Esami a settembre: come affrontare e risolvere il problema
Scopriamo come funzionano gli esami di settembre e come prepararsi al meglio prendendoli come una seconda occasione e non come un castigo
L’anno scolastico è terminato e il nostro bambino cresciuto è stato improvvisamente catapultato nel limbo del giudizio sospeso. Una situazione che finché frequentava la scuola media inferiore non si prendeva nemmeno in considerazione (a scuola finita il tempo era tutto delle vacanze con al massimo qualche compito estivo), ma con cui bisogna cominciare a fare i conti quando si varcano le porte della scuola media secondaria.
Di che cosa si tratta?[dup_immagine align=”alignleft” id=”23576″]
Molto semplicemente il ragazzo ha terminato l’anno scolastico senza aver raggiunto la sufficienza in tutte le discipline quindi non è stato promosso, ma il numero di insufficienze non era elevato (in genere non più di tre), quindi il giudizio è stato sospeso e rimandato a fine agosto quando il fanciullo dovrà sostenere un esame per ognuna delle discipline insufficienti (scritto, orale o entrambe a discrezione dell’Istituto che si frequenta).
Non fatene un dramma
[dup_immagine align=”alignright” id=”23575″]Essere rimandati a settembre (ad agosto, ma siamo legati ancora alla vecchia terminologia) è già una bella punizione perché costringe allo studio per tutto il corso delle vacanze, non infierite quindi con altri castighi pesanti. Evitate di far saltare completamente le vacanze o di eliminare del tutto le uscite con gli amici, come in ogni cosa serva la giusta moderazione. Guardate all’esame a settembre come ad una seconda possibilità per vostro figlio di arrivare all’obiettivo che non è riuscito a raggiungere nel corso dell’anno. A volte è meglio sostenere un esame a settembre che essere promosso a giugno, grazie alla benevolenza di qualche professore che, come per magia, ha tramutato un cinque in un sei stentato, e poi non essere in grado di affrontare l’anno successivo per mancanza di basi.Cosa fare per essere promossi
[dup_immagine align=”alignleft” id=”23573″]Fondamentalmente bisogna studiare, poi, magari insieme all’insegnante, valutare se il ragazzo ha bisogno anche di un aiuto per capire i concetti fondamentali. Se per discipline come storia o diritto potrebbe essere sufficiente uno studio metodico e ben organizzato, materie come matematica, fisica o greco forse presentano qualche difficoltà in più e rendono necessario il ricorso alle fatidiche ripetizioni. Tutte le scuole organizzano dei corsi estivi (gratuiti o a fronte di un piccolo pagamento) tenuti da professori interni, in genere si tratta di poche ore tra la fine di giugno e l’inizio di luglio in cui si fa il punto sui concetti fondanti delle discipline. In questi corsi non si esaurisce il lavoro estivo necessario, ma sono basilari per chiarire le difficoltà ed impostare lo studio delle settimane successive. Oltretutto in molte scuole la frequenza ai corsi di recupero è un elemento che viene considerato in fase di giudizio finale e le famiglie che decidono di non far frequentare al proprio figlio il corso che è stato consigliato devono presentare una dichiarazione di presa di responsabilità alla scuola.Il lavoro autonomo deve essere organizzato basandosi sulle indicazioni del docente; innanzitutto si parte dal programma in cui dovrebbero essere indicati gli argomenti che costituiscono il minimo necessario per superare l’esame; insieme al programma alcuni docenti forniscono delle indicazioni per lo studio o degli esercizi da svolgere, questa è la base di partenza per una riuscita positiva.
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E se le materie sono più di una?
In questo caso non bisogna farsi prendere dal panico e preparare un piano d’attacco. Calendario alla mano invitate il ragazzo ad organizzare una tabella di marcia suddividendo il lavoro nei giorni che lo separano dall’esame e prevedendo anche qualche giornata di riposo. La calma e la concentrazione anche nell’organizzazione dello studio sono il segreto per riuscire bene.
Un lavoro ben condotto durante le vacanze estive può portare anche ad improvvise ed impreviste illuminazioni e quella materia che da quando andava alle elementari odiava con tutto sé stesso può diventare improvvisamente chiara e comprensibile portandolo ad inaspettati cambi di rotta nel proprio percorso di studi. Parola di esperta!