Erba di San Giovanni, erba del sorriso, erba scaccia diavoli: che si chiami in un modo o in un altro, si parla sempre dell’iperico. Una pianta dai numerosissimi benefici, e le cui proprietà, note fin dall’antichità, sono riconosciute anche dalla medicina ufficiale.
Dalla tradizione alla medicina moderna
Oggi l’iperico è utilizzato da fitoterapia, omeopatia: sono le parti superiori dell’iperico a essere utilizzate, compresi i bei fiori gialli, fresche o secche. Per tradizione la raccolta avviene durante un periodo di luna crescente, attorno al periodo di San Giovanni (24 giugno), in cui l’iperico pare raggiungere la sua massima fioritura.
Ansia? Efficacissimo iperico!
Persino la medicina allopatica – quella “ufficiale” – ha riconosciuto, soprattutto per la cura della depressione, le virtù dell’iperico. Che derivano dal suo favorire la produzione di serotonina, noradrenalina e dopamina, neurotrasmettitori legati alla regolazione dell’umore.
Se però quella che provate è una punta di ansia e agitazione – se siete insomma, come spesso capita, un po’ nella morsa dello stress da vita moderna – potete provare ad affidarvi all’iperico – magari in un infuso di più erbe: altre a effetto rilassante sono il tiglio, la valeriana, il biancospino, la melissa, la verbenia, la passiflora e, ovviamente, la camomilla.
Non solo buonumore: l’olio essenziale
Ma dell’iperico si utilizza anche la parte oleosa: l’olio essenziale che se ne ricava, il cosiddetto “olio di San Giovanni”, serve in uso esterno per massaggi contro fastidi e dolori, per lenire coliche e dolori mestruali; è inoltre un efficace antisettico e antiinfiammatorio.