Crostata di pere e amaretti
La crostata pere e amaretti è una crostata profumata e golosa, ottima da servire a colazione o merenda ma anche a fine pasto. Semplicemente buona. E con una base di crema sarà ancora più golosa!
La crostata pere e amaretti è una crostata profumata e golosa alla quale non saprete dire di no. Ottima da servire a colazione o merenda ma anche dopo un pasto. Semplicemente buona questa crostata che profuma di cannella e amaretti. Potete arricchirla aggiungendo nel ripieno delle mandorle, pinoli, uvetta oppure una base di crema. Sarà ancora più golosa!
L’origine degli amaretti
Vi siete mai chiesti qual è l’origine dei biscotti amaretti? Con il termine amaretto si intende un tipo di pasticcino a base di pasta di mandorle, fatto con zucchero, bianco d’uovo, mandorle dolci e mandorle amare e armelline. Nati in Italia nel Medioevo, verso la fine del XIII secolo si sono diffusi nei paesi arabi e, durante il Rinascimento, in tutta Europa. Oltre alla produzione italiana, in particolare quella di amaretti fatti con mandorle amare di Sardegna e quella lombarda, vanta grandi tradizioni quella francese, soprattutto in Lorena e nei Paesi Baschi.
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Due versioni del dolce
Di questo dolce esistono principalmente due versioni: l’amaretto tipo Saronno, croccante e friabile, e l’amaretto tipo Sassello, morbido e più simile al marzapane. Entrambi hanno forma tondeggiante, come una piccola calotta, e la superficie screpolata.
Gli amaretti di pasticceria sono diffusi praticamente in tutte le regioni d’Italia, solitamente nella versione tradizionale morbida, e sono vicini a moltissimi altri dolci a base di pasta di mandorle come la pasta reale e la frutta martorana. Tra le regioni più importanti possiamo citare la Liguria, nella zona del Sassello e nel basso Piemonte (dove compaiono in versione morbida e secca a Gavi, a Voltaggio e soprattutto a Mombaruzzo). In Piemonte, in particolare hanno dato origine ad alcune varianti a base di nocciole (nocciolini di Chivasso, Brut e bun). In Emilia-Romagna troviamo l’amaretto di Modena che viene prodotto con mandorle dolci e amare; friabile all’esterno, si presenta morbido all’interno. Uno dei prodotti tipici della Lombardia è il Nocciolino di Canzo, biscotto simile all’amaretto ma a base di nocciole e altri aromi, di formato più piccolo. Un altro prodotto interessante è l’amaretto di Gallarate a base di mandorle dolci ed armelline. Famoso in tutto il mondo è l’amaretto di Saronno, prodotto dall’azienda Lazzaroni.
Versione salata
Gli amaretti compaiono come ingrediente in molte ricette, solitamente dolci. Tuttavia vengono, talvolta, mischiati anche al salato: in Lombardia vengono spesso usati per particolari ripieni, come nei tortelli di zucca, o sbriciolati quale sostituto del formaggio grattugiato in alcune creme di verdura. In Piemonte sono uno degli ingredienti dolci del Fritto misto alla piemontese, insieme alle mele e alle frittelle di semolino dolce ed infine entrano nella composizione della zuppa inglese.
Preparazione
- Iniziare preparando la pasta frolla: nella planetaria lavorare con il gancio a k il burro freddo tagliato a tocchetti con lo zucchero a velo fino a quando si sarà ben amalgamato.
- Sempre tenendo l’apparecchio in funzione, aggiungere i tuorli uno alla volta fino a farli incorporare e unire per ultima la farina setacciata insieme al pizzico di sale.
- Amalgamare il tutto fino a ottenere una pasta liscia, se necessario lavorarla brevemente a mano.
- Avvolgere la pasta nella pellicola alimentare e lasciare riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
- Ammollare l’uvetta in un piccolo contenitore insieme al liquore all’arancia.
- Nel frattempo rivestire il fondo di una tortiera a cerchio apribile da 24 cm con della carta da forno, imburrare e infarinate i bordi.
- Lavare il limone e grattugiarne la scorza, sempre evitando la parte bianca che risulta troppo amara.
- Lavare le pere, sbucciarle, eliminare i torsoli e tagliarle a fettine abbastanza sottili.
- Tritare gli amaretti e fare sciogliere circa 50 g di burro in un pentolino o nel forno a microonde.
- In una capiente ciotola versare le pere, unire l’uvetta ben strizzata, metà della scorza di limone grattugiata, il burro fuso, la cannella e mescolare con cura utilizzando un cucchiaio di legno fino a quando il composto si sarà amalgamato.
- Su di una spianatoia stendere la pasta frolla, magari tra due fogli di carta da forno così l’operazione risulterà più agevole, in un cerchio non troppo sottile, disporla nella tortiera e eliminare l’eventuale eccesso che potrebbe uscire dai bordi
- Versare il ripieno all’interno del guscio di pasta frolla e spolverizzare il tutto con gli amaretti ridotti a briciole.
- Nel mixer frullare le mandorle, l’altra metà di scorza grattugiata del limone insieme a 50 g di zucchero a velo setacciato e ai 30 g di burro ammorbidito. Si deve ottenere un composto sbricioloso che verrà cosparso sulla superficie della crostata.
- Cuocere il dolce nel forno già caldo a 180° per circa 25-30 minuti o comunque fino a quando la pasta frolla apparirà dorata.
- Trascorso questo tempo, sfornarlo e lasciarlo raffreddare.
- Sformare la crostata molto delicatamente e trasferirla su di un piatto da portata e completare spolverizzando con lo zucchero a velo e se gradite un po’ di cannella in polvere.
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