I porri hanno una sapore più delicato rispetto alle “sorelle” cipolle, a confronto risultano anche maggiormente digeribili, eppure non sono utilizzati in cucina così altrettanto frequentemente. Come mai? Forse la ragione è che non sappiamo come pulirli e cucinarli perché abbiamo timore che rimangano duri e filamentosi? Vediamo allora insieme come agire per non sbagliare!
Per prima cosa bisogna tagliare via la base del porro dove ci sono le radici, eliminare il primo strato più esterno di foglie e dividere la parte bianca, più tenera e dolce, dalle cime verdi.
Per eliminare poi tutti i residui di terra che si annidano tra le sue foglie strette, è necesario praticare un’incisione profonda della parte bianca del porro seguendone tutta la lunghezza. Immaginate di doverlo tagliare a metà per il lungo, fermandovi però poco prima di reciderlo completamente. Questa operazione vi permetterà di aprire delicatamente le foglie del porro e sciacquarlo così molto bene sotto acqua corrente. Le cime verdi, invece, più larghe, si lavano molto più facilmente.
Ora il porro è pronto per essere cucinato!
Usate le cime verdi per preparare un saporito brodo vegetale: mettetele in una pentola alta insieme a una carota e un gambo di sedano, aggiungete qualche rametto di erbe aromatiche, coprite di acqua e fate sobbollire per almeno un’ora. Il brodo vegetale è una base essenziale per la preparazione di risotti, ma può anche essere filtrato e usato per la cottura di ravioli o tortellini.
La parte più buona del porro, la sua anima, è il fusto bianco. Potete tagliarlo a rondelle sottilissime e utilizzarlo come base per il soffritto al posto della cipolla oppure potete brasarlo, o stufarli, in padella con un goccio di olio (o di burro) e un mestolo di brodo. Così cucinato il porro potrà essere usato come contorno o come condimento per pasta fresca (tagliatelle) o risotti. Aggiungetevi dello speck a listarelle e poca panna da cucina: diventerà un sogo irresistibilmente morbido, cremoso e saporito! Un classico è poi la minestra di porri e patate, un’ottima ricetta per le serate invernali.
Per un secondo piatto di verdure gustoso e rapido, potete invece cuocere il porro intero in acqua bollente salata per 5 minuti, tagliarlo a tocchetti di 5 cm di lunghezza, condirlo con una besciamella arricchita con prosciutto cotto e gruviere tritati e gratinare il tutto in forno caldo per 15-20 minuti fino a doratura.
Se invece volete sfruttare a vostro vantaggio la forma lunga, a nastro, propria del porro, potete sbollentarlo e usarlo per rivestire, come se fossero dei pacchetti, delle golose polpette di carne o vegetariane! E avete mai provato a usare le cime verdi sbollentate al posto delle alghe negli hosomaki o nei futomaki giapponesi? Ce lo ha consigliato la food blogger Lisa Casali!
Insomma, di ricette sfiziosi, facili e gustose a base di porri ce ne sono davvero molte: imparate a pulirli e scegliete l’idea che più vi piace.
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