Mondiali in tv? E io faccio saltare la corrente…

La riscossa delle donne messe in secondo piano dalle partite di calcio: inchiesta sui pensieri più nascosti delle donne europee dinnanzi a Mondiali del Brasile 2014

18/06/2014

Donne e palloni, gioie e dolori. Come era prevedibile nel delicato equilibrio del rapporto di coppia la presenza ingombrante e rutilante dei Mondiali di Calcio in corso in Brasile, non poteva che portare scompiglio. E si sa che non è certo caratteristica delle donne quella di lasciarsi mettere in secondo piano nella scala di importanza dei propri partner da ventidue tizi in mutande che rincorrono un pallone per un intero mese. Da questa simpatica e curiosa idea è nata una divertente ricerca promossa in tutta Europa da Vente-Privee.com, pioniere e leader mondiale nel campo delle vendite-evento online, con oltre 21 milioni di soci sparsi nel mondo e sedi operative in otto paesi europei. Dalla quale è emerso che le esponenti del gentil sesso, che tanto gentili ed arrendevoli spesso non sono, pensano di passare il tempo durante le partite inscenando l’arrivo di un black-out, sperando nella sospensione della finale o facendo shopping online con la sua (di lui) carta di credito durante i fatidici 90 minuti. Le sfide mondiali non saranno solo in campo, dunque. Ma anche fra le pareti domestiche…

Uomini, donne e palloni

Quali sono i sogni segreti delle donne europee durante le partite? Ebbene, la ricerca di Vente-Privee lo svela: il 77% di loro preferirebbe fare shopping online piuttosto che vedere una partita, dato confermato dal campione italiano in cui tale percentuale raggiunge addirittura l’80. Le italiane insieme alle colleghe francesi e belghe si rivelano le più irriducibili: mentre il partner guarda la partita in TV disturbano volontariamente con diversi pretesti, cercano insistentemente la lite e la discussione fino ad arrivare a progettare di staccare la corrente. Se proprio non riescono a dissuadere con le buone o con le cattive il partner dalla visione del match di turno in televisione, ecco che, oltre allo shopping online, si dedicano ai social network, telefonano alle amiche, puliscono la casa o leggono un buon libro. Il 15% di loro guarda la partita commentando ad alta voce la bellezza dei giocatori… Curioso anche il dato per cui gli uomini italiani sono in generale quelli meno preoccupati di giustificare al cospetto della loro più o meno dolce metà l’interesse per le partite: il 68% di essi, infatti, ritiene di non avere nulla da spiegare alla moglie/fidanzata/ragazza escludendo il ben che minimo senso di colpa. Non solo, il 52% di essi vuole vedere le partita da solo e comunque senza la suddetta fidanzata/moglie/ragazza che ritengono in questo caso molesta

[dup_immagine align=”aligncenter” id=”117188″]

Paese che vai…

Non così gli spagnoli, per esempio: il 34% di loro infatti rintuzza gli attacchi della propria coscienza facendo alla partner regali per farsi perdonare. Qualche altro curioso ed originale dato emerso dalla ricerca. Gli uomini olandesi sono per esempio molto più accondiscendenti: il 72% di loro gradisce infatti la compagnia femminile durante le partite. Tedeschi ed inglesi sono invece i più preparati in fatto di regole del calcio e di lettura di quanto accade durante le partite: fra le donne, invece, il 76% delle tedesche afferma di sapere che cos’è un cartellino rosso, il 54% delle spagnole sa distinguere un calcio d’angolo ed il 34% delle italiane pensa di poter spiegare addirittura la complicatissima regola del fuori gioco.

[dup_immagine align=”aligncenter” id=”117189″]