Carriera e maternità: intervista a Gini Dupasquier, fondatrice di Donna Lab

Lavoro e maternità, famiglia e carriera. Perché le donne non arrivano ai vertici? A queste domande ha risposto la fondatrice di Donna Lab

18/06/2014

Donne e lavoro, due mondi spesso e volentieri sull’orlo di una crisi di nervi, ma che possono trovare un equilibrio secondo Gini Dupasquier, fondatrice di Donna Lab, un laboratorio di conciliazione, di supporto e di consulenza per quelle aziende che vogliono capire come gestire i dubbi legati alle lavoratrici femminili: lavoro e maternità, famiglia e carriera. L’idea nasce da un’esperienza personale: con la nascita delle sue bambine, Gini, che è lavorava in una società di consulenza dopo una laurea in economia aziendale all’Università Bocconi, ha avuto qualche difficoltà. Questa situazione di disagio purtroppo non è rara e per questo abbiamo invitato nella redazione di UnaDONNA.it una persona coinvolta in questo percorso e le abbiamo posto tutti i nostri dubbi e raccontato i nostri vissuti, non sempre positivi.

“Mi sono resa conto che la maternità è un periodo di grande incertezza nella carriera di una donna“, ha sottolineato Gini. Le aziende sono spaventate perché perdono competenze mentre la lavoratrice, che viene sostituita, si sente demotivata. In questo modo, “in un attimo si generava una spirale, un circolo negativo che portava alla frustrazione di entrambe le parti”. L’idea di Gini è stata quella di riunire tutti a un tavolo per discutere della nuova situazione “come di un qualsiasi evento che accade nel sistema organizzativo”.

A incidere sulla carriera di una donna non è solo la maternità. “Sulla carta abbiamo le stesse possibilità degli uomini ma nell’avanzamento nella carriera, nel progresso all’interno della vita dell’azienda si nota che il numero di donne, avvicinandoci ai vertici, diminuisce sempre più”, afferma la fondatrice di Donna Lab. Di questo avevamo parlato tempo fa guardando la classifica dei Paesi con il maggior numero di donne manager in Europa, classifica che non è capitana dall’Italia, anzi… Perché? Che cosa succede all’interno della nostra carriera? A questo riguardo, da tempo, i governi parlano dell’introduzione delle quote rosa ovvero di garantire un certo numero di sedie a rappresentanti femminili all’interno dei consigli di amministrazione delle imprese italiane. È questa la strada per trovare un equilibrio?
Trattando questi temi così importanti, sono tante le domande che sono venute in mente alla redazione di UnaDONNA.it. Gini Dupasquier ha cercato di rispondere in base alla sua esperienza di consulente, donna e mamma e ha cercato di spiegarci come, alla base di questa situazione, ci sia una differenza di genere, una diversità tra uomini e donne che porta a una differenziazione delle leve motivazionali e degli approcci.


Sicuramente è una sfida, ma riuscire a a trovare una soluzione di conciliazione a questo problema rappresenta un’opportunità unica sia per donne che per le imprese, un’occasione di sviluppo personale ma anche aziendale che, in un momento di crisi e disperazione, non è affatto da sottovalutare.