Visto a Identità Golose 2016: tagliolini al caffè con spuma di mandarino di Denny Imbroisi
Una ricetta di alta cucina da provare a fare in casa: il risultato non potrà mai essere uguale a quello dello chef... ma vale la pena provarci.
Imbroisi da pochi mesi ha aperto il suo ristorante IDA a Parigi (117, Rue de Vaugirard) che lui ama definire una bistro-nomie – un mix tra il classico bistrot francese e un gastronomia italiana – e tra pochi giorni uscirà il suo primo libro L’Italia di Denny Imbroisi, 45 ricette di un italiano a Parigi.
Sua la ricetta da rubare e da cui lasciarsi ispirare: i tagliolini al caffè con spuma di mandarino.
Quando si tratta di grandi chef, l’esecuzione è sempre un rischio che bisogna affrontare con un pizzico di incoscienza; il risultato non sarà mai uguale – sia per la capacità di trattare e dosare gli ingredienti, sia per l’abisso tecnico che li separa da noi comuni mortali – ma l’ispirazione, l’abbinamento di profumi e consistenze è come un viaggio che non ci si pentirà mai d’aver intrapreso.
Leggi anche: Il fenomeno del caffè letterario: concedersi una pausa immersi nella cultura
Per fare i tagliolini, Denny Imbroisi ha recuperato 250 g di fondi di caffè Kafa Forest Coffee di Lavazza. I fondi devono essere asciugati e poi rimacinati per farli tornare ad essere una farina finissima. Al caffè di uniscono 500 g di farina tipo 0 e circa 20 tuorli d’uovo. La pasta, per essere profumata e prendere un colore nero intenso, deve essere messa sottovuoto e lasciata riposare almeno una notte, dopodiché si utilizza per fare dei “normalissimi” tagliolini.
Come si condiscono? Si taglia a julienne la parte gialla della scorza di limone e si fa cuocere con pari quantità di zucchero e aceto bianco. Poi si fanno saltare i tagliolini con tanto burro e la scorzetta.
Per terminare il tocco da maestro: una spuma di zabaione al mandarino. Denny Imbroisi la prepara a 45°C con succo di mandarino e soli albumi; sopra i 40°C gli albumi iniziano ad addensare, quindi si dovranno montare, con un pizzico di sale, su un bagnomaria in cui la ciotola non tocca l’acqua. Si aggiunge poi circa un cucchiaio di succo di mandarino per ogni albume.