Sanremo, quarta serata: Club Tenco, in scena la musica d’autore

Tra ospiti e duetti-omaggio ai cantautori italiani, la quarta serata del Festival di Sanremo è andata così

22/02/2014
E così passa anche la serata del Festival dedicata alla musica italiana d’autore, “Sanremo club”. Che ci consegna il vincitore della categoria nuove proposte e, in un’edizione un po’ sotto tono, segna qualche momento d’emozione.

Rocco Hunt vince Sanremo giovani

È Rocco Hunt a vincere nella categoria giovani questa 64esima edizione del Festival di Sanremo, con Nu juorno buono. Nemmeno vent’anni e un testo pieno di speranze – ma che nascono dall’amarezza e da una terra talvolta dimenticata – per il rapper salernitano. Il premio della critica “Mia Martini” va invece a Zibba.

Le emozioni della serata

Ma facciamo qualche passo indietro. In una serata aperta da Marco Mengoni, vincitore della scorsa edizione del Festival, con Io che amo solo te di Sergio Endrigo, le emozioni più grandi sono quelle regalate da Gino Paoli, ospite della serata-omaggio ai cantautori italiani. Ma anche da Luca Zingaretti, che sul tema scelto quest’anno per leit-motiv di Sanremo, la bellezza, legge le parole di Peppino Impastato, e dall’ultimo ospite ad apparire sul palco, Paolo Nutini.

E anche di un paio di esibizioni dei big in gara. Cristiano De André che canta Verranno a chiederti del nostro amore e racconta di quando, da bambino, l’ha vista per la prima volta dedicare dal padre alla madre. E i brividi che ci vengono all’idea di vedere Fabrizio De André alla chitarra dal minimo buco di una serratura ci scorrono ancora lungo la schiena durante la performance. E Ron che ricorda l’amico Lucio Dalla e propone la sua Cara con il maestro Maurizio Pica alla chitarra.


Leggi anche: Sanremo 2022: chi potrebbe affiancare Amadeus?

I duetti dei big

Delle altre performance ricordiamo più il contesto che il merito, e va bene così. Violante Placido emoziona più per il pizzo mozzafiato del vestito che per il duetto con i Perturbazione in La donna cannone. Francesco Sarcina sceglie Diavolo in me, alla batteria un Riccardo Scamarcio che in giacca è resistito giusto il tempo della presentazione, poi via di t-shirt, ma nessuna s’è lamentata.

Swing time con Frankie Hi-Nrg mc e Fiorella Mannoia su Boogie di Paolo Conte; Noemi propone (bene) La costruzione di un amore, un capolavoro della musica italiana scritto da Fossati per Mia Martini. A seguire, Francesco Renga e Kekko dei Modà con Un giorno credi, Arisa con Cuccurucucù di Battiato. Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots scelgono Nel blu dipinto di blu con Tommy Lee alla batteria; Renzo Rubino e Simona Molinari Non arrossire di Gaber.

Giusy Ferreri con Alessio Boni e Alessandro Haber Il mare d’inverno, Antonella Ruggiero Una miniera dei New Trolls con i DigiEnsemble Berlin, Giuliano Palma I say i’ sto ‘cca, Riccardo Sinigallia, con Paola Turci alla chitarra, Marina Rei alla batteria e Laura Arzilli Ho visto anche degli zingari felici.

Escluso Sinigallia. E l’addio a Francesco di Giacomo

A proposito di Sinigallia, la serata ne registra l’esclusione dal Festival. Se ne è parlato tutto il giorno e l’argomento è stato centrale anche in conferenza stampa: il cantautore romano sul palco confessa di aver già eseguito il brano in un club qualche tempo fa, davanti a poche centinaia di spettatori, su richiesta di una famoso scrittore suo caro amico di cui ora tutti (più o meno) ci chiediamo il nome.


Potrebbe interessarti: Sanremo: Francesco Monte contro Ana Mena

Riccardo è molto emozionato e imbarazzato, dichiara che non farà ricorso e noi crediamo alla sua buona fede. Nella serata di chiusura di Sanremo lo vedremo e ascolteremo comunque sul palco, fuori concorso. Possiamo dirlo? Gli vogliamo bene.

Ben altro addio è, purtroppo, quello di Francesco Di Giacomo, storica voce del Banco di Mutuo Soccorso, scomparso in serata in un incidente stradale. Notizia di cui Fazio informa l’Ariston in tempo reale, il pubblico risponde con una standing ovation.

L’ospite-nostalgia: il mago Silvan

Due parole sull’ospite-nostalgia della serata, il mago Silvan. E non solo perché deve avere davvero qualche potere per non invecchiare mai e rimanere sempre uguale, ma perché riesce nell’inimmaginabile, e Luciana Littizzetto nel suo macchinario sfiora almeno l’1.80. Per qualche momento, s’intende.

Attesa per la finale. Chi vincerà?

Non ci resta ora che aspettare l’ultima serata per scoprire il vincitore tra i big di questa 64esima edizione del Festival di Sanremo. Per ora in testa alla classifica provvisoria c’è Francesco Renga. Seconda Arisa, terzoRenzo Rubino, quarti, per molti un po’ a sorpresa, e trascinanti, I Perturbazione. Ma tutto, con voti da casa e della giuria, è ancora possibile. Serve un ripassino? Ad aiutarci arriva Spotify: qui trovate la playlist di Sanremo.

Attesissimi sono anche gli ospiti: Maurizio Crozza, Claudia Cardinale, Luciano Ligabue.