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La frutta secca: fa bene alla dieta e fa vivere più a lungo

Noci, nocciole, arachidi, mandorle, pistacchi: secondo una recentissima ricerca apparsa sul New England Journal of Medicine la frutta secca sarebbe un vero e proprio “cibo dei miracoli”. Una manciata di frutta secca al giorno, infatti, ridurrebbe del 20% la mortalità. La fonte è più che autorevole: lo studio, tra i più importanti del suo genere, durato ben tre anni, è stato condotto dai ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute, del Brigham and Women’s Hospital e della Harvard School of Public Health.

Le proprietà della frutta secca

Ma non è certo l’unica, l’ultima straordinaria proprietà che la ricerca ha riconosciuto alla frutta secca. Già studi precedenti avevano evidenziato i molti benefici della frutta secca. Tra i primi, la capacità di noci, nocciole, mandorle & co. di abbassare i livelli di colesterolo grazie ai grassi cosiddetti buoni (polinsaturi) che contengono, insieme a fibre, minerali (magnesio e calcio soprattutto) e vitamine (gruppo B e vitamina E) necessari all’organismo. E non solo: il consumo di frutta secca riduce il rischio di malattie cardiache, del diabete di tipo 2 e di alcuni tipi di cancro.

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Frutta secca in gravidanza

Numerosissimi poi i benefici che la frutta secca porta se assunta in gravidanza, sia per la futura mamma sia per il bambino, soprattutto grazie alla vitamina B9, che contiene l’importantissimo acido folico, essenziale nella moltiplicazione cellulare e per proteggere il feto da malformazioni.
E se fino a qualche anno fa vigeva la convinzione che il consumo di nocciole e frutta a guscio esponesse il nascituro a possibili allergie alimentari, molti studi hanno smentito una simile opinione: tre le dosi giornaliere di frutta secca consigliate durante lo stato interessante. Da preferire, nell’ordine, arachidi, mandorle dolci, nocciole, noci pecan, noci, pistacchi.

Frutta secca e dieta

[dup_immagine align=”alignright” id=”64928″]E se a trattenere molte di noi dal consumare più frutta secca è finora stato il suo elevato contenuto calorico (mandorle, pistacchi, noci o noccioline apportano tutti tra le 500 e le 600 calorie ogni 100 grammi) dovremmo ora ricrederci.
Sì, perché un altro studio, pubblicato stavolta sull’European Journal of Clinical Nutrition, non ha dubbi: la frutta secca è lo spezzafame ideale per la dieta e la salute. Specialmente se mangiate lontano dai pasti, mandorle e compagnia contribuiscono a far diminuire l’appetito senza provocare aumenti di peso. Insomma, per un girovita sottile, non c’è niente di meglio che consumare regolarmente una manciata di noci, nocciole e simili.

Come fare a non amarle?

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