Fashioniste avvisate, fashioniste pronte a fare incetta di abiti nuovi da poter riporre nel proprio guardaroba.
Qualche tempo fa vi avevamo parlato dei trend immancabili per questa primavera-estate 2014: tra tutti, la tendenza rosa e quella delle righe sono dei must imperdibili. Alcuni stilisti ne hanno scelto solo una, per poi svilupparla nelle proprie collezioni; poi c’è Gianluca Capannolo, stilista aquilano classe 1972, che per la sua spring-summer 2014 ha pensato di approfondirli parallelamente nella sua linea techno couture.
Quando l’haute couture dell’eccellente sapere fare italiano, quando l’approccio del tailor made degli antichi atelier e delle vecchie botteghe del fare a mano incontrano materiali moderni e forme innovative, il risultato non può che essere sorprendente, come dimostra questa collezione.
L’esperienza lavorativa da Bagutta, Fratelli Rossetti, il ruolo di Direttore Creativo da Lancetti (2005), dove lo stilista si è premurato di curare le linee prêt-à-porter e alta moda; l’eredità di Albert Elbaz e Giambattista Valli da Krizia in qualità di Direttore Creativo personalmente scelto da Mariuccia Mandelli (2006); le sfilate ad Alta Roma e Vogue Italia, gli special order di Roberto Cavalli per i red carpet del Festival di Cannes e La notte degli Oscar (2006), sono solo alcune delle esperienze più importanti che hanno formato Gianluca Capannolo, le cui collezioni sono presenti nei più prestigiosi retailer italiani. Un nome? Luisa Via Roma a Firenze.
Nella sua linea spring-summer 2014, Gianluca Capannolo offre un’ampia varietà di colori che prendono letteralmente forma attraverso differenti figure geometriche. Abiti, top, bluse, giacche, gonne, minidress si fanno cerchi, quadrati, trapezi, triangoli per un effetto avveniristico. Così come avvenirista è l’architettura del Terminal 1 dell’Aeroporto Charles De Gaulle di Parigi cui si è ispirato lo stilista aquilano. Il risultato è una linea pensata per una donna che viaggia, sempre in movimento, ma che non per questo rinuncia all’essere femminile e bon ton. Una donna “in transito”, per dirlo con le parole di Capannolo, che ama le linee pure ma strutturate, per capi geometrici e dai colori sgargianti: rosa, verde, blu, ma anche righe, per uno stile navy diverso dal solito. Una marinaretta couture. A tutto questo si aggiungono i tagli sartoriali, la tridimensionalità degli intrecci dei tessuti, la consistenza dei materiali innovativi come il neoprene mix
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