Cheesecake cotta light
Se c’è un dolce buono e fresco ma anche facile da fare, è la cheesecake. Come suggerisce il nome, si tratta di una bontà che vanta paternità americana. Cheesecake. Scomposto e tradotto sarebbe semplicemente torta al formaggio. Ma in questo caso farina e formaggio non si uniscono per comporre una farcia omogenea che poi va in forno, come accade con la torta alla ricotta. La cheesecake è più semplice da realizzare e allo stesso tempo più complessa. Perché in questo caso a una base di biscotti va sopra, in maniera precisissima, una crema al formaggio. Di solito si mangia fresca, senza passare per il forno, ma esiste anche una versione di cheesecake cotta. E, ancora, di cheesecake cotta light. Per darsi completamente al gusto senza dimenticare la linea e il benessere del corpo. Dopo alcune curiosità, vediamo la ricetta.
La storia della cheesecake è profondamente legata alla nascita del formaggio principale con la quale si prepara, il Philadelphia. Nominato infatti in tutte le ricette senza problemi di pubblicità occulta. A fine Ottocento James Lewis Kraft, nel tentativo di imitare un formaggio francese, creò il Philadelphia. Il resto della storia è noto, considerato che la Kraft esiste e resiste ancora oggi. E questo formaggio fresco spalmabile è alla base di numerose ricette. Tuttavia le prime informazioni su una torta al formaggio fredda risale all’Antica Grecia. Veniva dato agli atleti per rafforzarli oltre che deliziarli. Da lì è diventato eredità romana, per poi arrivare lentamente al nuovo continente, dove ha preso il nome e dal quale si è diffuso. Ed è nata così la cheesecake come la conosciamo oggi, compresa la cheesecake cotta light.
La cosa interessante della cheesecake è che si può mangiare anche senza cottura. Basta preparare una base di biscotti, metterla a raffreddare in frigo e farcirla con sopra una compattissima crema al formaggio. Oppure c’è una versione, comunque semplice da preparare, che è quello cotta. Questa è la più fedele all’originale. E forse fu ideata così perché esalta tantissimo il gusto del formaggio. In Giappone alla cottura al forno si sostituisce una a bagnomaria. Questo dà vita a una versione speciale della cheesecake, la cotton cake. I metodi di preparazione sono più o meno gli stessi, ma in quella fredda si usano alcuni ingredienti che compattino la crema, come la colla di pesce o l’agar-agar. Mentre in quella cotta entrano in gioco le uova. Una versione altamente gustosa è, poi, la cheesecake cotta light. Una valida alternativa a cuor leggero.
In una cheesecake, a prescindere che sia cotta o cruda, pesante o light, è fondamentale creare una buona base. La primissima fase di preparazione per una cheesecake infatti parte con la base di biscotti secchi. E se è famoso il formaggio usato per questo dolce, altrettanto lo sono i biscotti. I puristi della cheesecake, infatti, usano i Digestive’s, biscotti inglesi integrali, leggeri e buonissimi. La loro consistenza piacevolmente granulosa li rende perfetti per questo dolce diviso tra antica Grecia e moderni Stati Uniti. Deve essere, infatti, un biscotto rustico, che si amalgami bene con il burro. Oltre a tritarli per bene con il frullatore, ci sono altre idee per renderli più compatti e buoni. E precisamente unire della frutta secca al mix di biscotti. Questa rende la base anche più leggera in termini calorici.
La crema è fondamentale in questa golosità americana. Soprattutto se si pensa di fare la cheesecake cotta light. La scelta del formaggio sarà fondamentale per determinare la leggerezza del dolce stesso. Anche in questo caso, le versioni di cheesecake aumentano con l’aumentare della scelta di formaggi. Che è davvero molto ampia. E spesso ogni nazione ha la sua. In Italia, ad esempio, si usano molto mascarpone e ricotta. In Germania, invece, prevale il quark, che ha un gusto assolutamente deciso. Il neufchatel, invece, antesignano del Philadelphia, è il preferito dei francesi. Quel che conta, tuttavia, è riuscire a far compattare la crema. Nessun problema nella cheesecake cotta light, che si avvarrà di un uovo per ottenere questo splendido risultato.
Una cheesecake cotta light non ha troppe differenze rispetto a una cheesecake classica. Unico accorgimento sarà quello di utilizzare tutti i prodotti con una dicitura light. E di eliminare completamente lo zucchero. Questo non significa che verrà fuori qualcosa dal sapore neutro, ma solo che la dolcezza verrà sostituita da qualcos’altro, comunque dolce e comunque buono. E sano, soprattutto. Ovviamente non ci sarà spazio in questa ricetta, come spesso accade per quella originale della cheesecake senza cottura, per prodotti di una certa pesantezza come la panna da montare. Ma nemmeno per la margarina. Pur essendo un valido sostituto vegetale del burro, non è un prodotto di alta qualità ed è quindi bene evitarlo. Vediamo gli altri segreti per una perfetta cheesecake cotta light.
Tritare per bene i biscotti e le nocciole e unirli al burro precedentemente sciolto al microonde. Formare una base su una teglia a cerniera rivestita di carta forno e metterla in frigo per 30 minuti.
Nel frattempo preparare la crema di formaggio. Al posto dello zucchero si userà la purea di mele, da amalgamare per bene con l’uovo fino ad avere una bella crema.
Unire poi al composto ottenuto i tre latticini e solo alla fine la fecola di patate. Mescolare bene e versare la crema sulla base di biscotti già raffreddatasi.
Infornare i dolce a 170 gradi per 45 minuti con forno statico. Trascorso questo tempo, estrarre dal forno e far raffreddare. Una volta fredda, mettere la cheesecake cotta light in frigo per almeno tre ore.
L’ultima parte della preparazione riguarda la guarnizione del dolce, che è anche il lato più creativo. Decorare la cheesecake cotta light con le fragole e i kiwi. Infine, mangiare e gioire della bontà e della freschezza di questa golosità.
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