Parigi Fashion Week FW 2018-2019: tra ’68 e romanticismo

La Parigi Fashion Week FW 2018-2019 porta in passerella una moda lussuosa, audace e rivoluzionaria, che spazia dal '68 al romanticismo.

08/03/2018

Dopo New York, Londra e Milano, tocca a Parigi chiudere il lungo mese delle Fashion Week.

Le sfilate nella Ville Lumière sono sempre molto attese e quelle dell’edizione dedicata all’autunno/inverno 2018-2019 non stanno tradendo le aspettative.

In passerella sono salite collezioni che hanno catturato e continuano a catturare l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori, generando buzz e ipotecando gran parte delle tendenze della prossima stagione.

Da Dior a Valentino, ecco un “assaggio” delle novità più glamour e imperdibili dei mesi che verranno.

Dior

Per disegnare la sua collezione AI 2018-2019, Maria Grazia Chiuri ha scelto il ’68 come ispirazione. L’anno della grande rivoluzione giovanile e del cambiamento che ha interessato tutti (o quasi) gli ambiti della società è stato interpretato dalla stilista attraverso una serie di capi che esprimono femminilità e pragmatismo, sensualità e comfort, raffinatezza e semplicità. Mescolando patchwork, tartan (tanto tartan), ricami e motivi floreali, denim, tulle, trasparenze, knitwear e crochet, Chiuri ha dato forma a una collezione bellissima, giovane e attuale, con un dichiarato focus sul daywear e sulle nuove generazioni.

Saint Laurent

La seconda collezione di Anthony Vaccarello per Saint Laurent conferma il talento del giovane stilista e la lungimiranza della maison nel sceglierlo come nuovo direttore creativo.

Per realizzare la proposta autunno-inverno 2018-2019, il fashion designer italo-belga ha dichiarato di essersi ispirato alla celebre “Russian Collection di Monsieur Saint Laurent, ma con un orientamento più parigino“. Il risultato sono una serie di capi dalle linee pulite, asciutte ed essenziali, ma allo stesso tempo dall’allure drammatica e charmante.

Vaccarello ha puntato sul corto, affermando che per lui “è il modo migliore per descrivere la modernità“, e ha affidato alla pelle e al nero il ruolo di grandi protagonisti, mescolandoli a tessuti impalpabili, trasparenze e cristalli.


Leggi anche: Al via le quattro Fashion Week

Balmain

È una rivoluzione scintillante quella che è andata in scena da Balmain. Per l’autunno/inverno 2018-2019, Olivier Rousteing ha esplorato nuove direzioni di stile con una serie di abiti in PVC e tessuti effetto metal, paillettes olografiche, organza “liquida” e rete “cristallina” che ha sorpreso i fan e gli addetti ai lavori e li ha conquistati.

Ispirata al personaggio di Pierre Balmain e agli anni ’80, la collezione mescola giacche dalle spalline prominenti, bolero, gonne lunghe, abiti corti e pantaloni dalle linee fluide, giocando con flash di colori vividi su nero, argento e tonalità lattiginose. Una scelta e un’evoluzione che Rousteing ha commentato dicendo: “In un certo senso, è un po’ la storia della mia vita: sto solo cercando di trovare il cielo“.

Valentino

Per la stagione FW 2018-2019, Pierpaolo Piccioli ha scritto un’ode al romanticismo, ma a partire da un’accezione del termine completamente nuova di approccio alla vita individuale, personale e appassionato.

Come simbolo di questa sua operazione sospesa tra stile e semantica, lo stilista ha scelto i fiori, ma anche qui ha rotto i cliché e adottato una prospettiva pressoché antitetica, “per trasformare lo stereotipo del romanticismo in qualcosa di audace e forte“. Il risultato è una collezione moderna e potente, in cui lirismo e classicità si fondono con pragmatismo e sperimentazione e danno forma a cappe e mantelle con cappucci dai bordi arricciati, abiti che ricordano boccioli e corolle, capispalla, vestiti, gonne e pantaloni flessibili e pieni di forza e di grazia come uno stelo.


Potrebbe interessarti: Scarpe autunno inverno: quali andranno di moda?