Sindrome da rientro: quanto dura e rimedi efficaci

Stress da rientro? Ecco qualche consiglio per ritornare con serenità alla solita routine.

Tantissimi italiani soffrono di una sindrome molto curiosa: lo stress da rientro ferie.

Secondo la Fondazione San Raffaele di Roma, sono circa sei milioni gli Italiani che soffrono da stress da rientro. Non è una vera malattia, ma si configura più che altro come una condizione di notevole disagio, senso di spossatezza, depressione e allo stesso tempo irritabilità che sopraggiunge alla fine delle vacanze, proprio con l’approssimarsi del rientro a casa.

Questa situazione si verifica con maggiore frequenza nei soggetti che tornano al lavoro dopo una lunga pausa, quasi come se l’organismo avesse dimenticato come ci si approccia alla routine.

Ma perché accade tutto questo? È una naturale risposta endocrina del sistema nervoso, messa in atto dall’organismo, di fronte ad una situazione percepita come stressante. È una sorta di sindrome da adattamento.

Stress da rientro, quali sono i sintomi

Come si manifesta? I sintomi possono essere i più svariati: tensione e dolorabilità muscolare, anche in assenza di sforzi; tachicardia, senso di agitazione immotivato, difficoltà a concentrarsi, ansia, depressione, insonnia, stanchezza diffusa, astenia, nervosismo ed irritabilità.

Questo stato di tensione sfocia spesso in fame nervosa (nel 48% dei casi), in un numero maggiore di ore di sonno (nel 26% dei casi) e in una iperattività di comodo (per non pensare; nel 12% dei casi).


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È possibile superarla? Certamente sì. Come? È fondamentale permetter un corretto afflusso di sangue, nutrienti ed antiossidanti a tutti i tessuti e alle cellule. Per garantire tutto questo basta seguire sette semplici regole.

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Prima regola

Bere almeno 2 litri di acqua al giorno, optando per le acque ricche di minerali; ottime in caso di affaticamento muscolare e astenia. Un corretto livello di idratazione deve andar di pari passo con una alimentazione sana ed equilibrata, orientata al basso indice glicemico. Si tratta di una alimentazione che include carboidrati integrali, proteine, grassi e fibre ad ogni pasto. In questo modo i livelli di glicemia ematici, e di contro, di insulina saranno più costanti, riducendo il senso di fatica e di stordimento.

Seconda regola

Mantenere uno stile di vita attivo: l’attività fisica aiuta a produrre endorfine, che favoriscono il buon umore ed il risposo notturno. Si si è particolarmente irritabili preferire attività in piscina, yoga o pilates, da praticare preferibilmente al mattino o nel primo pomeriggio, per non stimolare troppo l’adrenalina subito prima di coricarsi.

Terza regola

Evitare assolutamente telefonino, computer e televisione prima di coricarsi. In questo modo il cervello assocerà la camera solo ed esclusivamente al riposo.

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Quarta regola

Curare la qualità del sonno, riabituarsi gradualmente alle ore di sonno abituali in funzione dalla propria attività lavorativa. La stessa gradualità va applicata alla fase di rientro dalle ferie. Per chi soffre comunemente da stress da rientro, è sconsigliabile rientrare a casa subito prima della ripresa lavorativa.

Rientrare tre giorni prima per aver il tempo di sistemare i bagagli e riprendere la routine domestica. La gradualità è fondamentale soprattutto nel caso dei bambini, che devo riprendere gli impegni scolastici. Una volta ripreso il lavoro, almeno nei primi giorni prendersi qualche pausa in più (se possibile), per non rischiare di essere soffocati dagli impegni.

Quinta regola

Non chiudersi in casa, ma vincere la tristezza e il cattivo umore esponendosi alla luce del sole. Difatti i raggi solari favoriscono la sintesi di vitamina D, un potente antiossidante ed antidepressivo, e l’aumento dei livelli di SERT, il trasportatore della serotonina.

segnali di stress

Sesta regola

Adottare un atteggiamento ottimista, via libera ai pensieri positivi, concedendosi degli spazi per sé stessi. Una buona idea può essere un weekend di relax alle terme o in area benessere, da soli o con tutta la famiglia.

Settima regola

Procedere per obiettivi raggiungibili. Si eviteranno o, quanto meno, si riusciranno a contenere le forme d’ansia e le paure immotivate.