Sarah, storia di una mamma al lavoro

Sarah gestisce sette strutture alle Lipari, tra hotel, resort, spiagge e ristoranti, ha tre bambini e una grande passione per l'Irlanda, la sua terra d'origine

27/08/2013

Sette strutture alle isole Eolie, tre bambini sotto i dieci anni e tanti sogni nel cassetto. Non stiamo parlando della protagonista del film Ma come fa a far tutto?, ma di Sarah Tomasello, una mamma al lavoro, dinamica, intraprendente e sognatrice. Scopriamo il suo segreto!

[dup_immagine align=”alignleft” id=”36217″]Il lavoro

Sarah, il marito e due cognate gestiscono sette strutture alle Lipari: l’Asino Beach, da una anno tra le spiagge insignite della bandiera blu e dove si trova il loro ristorante Chimera, l’Aeolian Charme, l’hotel Mea Lipari, l’hotel Cutimare, l’hotel La Marea e la Villa Enrica, che era la casa della nonna del marito di Sarah, la nonna Enrica, che qui coltivava la terra e produceva anche Malvasia salina.
Sarah, in particolare, si dedica alla gestione degli hotel, anche a livello di front office, e in inverno si occupa della promozione delle strutture, studiando offerte, iniziative e partecipando a fiere.

Sei di origine irlandese. Quali ricordi hai dell’Irlanda?

Nel ’76 ci siamo trasferiti a Belfast. Mamma faceva parte della comunità cattolica locale e la vita in quegli anni non era semplice [ricordiamo che l’Irlanda del Nord tra la fine degli anni ’60 e la fine degli anni ’90 è stata vittima della guerra civile tra la maggioranza protestante e la minoranza cattolica, ndr.], soprattutto per mio padre [siciliano, ndr.], che anche fisicamente era molto diverso dagli irlandesi, e doveva uscire scortato dal resto della famiglia, per non essere confuso con una spia inglese. Il centro di Belfast era tutto recintato, si veniva perquisiti prima di potervi accedere. Ero piccola, ma ricordo i militari che giravano per i quartieri con i carri armati.


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[dup_immagine align=”alignleft” id=”36213″]E gli irlandesi vengono alle Lipari?

Sì, questo mi rende molto felice. Abbiamo soprattutto europei, ma anche americani e australiani. La cosa che mi stupisce è che non ci sono solo gli australiani di origine eoliana (a Sidney e a Melbourne c’è una forte comunità eoliana con oltre 30mila persone), ma anche australiani al 100%. In più tanti scandinavi. Pensate che il nostro web master è uno svedese che ha la casa a Lipari e in inverno ci segue il sito dalla Svezia.

Perché tanti scelgono le Lipari come meta delle loro vacanze?

Oltre che dal mare, molte persone sono attratte dalla possibilità di fare trekking sui vulcani, ma abbiamo anche altre belle escursioni, come quella nelle cave di pomice: sembra di essere sulla neve, ma con lo sfondo del mare… è pazzesco! Il comune di Lipari si sta anche lanciando dal punto di vista culinario e le Eolie stanno entrando nel circuito slow food. A luglio abbiamo avuto, e avremo anche dal 9 al 15 settembre, l’iniziativa di Slow Food SiciliaGusta le Eolie” a cui ha partecipato anche il nostro ristorante Chimera con un piatto realizzato solo con prodotti a km zero. Da Lipari poi si possono fare gite in traghetto o in barca a vela e in bassa stagione organizziamo visite alle cantine dell’isola di Salina con assaggio del Malvasia locale, a Lipari c’è un’azienda che produce i capperi e si possono seguire tutta le fasi della produzione oppure si può poi visitare un caseificio che produce la nota ricotta di Vulcano. In più c’è il museo archeologico eoliano, all’interno del castello di Lipari, altro posto molto bello. Qui è conservata la più ricca collezione di maschere del periodo della Magna Grecia. Neanche in Grecia, dicono, hanno una raccolta così grande. Che altro? Ah, le terme di San Calogero, le cui acque sono molto curative, mio marito ci va sempre appena ha qualche dolore.


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La crisi si fa sentire?

In questa stagione stiamo facendo fatica. Quest’anno la clientela si è lanciata all’ultimo momento.

Si trovano ancora last minute?

Noi abbiamo chiuso i last minute per quest’estate, ma ripartiamo a settembre.

La mamma

Sarah è anche mamma di tre bambini. Mara, la più grande, ha 9 anni, mentre i due maschietti 8 e 4 anni.

[dup_immagine align=”alignleft” id=”36216″]Come fai a conciliare bambini e lavoro?

Nei mesi estivi mi faccio aiutare da ragazze alla pari così i miei figli, se non sono con me, possono praticare la lingua e avere compagnia. Sono comunque totalmente inseriti nelle strutture, qualche capriccio lo fanno, ma si adattano. Poi qui hanno la possibilità di fare tante amicizie e si divertono.

Se avessi del tempo libero, cosa ti piacerebbe fare?

Vorrei potermi coccolare un po’ con tutta la famiglia. Ultimamente ci siamo trascurati.

Hai ancora sogni nel cassetto?

Il mio desiderio più grande è quello di comprare una casa in Irlanda, così che i miei figli possano avere un legame con la mia terra.

Come arrivare

Per arrivare alle Lipari conviene arrivare in aereo fino a Catania, poi raggiungere l’isola con un traghetto o un servizio di navetta da Catania o Milazzo.

Meteo

I mesi più belli per visitare le Lipari sono maggio, giugno e settembre quando le temperature sono piacevoli, ma non c’è l’affollamento di luglio e agosto. In inverno le temperature non sono mai troppo basse e si può stare all’aria aperta senza problemi.