Crema di riso al latte di cocco.
Il brodo primordiale era fatto d’acqua, anche se pare non ci fossero né carote né sedano. Il punto è che tutto il nostro mondo dipende dall’acqua, da quello che nell’acqua vive e muore.
Prendete il riso: quando il primo sciame di zanzare assetate di sangue vi si fa incontro sapete che le risaie sono state allagate e che in pochi mesi ci sarà il raccolto. Dopo il raccolto, il riso bollirà nella vostra pentola e le zanzare scompariranno fino al prossimo ciclo.
L’acqua è così vitale che sarebbe meglio dare retta a chiunque cerchi di sensibilizzarvi sulla sua scarsità o inquinamento, se siete delle golose patologiche, per convincervi, potete pensare «senz’acqua, niente integratore rimineralizzante alla frutta» oppure immaginarvi perse su un’isola deserta senza sorgenti: è vero che potete sopravvivere bevendo latte di cocco, ma purtroppo ha moltissime calorie e andrebbe meglio limitarsi a usarlo per preparare una confortante crema di riso al latte di cocco.
[Il racconto e la ricetta sono tratti da In cucina con i tacchi a spillo, Guido Tommasi Editore]
Per chi ama il cocco!
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