Kim Kardashian è positiva al Lupus: in cosa consiste questa malattia
Kim Kardashian è positiva al Lupus e come lei tante altre celebrità, ma non tutti sanno in cosa consiste questa malattia, visto che solo negli ultimi anni si sta diffondendo una certa consapevolezza sull'argomento.
L’influencer, star della tv americana e moglie del rapper Kanye West ha dato notizia in merito alla sua salute al suo pubblico in televisione. Ha rivelato di essere risultata positiva agli anticorpi del Lupus lo scorso settembre, durante un episodio di Al Passo coi Kardashian, la celebre serie dedicata alla sua famiglia.
Un problema che è entrato dunque a far parte della “trama” del reality sulle vite dei Kardashian. Tutto è iniziato quando Kim ha iniziato a soffrire di forti dolori alle articolazioni, in particolare ai polsi, e ha notato che le sue mani avevano iniziato a gonfiarsi. Così si è rivolta ad un medico che ha eseguito alcuni esami del sangue e ha scoperto la patologia. La Kardashian è risultata positiva agli anticorpi del Lupus. Intervistata successivamente al Today Show, la showgirl ha spiegato come sta affrontando la diagnosi. “Purtroppo ho dovuto assumere farmaci per fermare i sintomi. Ho provato a farlo con dei metodi del tutto naturali più a lungo possibile, ma abbiamo scelto la strada migliore per me. Fortunatamente, in questo momento, tutto è sotto controllo, ma le patologie autoimmuni sono davvero spaventose“.
Le star affette da Lupus
Come lei, anche le popstar e attrici Selena Gomez e Lady Gaga combattono da anni con questa patologia, che ha fortemente condizionato le loro carriere. La Gomez ha addirittura subito un trapianto di rene dovuto agli effetti del lupus sulla sua salute. Mentre la Germanotta ha dovuto cancellare una parte del suo tour nel 2018 perché afflitta da dolori che le impedivano di stare sul palco. Alla zia morta in gioventù proprio di Lupus, Gaga ha dedicato anche il suo ultimo album Joanne, rilasciato nel 2016. Come la Gomez, anche l’attore californiano Nick Cannon ha dovuto affrontare un’insufficienza renale a causa delle complicazioni del lupus. A Michael Jackson è stato diagnosticato il lupus nel 1986, mentre il cantante Seal porta sul viso i segni di cicatrici lasciati da un tipo particolare di lupus che colpisce l’epidermide e il cuoio capelluto. Come la Kardashian, poi, anche la cantante Toni Braxton ha condiviso col pubblico la sua continua lotta con il lupus nel suo reality show Braxton Family Values. Il rapper Trick Daddy ha rivelato di soffrire di lupus nel 2009 e ha raccontato di aver smesso di assumere farmaci per la malattia perché ne ha subito effetti collaterali tali da dover essere curati con ulteriori farmaci. Nel 2006 il rapper J Dilla è deceduto a soli 32 anni a causa di una rara malattia del sangue e del lupus da cui era affetto, così come l’attore Michael Wayne è morto per cause correlate al lupus nel 2003 e l’attrice Inday Ba è scomparsa per lo stesso motivo nel 2005.
I sintomi della malattia
Ma cos’è davvero il Lupus? Si tratta di una malattia autoimmune per la quale il sistema immunitario di un individuo attacca per errore tessuti ed organi sani. I sintomi del lupus comprendono infatti dolori articolari e gonfiore, febbre inspiegabile (con temperatura corporea superiore a 37,8 °C), affaticamento e un generale disagio fisico e psicologico. L’infiammazione causata dal Lupus può interessare molti sistemi diversi del corpo. Oltre alle articolazioni, può riguardare pelle, reni, cellule del sangue e perfino cervello, cuore e polmoni. Nei casi più gravi, possono verificarsi danni ed insufficienza di organi vitali. Di Lupus purtroppo si può morire: storicamente questa patologia ha fatto vittime soprattutto in giovane età e principalmente per insufficienza renale.
Le complicanze del Lupus
Oltre a quest’ultima, molto diffusa, tra le potenziali complicanze del Lupus ci sono gravidanze ad alto rischio, problemi ai polmoni, infiammazioni del midollo spinale e dei vasi sanguigni e perfino disfunzioni neurologiche. Queste ultime, che si verificano quando viene colpito il cervello o il sistema nervoso centrale, si manifestano con sintomi come mal di testa, vertigini, depressione, problemi di vista, cambiamenti nel comportamento e nei casi più gravi disturbi della memoria, convulsioni o ictus.
Esiste poi una patologia associata al lupus, la cosiddetta sindrome anticorpale antifosfolipidica. Una malattia autoimmune che si presenta quando il corpo produce anticorpi che attaccano erroneamente i fosfolipidi. Un tipo di grasso che danneggia le cellule, comprese quelle del sangue. Una conseguenza possibile è la formazione di coaguli di sangue nelle arterie e nelle vene del corpo. Col rischio che possano bloccare il flusso sanguigno e danneggiare anche organi vitali.
Come si convive col Lupus
Oggi, sebbene non esista una vera e propria cura, il lupus viene trattato con farmaci specifici. Grazie alla conoscenza più approfondita che si ha di questa patologia. Con un trattamento mirato, la percentuale di persone che possono auspicabilmente sperare in una durata media della vita l’80/90% dei malati. La causa del lupus rimane sconosciuta, ma la letteratura scientifica sull’argomento concorda sul fatto che abbiano un ruolo nella sua insorgenza fattori afferenti alla genetica, all’epigenetica, all’ambiente. La sua diagnosi non è semplice e potrebbe volerci molto tempo per individuarla correttamente. A partire da esami del sangue per poi passare in alcuni casi anche a biopsie cutanee e renali.
Chi soffre di Lupus
Si stima che ci siano circa 5 milioni di persone in tutto il mondo che soffrono di una qualche forma di lupus. Le più diffuse sono il Lupus eritematoso sistemico, che è la forma più comune quando si parla genericamente di questa patologia, il Lupus eritematoso cutaneo, limitato alla pelle e causa di molti tipi di eruzioni cutanee e lesioni, il Lupus eritematoso indotto da farmaci e perfino il Lupus neonatale.
Secondo il sito lupusresearch.org, il Lupus viene diagnosticato più spesso nelle giovani donne di età compresa tra 15 e 44 anni: sono di genere femminile circa nove adulti su dieci che presentano i sintomi della malattia. Oltre ad essere più comune tra le donne in generale, il Lupus si manifesta più frequentemente nelle donne di origine afroamericana, ispanica, asiatica e nativa americana rispetto alle donne di origine caucasica.
La stragrande maggioranza delle persone con lupus, tra il 50 e il 90%, identifica l’estremo affaticamento come uno dei sintomi primari della patologia. Anche se il dibattito scientifico è diviso tra chi sostiene che esista una relazione tra affaticamento e malattia e chi invece individua la fatica come risultato dei trattamenti usati per curare il lupus. Quale che sia la causa, è comunque l’affaticamento psicofisico ad avere l’impatto negativo più visibile sulla qualità della vita dei pazienti. La ricerca su questa malattia cronica sta proseguendo nel tentativo di individuare trattamenti sempre meno invasivi e dagli effetti collaterali più sopportabili. Con l’auspicio di arrivare a renderla curabile.
Foto – Agenzia Fotogramma