Campionati Europei paralimpici di atletica leggera: un’italiana in Galles
Cieca dalla nascita Arjola Dedaj, 32enne originaria dell'Albania, rappresenta l'Italia ai campionati paralimpici di Atletica Leggera
Il 16 agosto Arjola Dedaj, campionessa italiana di danze standard e velocista della società sportiva disabili H2 Dynamic Handy Sport Lombardia, ha raggiunto Swansea, in Galles, dove dal 18 al 23 agosto si disputano i campionati paralimpici europei di Atletica leggera. Nata in Albania 32 anni fa e affetta da retinite pigmentosa dalla nascita (malattia degenerativa che le ha causato la perdita della vista), Arjola Dedaj che la scorsa primavera ad Ancona ha conquistato la medaglia d’oro ai campionati italiani di atletica per diversamente abili nei 200 metri indoor, è ora pronta a scendere nuovamente in pista e a lanciarsi in una nuova sfida. Tenace, grintosa, forte e testarda (quando si mette in testa qualcosa nessuno è capace di farle cambiare idea) la giovane che veste i colori azzurri nella competizione paralimpica internazionale ha ricevuto la convocazione solo un paio di settimane fa: giusto il tempo per definire gli ultimi aspetti tecnici insieme ai suoi preparatori atletici, preparare la valigia e acquistare il biglietto con destinazione Galles.
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Ballerina, giocatrice di baseball e velocista
Arjola Dedaj, che vive nel nostro Paese dall’età di 16 anni e che alcuni mesi fa ha ottenuto, dopo un lungo iter burocratico, la cittadinanza italiana, fa parte della comitiva azzurra che partecipa ai Campionati Europei IPC di Atletica leggera. Appassionata di sport fin da quando era una ragazzina e campionessa italiana di danze standard nella categoria non vedenti, Arjola ha iniziato a praticare l’atletica in tempi decisamente più recenti, ma anche in questa disciplina i successi non hanno tardato ad arrivare. Impiegata in una società assicurativa nel capoluogo lombardo, Arjola è stata in passato anche una guida alla mostra permanente Dialogo al Buio, percorso sensoriale allestito presso l’istituto dei Ciechi di via Vivaio a Milano, ma il suo tempo libero è tutto dedicato allo sport. Ballerina e abile giocatrice di baseball (la trentaduenne fa parte di una squadra milanese per non vedenti e con il suo ballerino Salvatore Vitacca fa coppia fissa nella danza da oltre 6 anni) da circa 3 anni pratica l’atletica leggera e al suo esordio nella competizione internazionale si cimenta nei 100, 200 metri e nel salto in lungo (categoria T11 – non vedenti).
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Una passione, quella per lo sport, che coltiva da sempre
“La passione per l’atletica è sbocciata alcuni anni fa – ci spiega la giovane che è stata anche ospite di Silvia Toffanin alla trasmissione Verissimo e prima ancora protagonista di una puntata di Invincibili condotta da Marco Berry e in onda su Italia 1 – mentre pratico danza e baseball da molto più tempo. Tutto è cominciato per gioco, insieme ad alcuni amici avevo preso l’abitudine di andare a correre durante la bella stagione lungo l’alzaia del Naviglio Grande. Grazie alle indicazioni di un amico che mi faceva da guida negli allenamenti e all’utilizzo di una corda mi sono resa conto che riuscivo a mantenere l’equilibrio, ad avere un riferimento lineare e a seguire una traiettoria. Con il passare del tempo anche le mie prestazioni miglioravano e così ho deciso di fare sul serio. Ho preso contatti con il mondo dell’atletica per persone diversamente abili, mi sono iscritta ad una polisportiva (oggi Arjola fa parte del gruppo H2 Dinamiyc Handy Sports, società nata da poco e alla ricerca di nuovi sponsor che possano sostenere economicamente il gruppo composto esclusivamente da atleti affetti da handicap fisici) e ho iniziato ad allenarmi regolarmente. Negli ultimi mesi, in vista dei campionati europei, anche ogni giorno. Le mie giornate si dividono fra lavoro, allenamenti e studio (Arjola ha ripreso gli studi alcuni anni fa) e di tempo libero ne ho davvero poco, ma non mi lamento. Sono una persona che ama le sfide, che punta sempre in alto. Ho imparato che riconoscere i propri limiti è la prima regola per superarli e ora sono determinata a fare del mio meglio nelle gare paralimpiche in Galles. Punto molto sul salto in lungo, tra le mie specialità è quella che fino ad oggi mi ha regalato maggiori soddisfazioni e mi sono allenata duramente con l’obiettivo di raggiungere importanti risultati. Non mi resta che mettercela tutta e… incrociare le dita!”.