Il timo: usi, proprietà e coltivazione

La nota pianta mediterranea è un vero e proprio esempio di eclettismo: erba aromatica apprezzata in cucina, il timo ha anche proprietà benefiche che lo rendono una sorta di potente antibiotico naturale.

29/10/2014

Il timo è un arbusto sempreverde considerato una delle più apprezzate piante aromatiche delle nostre latitudini. Appartenente alla famiglia delle Lamiacee, il timo è originario della zona del Mediterraneo ed utilizzato ampiamente sia come insaporitore in cucina sia in campo erboristico e fitoterapico sfruttando le sue notevoli proprietà curative e perfino cosmetiche. La sua provenienza lo rende assai comune anche dalle nostre parti, dato che, pur prediligendo insediarsi in terreni ricchi di calcare e non particolarmente umidi, cresce in maniera piuttosto spontanea in tutta l’area che si estende intorno al Mare Nostrum al di sotto dei 1500 metri, soprattutto nelle zone caratterizzate da clima mite e da temperature invernali non troppo rigide.

Come coltivare il timo

[dup_immagine align=”alignright” id=”143702″]Dal momento che dal punto di vista climatico, il timo non è particolarmente “schizzinoso” ma, anzi, si adatta piuttosto bene, la sua coltivazione non è particolarmente complessa. Premettendo che, come detto, predilige terreni dal buon drenaggio e senza ristagni d’acqua, fatto che suggerisce di optare per un impasto con la terra di sabbia, ghiaia e compost per riprodurne le condizioni ideali, il timo può essere piantato sia partendo dai semi che utilizzando un frammento di pianta e facendolo radicare, con quella particolare tecnica che in botanica è conosciuta come talea. Si può iniziare la semina fra marzo ed aprile, ponendo i semi (o le talee) in piccole buche distanti fra loro almeno 25 centimetri, innaffiando senza esagerare in funzione anche del drenaggio del terreno ma, in genere non più di una volta alla settimana.  Una volta cresciuta la pianta, le sue foglie possono essere colte per tutto l’anno.

 


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I mille usi del timo: dall’acne ai pidocchi

Come accennato il timo è una pianta aromatica assai eclettica, molto apprezzata in cucina dove è ingrediente importante per un gran numero di sughi, minestre e ripieni, ma trova impiego costante anche nei secondi piatti come insaporitore di arrosti, grigliate e panature, per il condimento di insalate e formaggi freschi e perfino nella preparazione dei liquori. Ma le sue numerose proprietà curative ne fanno un importante elemento a livello terapico: la presenza di un particolare fenolo, detto timolo, e di importanti oli essenziali, lo rende un potente antisettico sia a livello interno – come ad esempio per la disinfezione del cavo orale, sia a livello topico, dove può svolgere un ruolo importante come decongestionante, tonificante e rigenerante, sia in caso di danni derivanti dallo stress che da disturbi come per esempio l’acne. Ha un effetto assai benefico nella cura dei capelli – è per questo spesso ingrediente con cui vengono confezionati alcuni shampoo – soprattutto di quelli che sono particolarmente grassi o che presentano pediculosi. Infine il timo può essere considerato una sorta di antibiotico naturale,  dato che molti agenti patogeni hanno mostrato in laboratorio una notevole sensibilità alla sua presenza. Per questa sua azione combinata sia antiinfiammatoria che disinfettante, il timo è particolarmente indicato nella cura delle malattie delle vie respiratorie, specie quelle di stagione come la tosse ed il raffreddore, anche per le sue proprietà balsamiche ed espettoranti.