I campioni del pattinaggio: forza ed eleganza che durano nel tempo

Impeccabili icone nello stile, mise da sogno quelle sfoggiate sulle piste; ma dietro alle quinte, ecco la vita reale delle stelle che hanno scritto la storia del pattinaggio

11/12/2014

Luci puntate sui campioni del ghiaccio: i Golden Skate Awards

I riflettori tornano ad accendersi sui campioni del pattinaggio artistico con i Golden Skate Awards – Gran Galà del Ghiaccio, uno degli appuntamenti più attesi per gli appassionati di questo sport tanto difficile e pericoloso quanto emozionante. Giunto alla sua ottava edizione, quest’anno l’evento celebrerà la chiusura dei Campionati Italiani Assoluti di Pattinaggio di Figura. Tanti gli ospiti di spessore, come i campioni olimpici Carolina Kostner, Evgeni Plushenko e Stephane Lambiel, il Campione Italiano Assoluto Samuel Contesti e la coppia di danza su ghiaccio Nelli Zhiganshina e Alexander Gazsi. L’appuntamento è per il 21 Dicembre 2014 dalle ore 18.30 al Palavela di Torino, che per l’occasione diventerà teatro di una kermesse esclusiva in cui le evoluzioni dei campioni internazionali saranno accompagnate dalle note del ‘Sunshine Gospel Choir’. Ma dietro ai costumi sfarzosi e ai sorrisi di scena, chi sono questi atleti? Accomunati dalla stessa passione sportiva, spesso i loro destini si sono rivelati molto diversi e, qualche volta, con risvolti persino tragici.


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Trasgressive, coinvolgenti e determinate: le personalità “sopra le righe” del pattinaggio

Ci siamo appassionati alle loro evoluzioni vivendone successi e sconfitte durante le competizioni sportive. Li abbiamo seguiti e supportati, credendo in loro e scoprendo, ad ogni esibizione, la magia di uno spettacolo unico nel suo genere. Sono i campioni più ribelli e innovatori del pattinaggio artistico. Fra i nomi più gettonati c’è Katarina Witt, atleta tedesca anticonformista che negli anni Ottanta conquistò notevoli riconoscimenti sportivi. Guerriera sul ghiaccio e determinata nella vita, la Witt è sempre stata pronta a stupire. Smessa la carriera agonistica, si reinventò copertina di Playboy e volto di Hollywood. Ma per la Germania rimarrà sempre la più grande ambasciatrice sportiva mai avuta. Degni di nota anche i suoi colleghi Surya Bonaly e Ulrich Salchow. La prima, distinguendosi per essere stata l’unica donna in grado di eseguire il back-flip (salto mortale), il secondo per aver inventato uno dei salti principali del pattinaggio artistico, il salto Salchow.


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Campioni sul ghiaccio e nella vita

Ci sono persone destinate ad avere successo sia davanti al pubblico che li acclama, sia dietro le quinte. E’ questo il caso di Scott Hamilton, quattro volte campione mondiale e medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1984. Collezionista di standing ovation e famoso per la sua ostinazione, Hamilton ha dovuto combattere la sua battaglia più grande fuori dalle piste di ghiaccio. Nel corso degli anni gli sono stati diagnosticati due tumori, uno ai testicoli nel 1997, e l’altro, benigno al cervello, nel 2004. Ma il coraggio di un campione si vede proprio in questi momenti. Hamilton infatti è costantemente impegnato in raccolte di beneficenza ed è spesso portavoce di iniziative per finanziare la ricerca contro il cancro. Di grande rilievo anche l’atleta Karl Schäfer, due volte oro olimpico negli anni Trenta e artista poliedrico (violinista e grande conoscitore di musica). Dominò la scena fino alle porte della seconda guerra mondiale e partecipò attivamente alla ricostruzione della pista Engelmann, distrutta da un bombardamento, divenendo successivamente allenatore del nuovo impianto.

Non è tutto oro quello che luccica

Il pattinaggio artistico è uno sport difficile, che richiede tanto duro allenamento e forza di volontà. In alcuni casi, però, è proprio la passione per questo sport a infondere quel coraggio necessario per superare le avversità. Come nel caso di Oksana Bajul, la Cenerentola ucraina che, dopo un’infanzia da orfana, viene accolta in casa (e nello sport) dalla famosa allenatrice Galina Zmievskaya. La rapida scalata al successo, però, non ha mai totalmente preservato l’atleta da periodi oscuri, tanto che la sua storia tormentata divenne anche un film (‘Oksana: la piccola campionessa’, 1994). Altra eroina drammatica del pattinaggio artistico è Ekaterina Gordeeva. Il suo nome viene ancora associato al marito Sergei Grinkov, con il quale iniziò la sua carriera su ghiaccio. Il loro amore nacque dopo una lunga gavetta,durante la quale i due giovani si misurarono prima con uno sport costoso, poi con i premi e i riconoscimenti. Al culmine del loro successo, però, ci fu il dramma. Durante un allenamento il giovane, non ancora trentenne, venne stroncato da un infarto. L’evento scosse amici, colleghi e pubblico e diventò successivamente trama del libro ‘My Sergei: A Love Story’ (1996), scritto dalla stessa Gordeeva in onore del suo amato.


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Si ringrazia Alessia Aureli per la collaborazione