Omaggio a Marilyn Monroe nell’anniversario della morte

Marilyn Monroe, una donna e un mito tra una ricca carriera cinematografica e una morte tutt'oggi avvolta nel mistero. A 52 anni dalla scomparsa, Fermo Immagine le dedica “Milano Marilyn” , mostra al Museo del Manifesto Cinematografico

01/08/2014

Correva l’anno 1962 e la notte tra il 4 e 5 agosto a Brentwood (Los Angeles) qualcosa cambiava irrimediabilmente: il mondo dello spettacolo perdeva la sua icona di bellezza, la diva blonde. A 52 anni dalla scomparsa di Marilyn Monroe, c’è poca chiarezza su cosa sia accaduto quella notte. Si sono avanzate molte teorie, dal suicidio all’omicidio e c’è chi, azzardando, ritiene che Marilyn si sia rifatta una vita altrove e che oggi, alla tenera età di ottant’anni, gestisca un drive sulla 66.

“Milano Marylin” mostra-omaggio al mito

Al nome di Marilyn Monroe è andato sempre più accostandosi il titolo di “mito”, per bellezza, musa d’arte e profondo mistero che rende fumosa la sua storia. Da molti è stata ritenuta, e tutt’oggi è così, la donna più bella del mondo. Per rinverdire il ricordo della bellissima Marilyn, icona sexy e seducente, Fermo Immagine le dedica una mostra “Milano Marilyn” al Museo del Manifesto Cinematografico di Milano.  Un weekend a tema Monroe, quindi, scandito da proiezioni video, dall’incontro con esperti e appassionati e molto altro. L’ingresso alla mostra è libero, sabato 2 e domenica 3 agosto dalle 14 alle 19. E così il museo chiude in bellezza, è proprio il caso di dirlo, il suo ciclo estivo con  un omaggio alla diva-mito.


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Incontri a tema sul personaggio Marilyn Monroe

Nella mostra omaggio a Marilyn Monroe tutto ruota intorno alla figura della donna e attrice la cui vita presentava molti risvolti drammatici ma altrettanto densi di poesia. Si scandaglia così la vita di Marilyn e si tiene il conto di quanta arte abbia ispirato: sabato 2 agosto, alle 18.30, c’è un incontro a tema che vede la presenza di esperti e studiosi, tra questi gli autori del recentissimo saggio “Marilyn Monroe. Inganni”, Francesco Brignoli e Nuccio Lodato.

Una carriera densa di  film

Ripercorrendo un po’ la vita dell’attrice compaiono molti momenti di gloria oltre a un corposo numero di film interpretati, 33 per l’esattezza. Marilyn, infatti, è stata onorata del premio Henrietta Award, attualmente chiamato Golden Globe, con cui la Hollywood Foreign Press Association, nel 1954, le conferiva il titolo di “migliore attrice del mondo”. La sala Hollywood di Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico di Milano ospiterà una piccola mostra con una selezione di manifesti dei suoi film, i più rari e belli, e una ricca rassegna di fotobuste per raccontare la sua carriera da “Niagara” a “Il Principe e la Ballerina”, da “A qualcuno piace caldo” a “Quando la moglie è in vacanza”. Sul megaschermo si proietteranno i trailer originali dei film con Marilyn.
La mostra sulla diva non riguarderà solo la sfera del cinema, ma grazie alla collaborazione di alcuni collezionisti si potranno visionare le riviste italiane che, dai primi anni Cinquanta in poi, le hanno dedicato articoli e copertine.

Marilyn, soggetto prediletto dagli artisti

Ralph Waldo Emerson scrisse in riferimento a Lei, è il caso di citarla in maiuscolo come fosse un’entità celestiale: “Solo la poesia ispira poesia” e di lì in poi effettivamente Marilyn è stata il centro nevralgico attorno a cui traeva linfa molta creazione artistica da Pier Paolo Pasolini a Ernesto Cardenal, da Baernie Taupin a Elton John che hanno elaborato parole e musiche indimenticabili.
Tre maestri del fumetto italiano, Milo Manara, Sergio Toppi e Guido Crepax, sono un’altra prova tangibile di quanta ispirazione abbia seminato Marilyn e su fronti molto diversi. Manara ha ritratto Marilyn in un magnifico calendario del 2004 dedicato alle dive sexy di Hollywood; Toppi è autore di una storia in giallo che vede Marilyn al fianco di Hitchcock; Crepax ha realizzato nel 1982 quattro illustrazioni per il libro di Vincenzo Mollica e Marco Giovannini.
Tra gli artisti italiani che hanno ritratto la bella Marilyn ci sono Carlo Jacono che è autore delle copertine di Gialli Mondadori; Silvano Campeggi, autore del manifesto della mostra e che ha avuto l’onore di ritrarre l’attrice dal vivo per molti manifesti cinematografici.
Sono in mostra a Milano anche le tavole e gli albi originali di fumetti in cui Marilyn fa da coprotagonista, accanto a veri e propri miti del fumetto: ha prestato il suo volto, per esempio, alla perfida protagonista di Diabolik.
Ci sono anche gli omaggi artistici di Anna Pennati con collage creativi dedicati all’attrice, di Silvia Taietti, di Rosella Banfi e dello street artist Acme 107.

Poesie e pensieri di una diva

Lei, donna che sembrava non avere bisogno di nulla perché così ben dotata dalla natura, amava la poesia e componeva anche. La mostra omaggio a Marilyn Monroe propone la lettura e l’ascolto delle sue poesie. E proprio questo poetare era per Marilyn quasi un segreto, di cui forse provava vergogna. A rileggere alcune frasi sembra quasi la diva volesse liberarsi dall’immagine che si era costruita “Il mio involucro invecchia ma io devo ancora nascere” oppure “Quel che ho dentro nessuno lo vede, ho pensieri bellissimi che pesano come una lapide. Vi prego fatemi parlare”.
Intrappolata da una parvenza patinata la donna-mito scriveva: “Sono orribile ma datemi tempo mi truccherò la faccia ci metterò sopra qualcosa di splendente e sarò di nuovo Marilyn Monroe”.

Info
Mostra “Milano Marilyn” a cura di FERMO IMMAGINE, presso il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano, Via Gluck, 45 – Milano
sabato 2 e domenica 3 agosto dalle 14 alle 19
Ingresso libero – per info: 02/36505760