Arancini di riso: gusto e allegria siciliani

Ecco la ricetta degli arancini. O almeno, quella più diffusa. E voi, in quali versioni li avete provati?

Arancini di riso gusto e allegria siciliani

È una delle specialità più note – e più stuzzicanti – della cucina siciliana. E se in vacanza siete state in Sicilia e già vi manca, o se non ci siete state affatto, ma ogni anno vi dite che “prima o poi…”, o ancora, se non sapete resistere a una delle più ghiotte pietanze da rosticceria, ecco la ricetta degli arancini siciliani.

Le cui origini sono piuttosto misteriose: l’impiego dello zafferano fa pensare a una nascita in epoca medievale, ma la prima “attestazione” si ha in un dizionario siciliano-italiano ottocentesco.

Ma sapevate che a quanto pare l’arancino (o arancina) nella sua prima ricetta era un dolce? Anche se adesso forse ci riesce difficile da immaginare diverso dalla sua versione salata, così saporita, colorata e allegra. La versione che proponiamo qui è quella più diffusa, con ragù e piselli.

Ma ne esiste una un po’ più veloce, con un ripieno bianco a base di besciamella (o provola), prosciutto cotto a dadini, parmigiano grattugiato, sale e pepe, una con ricotta e spinaci, con funghi, con pesce, con pistacchio di Bronte. E altre ancora, ma dobbiamo fermarci qui perché ci sta già venendo l’acquolina in bocca. A voi no?

Preparazione

  1. Per prima cosa, tritiamo cipolla e sedano e mettiamoli ad appassire in padella con un filo d’olio; aggiungiamo la carne e facciamo rosolare per 5 minuti. Aggiungiamo i piselli, il pomodoro, prezzemolo e basilico, facciamo cuocere un quarto d’ora e poi aggiustiamo di sale e di pepe.
  2. Lessiamo il riso nell’acqua salata per 10 minuti e poi scoliamolo. Condiamolo con un uovo, il burro, parmigiano e zafferano e lasciamo intiepidire.
  3. Dividiamo il riso in porzioni e diamo a ognuna una forma sferica – grande all’incirca come un’albicocca. Scaviamo un incavo al centro di ognuna, inseriamo un cucchiaio di ragù e richiudiamo.
  4. Infariniamo i nostri arancini, passiamoli più volte nelle rimanenti uova sbattute e quindi nel pangrattato. Friggiamo in olio caldo, scoliamoli su un foglio di carta da cucina e serviamo.
  5. Se preferiamo, possiamo cuocere gli arancini in forno, a 220 gradi per una ventina di minuti. Saranno forse un po’ meno saporiti, ma un po’ più salutari. Quanto al servirli caldi o freddi, vedrete che andranno a ruba in ogni caso!