Fasi lunari: ecco cosa sono
Tutto quello che c'è da sapere sulle fasi lunari e su come influenzano comportamenti e tratti caratteriali delle persone.
Nonostante la luna sia sempre la stessa, dalla terra è possibile osservarla con differenti aspetti. Può essere infatti piena, a falce, a metà oppure può scomparire del tutto.
Fenomeni del genere dipendono dalle fasi lunari, che sono i mutamenti che si ripetono nell’intervallo di tempo denominato “mese sinodico”.
Fasi lunari: come si muove la luna
Il mese sinodico, che ha una durata di 29,5 giorni, è il tempo che intercorre tra un plenilunio e quello successivo. Momenti in cui la luna è visibile in tutta la sua interezza.
Questo intervallo temporale corrisponde al periodo necessario perché la luna sia in grado di completare la sua orbita intorno alla terra, secondo un movimento di rivoluzione.
Come è noto, questo astro non brilla di luce propria, ma è illuminato dal sole, che la rende visibile per metà. Mentre la parte restante rimane in ombra.
Ciò che si vede dalla terra è sempre la medesima faccia che, a seconda dell’illuminazione ricevuta, appare in maniera diversa.
Non bisogna dimenticare che la luna, oltre a girare intorno alla terra (moto di rivoluzione), gira anche su se stessa (moto di rotazione). E pertanto può disporsi tra la terra e il sole, a fianco della terra oppure oltre la terra.
Che cosa sono le fasi lunari
La faccia illuminata della luna, che dipende dai raggi solari, è sempre la stessa. Ma dalla terra il suo aspetto è condizionato dalla sua posizione orbitale, fenomeno che sta alla base delle differenti fasi lunari.
Le fasi lunari sono 4, e precisamente:
• I fase,
luna nuova (novilunio);
• II fase,
luna crescente;
• III fase,
luna piena (plenilunio);
• IV fase,
luna calante.
Luna nuova
È la fase in cui l’astro è posizionato esattamente tra la terra e il sole. E indica il momento di novilunio, corrispondente alla sua assenza.
Infatti essa mostra alla terra la faccia non illuminata dal sole, che la nasconde per l’intensa luminosità delle sue radiazioni.
Considerato un periodo di potenti trasformazioni, il novilunio viene spesso collegato all’energia rinnovatrice che si sprigiona. E che simboleggia il cambiamento sotto ogni punto di vista.
L’emisfero lunare visibile rimane del tutto in ombra e quindi la luna, che sorge al mattino e tramonta alla sera, risulta completamente offuscata dalla luce del sole.
Per convenzione, il novilunio corrisponde al primo giorno del mese lunare.
Luna crescente
Quando la luna si sposta verso est diviene progressivamente più visibile dalla terra. A cominciare dal primo giorno dopo il novilunio, quando si può notare unicamente uno spicchio piccolissimo simile alla forma di una falce.
Tale immagine si ingrandisce con il progredire dei giorni, fino a giungere al primo quarto di luna: tutto questo periodo è denominato di luna crescente. Poiché la porzione illuminata diventa sempre più ampia.
Luna piena
Questa terza fase, conosciuta anche con il nome di plenilunio, corrisponde alla posizione che caratterizza l’astro quando la terra si trova a metà strada tra la luna e il sole.
Di conseguenza, è possibile vedere l’intera faccia della luna illuminata poiché non si frappongono ostacoli con essa, che riceve direttamente tutti i raggi solari.
In alcuni particolari casi, può succedere che luna, terra e sole si trovino allineati sullo stesso asse, dando origine a un’eclissi lunare; tale evento si verifica soltanto ogni sei mesi e non sempre è visibile dalla terra.
Quando nello stesso mese il plenilunio accade per due volte, fenomeno che succede ogni 2-3 anni, il secondo episodio di luna piena viene chiamato “blue moon”, un evento che influisce su differenti manifestazioni globali.
Luna calante
Nella seconda metà del mese, dopo il plenilunio, inizia la fase calante. Quando cioè la sua porzione illuminata si rimpicciolisce sempre più, ripercorrendo in maniera opposta le tappe della seconda fase.
La differenza tra luna crescente e luna calante è il posizionamento della sua convessità, che può essere rivolta a destra o a sinistra.
Nel nostro emisfero, quando la convessità è a ovest, la luna è crescente, mentre quando la convessità è a est, la luna è calante.
A tal proposito, esiste un proverbio che indica il fenomeno con queste parole: “gobba a ponente, luna crescente, gobba a levante, luna calante”.
Al termine del ciclo lunare, dalla terra è possibile vedere una falce di luna, che corrisponde all’ultima fase, prima che abbia inizio un nuovo ciclo.
Simbologia delle fasi lunari
Secondo numerose tradizioni e leggende, la luna simboleggia la personalità femminile che ogni notte insegue il sole, simbolo della personalità maschile.
Essa è associata inoltre alla fertilità, alla ciclicità e alla passività, poiché non emana luce propria ma viene illuminata dal sole.
La sua ambivalenza tra luce e ombra sottolinea il rapporto tra la vita e la morte. Molte popolazioni consideravano la luna un simbolo sacro, ad esempio per gli antichi egizi essa rappresentava la dea Iside mentre per i greci era la divina Artemide.
Molti agricoltori ancora oggi ritengono che la luna crescente rappresenti il momento perfetto per seminare mentre la luna calante sia ideale per la raccolta.
Nella religione cristiana, le fasi lunari vengono riportate in molti ritratti della vergine Maria, che è spesso raffigurata con una falce di luna posta sotto ai suoi piedi, oppure con la luna piena dietro al capo.
La continua evoluzione della luna indica una perpetua trasformazione, che non indica soltanto cambiamento ma anche rigenerazione.
La simbologia delle quattro fasi lunari si collega anche al ciclo mestruale femminile. A quello delle maree e alla presunta influenza dell’astro sulla data del parto.
Mentre in fase crescente la luna simboleggia metaforicamente un pullulare di idee nuove, la luna calante si collega invece alla perdita di energia e al desiderio di rigenerazione per superare periodi di crisi.
In astrologia, la luna è senza dubbio un astro che detiene la medesima importanza del sole, anche se dipende da esso per la sua visibilità.
Essa rappresenta l’inconscio, l’interiorità, la sensibilità, la volubilità e, per certi aspetti, anche la discontinuità. Infatti l’attributo “lunatico” indica appunto un carattere che non personifica costanza né l’affidabilità.
Strettamente collegata ai sentimenti e alle emozioni, la luna controlla anche l’attività onirica. Dato che molto spesso i sogni sono collegati alla componente lunare del carattere. La luna infine è strettamente connessa all’infanzia poiché rimanda alle emozioni che rimangono nell’inconscio fino dai primi anni di vita, condizionando poi il comportamento e i rapporti interpersonali.