Gay Pride: le cose più assurde viste durante le parate
Esagerato, strepitoso, unico: il Gay Pride è una manifestazione in cui può accadere di tutto, anche le cose più assurde. La parate, colorate e divertenti, sono l’occasione per lasciarsi andare, scatenarsi e trascorrere una giornata fatta di libertà e consapevolezza.
Per chi partecipa per la prima volta al Gay Pride si tratta di un’esperienza unica, mentre per chi ci ritorna è sempre una grande emozione, in ogni caso è importante prepararsi nel modo giusto. Per prima cosa sono essenziali alcuni oggetti che vi serviranno per prendere parte alla sfilata. La bandiera arcobaleno è una di queste.
Venne disegnata nel lontano 1978 da Gilbert Baker, noto attivista per i diritti delle persone queer ed è diventata nel corso degli anni il simbolo del Pride. Nella sua versione originale aveva ben 8 colori con significati diversi, ma con il tempo il turchese e il rosa sono stati eliminati. Per questo oggi le tonalità sono sei ed è importante distinguere questa bandiera da quella della pace che, al contrario, ne ha sette, con il rosso sempre in basso.
Il Gay Pride si svolge solitamente nei mesi estivi perché coincide con il periodo in cui si svolsero gli scontri di Stonewall, per questo è fondamentale proteggersi al meglio dal sole e dal caldo. Il corteo dura diverse ore ed è all’aperto, dunque sono necessari cappelli, bandane e creme solari per evitare un’insolazione e scottature. Fate molta attenzione anche all’acqua che non deve mancare mai. Meglio portare una bottiglietta oppure una borraccia.
La particolarità del Gay Pride riguarda senza ombra di dubbio l’abbigliamento. Se decidete di partecipare alle sfilate verrete immersi in un’atmosfera festosa e carnevalesca. Aspettatevi travestimenti eccentrici e, a volte, maliziosi. Brillantini ovunque, fischietti, parrucche colorate, ciglia finte lunghissime con cui gridare l’orgoglio LGBT.
Se l’outfit è esagerato lo sarà anche il trucco: esagerato e coloratissimo. Infine al Gay Pride non può mancare la bandiera arcobaleno, presente in ogni modo, dalla barba colorata ai capelli, passando per i calzini, le mutande, i costumi e i mantelli. L’importante, come sempre, è sovvertire gli schemi e guardare al di là delle apparenze, esprimendo sé stessi liberamente e senza barriere.
Solitamente durante la manifestazione vengono esaltati anche alcuni personaggi che simboleggiano l’orgoglio gay e che vengono considerate delle icone. Basti pensare a Donatella Versace, ma anche a Rihanna e Beyoncé, come pure Barbara D’Urso.
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