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Come imparare ad avere coraggio

Avere coraggio, sembra più facile a dirsi che a farsi. Eppure, sin da piccoli, ci insegnano ad essere coraggiosi. A non aver paura del buio, a non avere paura dei cani, delle ombre, dei mostri nell’armadio. Ma, nonostante tutte queste parole rassicuranti, nonostante i discorsi “dei grandi”, avere coraggio resta una grande e complicata impresa.

Il coraggio “gender”

L’essere più o meno coraggiosi, riuscire a vivere le situazioni che la vita di pone ogni giorni in maniera forte, coraggiosa, ottimistica o meno, è una cosa in noi innata. Ma che si può piano piano, migliorare con piccoli accorgimenti ma, molto spesso, il coraggio viene associato al genere maschile. Non è certo una novità eppure, molto spesso si educano i bambini maschi ad avere coraggio mentre le femminucce, possono tranquillamente essere delle fifone. L’esempio è molto semplice. Una bambina che ha paura, per esempio, di saltare da uno scalino di quindici centimetri viene spesso e volentieri presa tra le braccia amorevoli di un adulto. E la sua paura viene giustificata dal fatto di essere una femminuccia che va “salvata”. Sa ad aver paura di saltare dalla medesima altezza è un maschietto il panorama è completamente diverso. La prima cosa che viene detta al piccolo è: “Non avere paura” oppure “coraggio, è basso, salta”. Sembra quasi dovuto che un uomo debba avere in sé forza e coraggio da vendere sin dalla tenera età. Ma non è così.

Come fare ad
eliminare le proprie paure

Il coraggio è strettamente collegato con la paura e l’ansia di avere degli insuccessi. Ovviamente non è una questione di sesso. Tutti, in un modo o nell’altro abbiamo paura di qualcosa e spesso, per vivere delle situazioni, ci serve una buona dose di coraggio che, a volte ci manca. La paura è insita in ognuno di noi è una reazione naturale che il nostro cervello attiva quando una situazione ci sembra complessa. E così, la nostra mente, attiva dei meccanismi di difesa  importanti per il nostro organismo ma soprattutto per la nostra salute mentale.

Come si mangia un
elefante? A pezzettini

Questo è un proverbio africano molto noto che si può applicare a diverse situazioni della vita, in particolare alla paura. Il proverbio vuole dirci che le situazioni della vita vanno analizzate un pezzo alla volta. E così, come l’elefante, il mastodontico animale, riusciremo a venirne a capo. Questo vale per la paura che spesso ci prende alla sprovvista come un nodo alla gola che non ci permettere di respirare. Ma, lo stesso discorso, vale per il coraggio. Tantissime volte diciamo di aver paura che, altrimenti detto, significa che ci manca il coraggio per fare una determinata cosa. Ma, possiamo allenarci al coraggio in tanti piccoli modi che ci aiuteranno nella nostra quotidianità.

Avere una mentalità
coraggiosa

Sembra facile ma non è così. Non è semplice e non è da tutti, riuscire ad avere coraggio in ogni situazione ma, se non siamo abituati ad avere questa mentalità dobbiamo imparare a svilupparla. Per prima cosa è necessario avere fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità. Conoscere i nostri punti di forza e i nostri punti deboli. Quindi le nostre paure, devono diventare le nostre migliori amiche, dobbiamo imparare a conoscerle e a capire cosa di una determinata situazione non ci permettere di vivere al meglio. Se, per esempio, abbiamo paura di prendere l’autobus perché è troppo affollato (perché abbiamo paura degli sconosciuti, paura di essere rapinati o di perderci), dobbiamo imporci di usarlo almeno una volta al giorno. È vero possiamo raggiunge i posti a piedi, o in macchina ma, se mettiamo la nostra paura in un angolo non facciamo altro che darle da mangiare, la alimentiamo e avremo serie difficoltà quando, per una qualsiasi ragione, dovremmo prendere quell’autobus. Se invece affrontiamo la nostra paura “una fermata alla volta” alleniamo il nostro cervello ad un nuovo meccanismo che gioverà al nostro corpo.

Non restare chiusa nella tua zona comfort

Tutti noi abbiamo delle angosce e della paure che in un certo modo vivono in noi ma, nonostante questo, possiamo vivere benissimo senza doverle mai affrontare. Questo però non vuol dire che non esistono e, per imparare ad avere coraggio è importante uscire fuori dai nostri soliti schemi, quelli che ci rendono la vita ovattata e che ci fanno sentire a disagio nei confronti delle nuove situazioni.  In questo modo potrai allenare il tuo coraggio e conoscere i tuoi limiti così da poter chiedere aiuto quando è necessario ed imparare piano piano ad avere coraggio.

Mostrati coraggioso

In alcuni casi è necessario mostrasi coraggiosi anche quando ci tremano le gambe e il cuore ci batte all’impazzata. Eppure dobbiamo imparare a sembrare più audaci. Ci sono situazioni, come ad esempio a lavoro, dove tirare fuori le unghie è l’unica soluzione seppur complicata. Ecco allora che puoi allenare il tuo coraggio per quella specifica situazione. Magari hai anche paura dei ragni ma, puoi riuscire a gestire la situazioni in maniera diversa, facendoti aiutare per esempio ma, a lavoro sei da sola, tu con i tuoi colleghi o con il tuo capo. Ecco allora che ostentare coraggio ti potrebbe aiutare a non farti scavalcare.

Fatti aiutare

Il percorso per l’autostima e il coraggio è lungo e non semplice. Ci sono in gioco molti fattori che spesso, in contrasto tra loro, non ci permettono di sviluppare la tanto desiderata dose di coraggio per mettere un po’ di rossetto in più e invitare il vicino di casa al cinema. Non puoi fare tutto da sola. Ricordati che ci cono dei gruppi di sostegno ma, non solo, anche all’interno della tua famiglia o delle tue amicizie puoi trovare l’appoggio necessario. Per prima cosa cerca di essere consapevole delle tue scelte. Coinvolgi una persona a te cara e fatti aiutare raccontandole tutto e, insieme a lei fai delle prove. Se non riesci a parlare con una tua collega prova il discorso con una tua amica. Se hai paura dei luoghi affollati non recarti da sola al centro commerciale nell’ora di punta, vai, certo, ma con chi potrebbe darti una mano.

Silvestra Sorbera

Silvestra Sorbera, classe 1983, piemontese di origini siciliane, è una giornalista e autrice di racconti e romanzi. Collabora con i giornali online Gocce di spettacolo, Yomamma, Italiapost e Unadonna. Ha pubblicato nel 2009 “La prima indagine del Commissario Livia” e a maggio del 2016 la seconda indagine dal titolo “I fiori rubati” con la casa editrice LazyBOOK e la terza indagine dal titolo "Castelli di sabbia". Nel 2013 ha realizzato la favola per bambini “Simone e la rana”, e il saggio letterario - cinematografico “La forma dell’acqua. Camilleri tra letteratura e fiction”. Nel 2014 pubblica con la casa editrice LazyBOOK i racconti“Vita da sfollati” e a seguire “Sicilia” e “La guerra di Piera” e a dicembre 2016 il romanzo autobiografico “Diario per mio figlio”. A giugno 2016 con la casa editrice PortoSeguo il romanzo “Sono qui per l'amore”. Nel 2017 pubblica il racconto lungo new adult “Un amore tra gli scogli” e la favola “Simone e la rana. Viaggio nel castello stregato”.

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