Matrimonio a settembre 2020, come si svolgerà?
Matrimonio a settembre 2020, farlo o non farlo? Ecco tutti i consigli e le cose da prendere in considerazione per organizzarlo.
Il lockdown imposto dal governo per bloccare la pandemia da coronavirus ha avuto forti ripercussioni sull’organizzazione delle nozze. Secondo gli ultimi dati, il 90 per cento delle coppie ha scelto di rinviare il matrimonio a settembre 2020 (o comunque dopo l’estate). Oltre alla paura del coronavirus, a giocare un ruolo decisivo nel posticipare la data delle nozze è stata anche l’idea di dover festeggiare con le mascherine. Lo stesso motivo che ha spinto alcune famose star internazionali a rivedere i loro piani, rinviando il tutto al prossimo autunno. Ma come si svolgerà il matrimonio a settembre 2020? A seguire le novità più importanti in merito.
- Dalle fase 3 tornano i matrimoni in Italia
- Uso obbligatorio delle mascherine solo in determinati casi
- Distanziamento interpersonale di un metro tra non conviventi
- Numero massimo invitati in base alla capienza della struttura
- Invitati da tutte le regioni italiane
- Ricevimento a buffet e self service
- Uso di gel igienizzanti
- Disponibilità dei fornitori
- Luna di miele in tutta Italia
- Viaggio di nozze all’estero
Dalle fase 3 tornano i matrimoni in Italia
Il Dpcm dello scorso 15 giugno ha ufficializzato l’avvento della fase 3 in Italia. Una data importante, che ha segnato anche il ritorno dei matrimoni in tutta la penisola. Come per altre situazioni particolari, il governo ha disposto alcune norme precise sulla cerimonia delle nozze, che non saranno uguali rispetto a quelle del passato ma renderanno ugualmente l’esperienza del matrimonio quanto più vicina possibile a quella normale. Si parte già da una considerazione banale, su cui però ad aprile e a inizio maggio non si poteva contare: durante la Messa la chiesa non sarà vuota.
Leggi anche: Testimone di nozze: compiti e oneri
Uso obbligatorio delle mascherine solo in determinati casi
Le mascherine saranno obbligatorie per tutti gli invitati, ma solo in determinati casi. Se ci si alza dal tavolo al ristorante e negli spazi pubblici dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza di un metro. Durante il pranzo o la cena di matrimonio, invece, non ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina, come già avviene in tutti i locali (bar e ristoranti) d’Italia da qualche settimana a questa parte. In chiesa invece l’uso della mascherina sarà obbligatorio.
Distanziamento interpersonale di un metro tra non conviventi
Un’altra misura che modificherà in parte la cerimonia di matrimonio a settembre 2020 ha per oggetto il distanziamento interpersonale di almeno un metro da osservare tra le persone che non appartengono allo stesso nucleo familiare. La distanza di un metro dovrà essere rispettata sia a tavola che negli altri spazi pubblici (durante il buffet, dentro e fuori il ristorante, in chiesa, ecc.). Chi invece appartiene allo stesso nucleo familiare potrà restare vicino senza osservare il distanziamento di almeno un metro previsto come misura di prevenzione anti-Covid.
Numero massimo invitati in base alla capienza della struttura
Un altro nodo importante è costituito dal numero massimo di persone che potranno essere invitate al matrimonio. Secondo quanto previsto dall’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ogni struttura (ristorante compreso dunque) potrà ospitare fino al 50% del numero di posti massimo. Ciò significa che se la capienza massima di un ristorante è di 300 persone, potranno essere invitati fino a un massimo di 150 individui. Se da un lato si tratta di una cattiva notizia per chi ama le feste con tante persone, dall’altra può essere vista come un’opportunità per risparmiare sul ristorante e reinvestire quel denaro magari per la luna di miele.
Potrebbe interessarti: Anniversari di nozze, ecco quali e quanti sono: la lista
Invitati da tutte le regioni italiane
Durante le settimane più difficili, per spostarsi da un comune ad un altro si aveva bisogno di un’autocertificazione e – soprattutto – di una valida ragione. Ora le cose sono cambiate. Da inizio giugno il governo ha di nuovo reso possibili gli spostamenti tra regioni in modo illimitato. Senza più la necessità di compilare l’autocertificazione presente sul sito del Ministero dell’Interno. Compatibilmente con il numero di invitati dunque, al matrimonio potranno partecipare anche tutte quelle persone che risiedono in una regione diversa da quella dove si terranno le nozze.
Ricevimento a buffet e self service
Il matrimonio del prossimo autunno prevede il ricevimento a buffet soltanto se ci sarà l’ingaggio di un personale qualificato e deputato alla somministrazione di cibo e bevande. In caso contrario, il self service sarà ammesso soltanto se i prodotti che compongono il buffet sono monodose. Si tratta di una delle regole più importanti, studiate appositamente dal governo (in accordo con gli esperti del Comitato scientifico nazionale) per il ricevimento nuziale. Valutare dunque attentamente se organizzare o meno il buffet, prendendo in considerazione pro e contro.
Uso di gel igienizzanti
La struttura all’interno della quale si svolgerà il matrimonio dovrà essere dotata di gel igienizzanti dislocati in posizioni strategiche. Ad esempio all’ingresso o vicino ai bagni, al fine di garantire la massima igiene in un ambiente con tante persone. Le colonnine contenenti gel igienizzante sono diventate ormai d’uso comune all’interno non soltanto dei supermercati (sia di piccole che di grandi dimensioni), ma anche dentro centri commerciali e negozi. Il suo utilizzo è da mesi considerato un’arma efficace per contrastare la diffusione del Covid-19 tra le persone.
Disponibilità dei fornitori
Uno dei motivi che ha spinto migliaia di coppie italiane a rinviare le nozze dalla primavera all’autunno ha riguardato l’impossibilità di contare su fornitori esterni. A causa del divieto di spostarsi tra comuni e regioni diverse se non per motivi indispensabili. I fornitori rappresentano un elemento chiave dell’organizzazione del matrimonio, per questo spostare il matrimonio a settembre 2020 è stata una scelta quasi obbligata. Da inizio giugno, grazie alla libera circolazione tra tutte le regioni italiane, i fornitori torneranno a svolgere il ruolo importantissimo che hanno sempre svolto nel corso degli anni passati.
Luna di miele in tutta Italia
Si torna alla normalità anche per la luna di miele. Se un matrimonio ad aprile o maggio avrebbe comportato l’organizzazione di una luna di miele nella propria regione di appartenenza o – peggio – nel proprio comune, la situazione ora è completamente diversa. A settembre i neosposi saranno liberi di spostarsi in qualunque regione italiana, decidendo così in autonomia dove poter trascorrere i primi giorni da sposati. Il mare rappresenterà ancora una valida opzione soprattutto nelle due isole maggiori di Sardegna e Sicilia, senza dimenticare nemmeno i borghi da favola del Centro Italia.
Viaggio di nozze all’estero
Semaforo verde anche per i viaggi all’estero, in particolare in Europa. La maggior parte dei Paesi europei ha riaperto le frontiere dallo scorso 15 giugno. I Paesi scandinavi saranno gli ultimi a farlo (a partire dal 31 agosto), in tempo comunque per chi ha scelto di posticipare il matrimonio a settembre 2020. Rimane invece un punto interrogativo la luna di miele in altre nazioni extra-europee, dove la pandemia è arrivata più tardi, come ad esempio Stati Uniti, America Latina e India.