Non riesco a rimanere incinta del secondo figlio

Anche se la prima gravidanza è riuscita ottimamente, rimanere incinta del secondo figlio non è così semplice. ecco cosa può verificarsi.

22/09/2019

Diventare mamma è una sensazione bellissima: ci si rilassa e ci si gode appieno la creatura che riempie il cuore e le giornate. Dopo alcuni mesi o anni, però, i genitori decidono di mettersi in cerca di un fratellino o di una sorellina, convinti di riuscire facilmente nell’impresa, data la buon riuscita della prima gravidanza. E qui molte mamme e molti papà si trovano di fronte a una brutta sorpresa da dover gestire: l’infertilità secondaria.
Ma cos’è l’infertilità secondaria? Vi sono cause specifiche? Si può curare? Vediamo insieme le risposte a queste domande.

Quando il secondo figlio non arriva…

Innanzitutto non è detto che tutte le coppie abbiano problemi di infertilità secondaria, in media infatti il secondo figlio arriva dopo un anno di ricerca. Le cause? Lo stress di star dietro al primogenito, le cattive abitudini come alcool e fumo, l’aumento di peso dopo il primo figlio o, semplicemente, il poco tempo che la coppia riesce a ritagliarsi per provare a concepire.
Se però, dopo un anno (o sei mesi, se l’età della donna è superiore ai 35 anni) di tentativi mirati, la seconda gravidanza non arriva, è bene contattare un medico specialista in fertilità. Per appurare che non vi siano disturbi che impediscono l’arrivo del secondo figlio.
Questa insidia è chiamata infertilità secondaria e colpisce, in media, una coppia su sette.


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Le cause dell’infertilità secondaria

La causa principale di questa problematica è di natura ormonale ed è legata all’età della coppia. Sempre più genitori, infatti, spostano il concepimento del primo figlio intorno ai 35 anni e attendono poi circa tre anni per iniziare a cercare il secondogenito.
La donna ha il picco di fertilità fra i 20 e i 30 anni, dopodiché inizia una fase di decrescita della fertilità e dunque risulta sempre più complicato avere dei bambini. A ogni modo è sconsigliato, per scongiurare problematiche nel nascituro, avviare una gravidanza oltre i 40 anni della donna e oltre i 50 dell’uomo.
Altri fattori che incidono sulla fertilità dopo il primo concepimento sono malattie sessualmente trasmissibili non curate, il danneggiamento delle Tube di Fallopio dovuto a un trauma o una malattia, oltre ovviamente a un consumo eccessivo di alcool e fumo, a una cattiva alimentazione e allo stress.
L’infertilità secondaria, nel 40% dei casi è legata a un problema maschile, nel 30% a disfunzioni ovariche, nel 20% a endometriosi o tube bloccate e nel 10% l’infertilità è inspiegata.

I rimedi all’infertilità secondaria

Quando si scopre l’infertilità secondaria, generalmente, la coppia tende ad abbattersi, mentre le persone che li circondano tendono a sminuire la situazione dicendo loro di accontentarsi del figlio che già hanno, non comprendendo la frustrazione e la volontà di dare al primogenito un fratellino o una sorellina.
Non è però detta l’ultima parola: vi sono infatti dei possibili rimedi all’infertilità secondaria, che ridanno speranza alle coppie che ne soffrono.
La cura maschile è molto semplice, si tratta infatti di ingerire integratori in grado di migliorare le ‘prestazioni’ degli spermatozoi, facilitandone l’arrivo all’ovulo.
Per quanto concerne le terapie per l’infertilità secondaria femminile, invece, è necessario sottoporsi a una cura ormonale da svolgere 15 giorni al mese, consistente in iniezioni sottocutanee nella zona del ventre.