Non è un alimento geneticamente modificato e ha il nome di un pianeta. Che cos’è? È il riso venere, una varietà di colore nero ebano, totalmente naturale, la cui tonalità è dovuta ai pigmenti della pianta. Si tratta di un riso coltivato da tempo in Italia, nell’area della Pianura Padana, in particolare la zona di Novara, ed è ottenuto incrociando una varietà originaria della Cina. Ha però un prezzo più elevato del riso comune.
Scopriamone le proprietà, le modalità di cottura e il suo impiego nell’alimentazione di chi soffre di celiachia.
È un alimento facilmente digeribile, dal profumo intenso (alcuni lo paragonano al legno di sandalo, altri al pane appena sfornato) e dal sapore molto caratteristico. Fornisce molti carboidrati complessi, che sembrano non alterare la glicemia post-prandiale dei soggetti diabetici. Contiene proteine di buona qualità ed è ricco di lisina, un aminoacido essenziale, generalmente carente negli altri cereali. Ha un buon contenuto di acidi grassi essenziali, come il linoleico e il linolenico. È ricco di minerali come il calcio, il selenio, lo zinco, il magnesio e il ferro, ma povero di sodio, rendendolo così molto adatto alle persone ipertese.
Apporta circa 377 kcal ogni 100 g. È importante anche il contenuto di vitamine del gruppo B, di fibra e di antiossidanti, rappresentati dai pigmenti neri, che contrastano i radicali liberi e sembrano avere una azione ipocolesterolemizzante e protettiva nei confronti di alcuni tumori.
Occupiamoci ora di come prepararlo a regola d’arte. Ha dei tempi di cottura più lunghi del tradizionale riso bianco, infatti sono necessari circa 40-50 minuti in acqua bollente o 25-30 minuti in pentola a pressione. Non deve esser fatto tostare se lo si vuole utilizzare come risotto, ma va saltato in padella a fine cottura per 10 minuti al massimo, insieme al condimento.
Questa varietà di riso è molto versatile. Difatti si sposa molto bene in abbinamento alle verdure, al pesce, in particolare i crostacei, ai formaggi dal sapore deciso e ai vini pregiati, ma è anche molto utilizzato per le insalate (provate il riso venere con zucchine e gamberetti o il riso venere con salmone) e le minestre.
Infine, non dimentichiamo che, come tutte le altre tipologie di riso, anche quello venere è assolutamente privo di glutine. Di conseguenza può essere introdotto senza problemi nella alimentazione quotidiana delle persone celiache, sia tal quale, sia sotto forma di farina (sempre miscelato con altre farine senza glutine o con le patate) per la produzione di pasta, pane, polenta, gnocchi, torte e altri prodotti da forno adatti ai celiaci.
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