un linguaggio positivo fa bene all’autostima
L'autostima viene nutrita dagli apprezzamenti che otteniamo dall'esterno e da quello che gli altri pensano di noi, ma soprattutto da ciò che noi abbiamo interiorizzato e sentiamo per noi stessi.
L’opinione che ci creiamo di noi stessi influenza totalmente la nostra vita, i nostri comportamenti, i sentimenti, le nostre relazioni. Gli stessi ruoli che rivestiamo vengono plasmati dalla nostra autostima.
Se ho una buona autostima mi sento bene, mi sento di controllare la mia vita e mi adatto facilmente alle diverse situazioni poiché so di poter riuscire. Al contrario la poca autostima può determinare profondi disagi, insicurezza, ansia, paura.
Alcune moderne teorie legano il linguaggio positivo all’autostima. Un linguaggio che si basa su parole che rimandano alla mente idee e sensazioni di felicità e gioia può migliorare il nostro modo di vivere. Il conseguente controllo di quelle parole che indeboliscono il mio benessere, che sarebbe meglio evitare, mi può aiutare a superare i miei problemi.
La teoria sul linguaggio positivo
Alcuni ricercatori hanno approfondito la teoria sul linguaggio positivo, ponendo attenzione alla sua incidenza nel farci sentire più felici e soddisfatti, interpretando i dati di esami celebrali ottenuti dalla reazione a parole positive, negative o neutre di un gruppo di persone. Nei risultati delle sue ricerche ha evidenziato una diversa risposta del cervello alle parole positive rispetto a quelle negative.
Ha spiegato quindi l’importanza e il modo in cui le parole che scegliamo possono cambiare e modellare, plasmare la realtà che ci circonda e i rapporti che viviamo.
Lo studio afferma che un linguaggio “depotenziale“, come ad esempio “non lo so fare”, “non ce la faccio”,” non fa per me”, ” non mi sento all’altezza”, influisce sicuramente sul risultato delle nostre azioni o comunque sulle aspettative che ci creiamo.
Al contrario un linguaggio “positivo”, costruttivo, propositivo, fatto di parole che esprimono forza, sicurezza, interesse, voglia di cambiamento, favorisce una prospettiva diversa della realtà ma anche della stessa persona che lo utilizza.
Quindi sarebbe meglio dire “cosa posso fare per farcela?”,”posso provare questo per…” e immediatamente assumeremo una prospettiva mentale diversa, positiva e propositiva, creativa e non deprimente.
Anche il tono è parte del linguaggio, quindi se sto utilizzando un tono aggressivo mentre comunico, cercherò di essere più gentile e in questo modo avrò un immediato cambiamento di situazione e del mio stato d’animo. Dobbiamo quindi esercitarci a trovare le parole giuste ed imparare questa nuova prospettiva di linguaggio, che a quanto pare può trasformare la nostra vita e il nostro benessere.
Abituarsi in questo modo all’uso di parole scelte adeguatamente, per aiutare la comunicazione ad essere migliore, può portare ad una trasformazione della stessa vita, dei rapporti con gli altri e di conseguenza ad accrescere l’autostima, l’immagine che abbiamo di noi stessi e quella che gli altri hanno di noi.