1,2,3,4,5….. Ecco il principale lavoro della maggior parte dei Personal Trainer che troviamo in palestra; contare le ripetizioni. Perché diciamocelo tra tutti i mestieri, non è che fare il Personal Trainer sia molto considerato. Così di solito il ragazzo grosso, la bella ragazza, decidono un po’ per passione, un po’ per arrotondare lo stipendio, di mettersi a fare il Personal Trainer la sera in palestra. Va benissimo, o meglio andava benissimo, perché tutte le professioni prima o poi si aggiornano, evolvono e piano piano, anche la palestra dovrà fare i conti con la professionalità e col lavorare tramite piani e risultati. In questo articolo vedremo quali sono i punti fondamentali che un corso per personal trainer, dovrebbe fornire, per creare figure realmente competenti e competitive nel mondo delle palestre.
Ad oggi difficilmente un Personal Trainer conosce quali sono i test articolari per personalizzare gli esercizi, come strutturare un piano d’allenamento in base alla capacità del soggetto di sopportare i volumi e le intensità di lavoro e soprattutto di come collegare il piano d’allenamento a quello alimentare (che dovrebbe rimanere di competenza del biologo nutrizionista). Il PT in palestra continua a fare da motivatore (senza l’appuntamento il cliente smetterebbe d’andare) e da psicologo (la persona racconta vita, morte e miracoli della sua giornata). Per carità se paghiamo per questo va benissimo, ma se paghiamo per ottenere risultati, forse bisognerebbe chiedere qualcosa in più. Per esempio un piano personalizzato, che sia frutto delle domande e dei test fatti durante la prima lezione.
Come si scelgono gli esercizi, i carichi, le serie e le ripetizioni? Una periodizzazione che abbia continue verifiche. Se abbiamo stimato che dobbiamo perdere 10kg, in quante settimane questo processo avverrà? Quando verranno fatti test per verificare ed aggiustare eventualmente la rotta? Infine è lecito chiedere che tutto questo avvenga tramite un’esperienza piacevole, perché la motivazione è parte integrante del percorso. Se andare in palestra ci fa ottenere risultati ma ci pesa, difficilmente porteremo a compimento quanto ci siamo prefissati. Il divertimento, la soddisfazione, l’esperienza della seduta, sono altrettanto fondamentali del raggiungimento degli obiettivi. Senza volontà, frutto della motivazione, non arriva il risultato.
Alla luce di quanto detto un Personal trainer preparato dovrebbe avere un bagaglio tecnico/pratico:
Per far sì che queste competenze diventino patrimonio del personal trainer servono percorsi di formazione che non durino qualche weekend ma che, come la laurea, impieghino mesi e tempo (applicando quanto appreso sul campo), per creare figure professionali che da una parte facciano finalmente ottenere risultati, dall’altra facciano pagare la giusta somma, per le competenze apprese e per i risultati raggiunti. Questo è il futuro dei Personal Trainer, tanta strada è ancora da fare, ma i primi passi sono già stati fatti. Che vogliate farvi seguire o lavorare come PT, non accontentatevi e siate ambiziosi!
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