Kevin Costner
L’abbiamo conosciuto interprete (non sempre impeccabile, dati i tre premi Razzie come peggior attore protagonista, ma tant’è) in film romantici, intensi, d’azione. L’abbiamo ritrovato sugli schermi – quelli piccoli – niente meno che nella pubblicità di uno dei più famosi tonni in scatola. Non che tra l’uno e l’altro l’amatissimo Kevin Costner, attore, produttore, regista, abbia fatto poco, tutt’altro. Ma, diciamo la verità, più di una fan è rimasta delusa dall’ultima “interpretazione”, e la battuta è perfino facile: da Balla coi lupi a… balla col tonno.
Uno spot che si è attirato non poche critiche – anche per la misteriosa comparsa, ad Amalfi, di un faro in realtà inesistente–, e che altrettante ne ha procurate nei confronti dello stesso Costner. Che però si è difeso raccontando di come faccia pubblicità per potere, con i guadagni, dedicarsi a progetti che ama: dai film che raccontano tematiche troppo forti per Hollywood, alle tecnologie per difendere l’ambiente.
Venendo ai temi che più ci stanno cari, ebbene sì: Kevin Costner è uno dei quei divi di Hollywood sulle cui love stories il gossip non ha molto da offrire. O almeno, non più: risalgono ai primi anni ’90, dopo il divorzio dalla prima moglie, storie e storielle con attrici e dive dello showbiz, da Mira Sorvino a Naomi Campbell. Ma dal 2004 Kevin calca ogni red carpet ben stretto alla modella Christine Baumgartner, sua seconda moglie.
E, già che ci siamo, sfatiamo un altro dei pettegolezzi che più colpisce i sex symbol del grande schermo: l’altezza di Kevin Costner, a differenza di quella di altri suoi colleghi – Tom Cruise su tutti – è più che ragguardevole: un metro e ottantacinque.
Qualche cattiveria, invece, è stata sparsa – e pare più che giustamente – sulla sua carriera parallela a quella di Hollywood: pare che come chitarrista il biondo Costner non sia particolarmente dotato. Come attore, invece? Tra grandi film e grandi flop, ecco una filmografia minima.
Perciò, se sentite il bisogno di consolarvi e cancellare le immagini pubblicitarie del bel Kevin, ecco i nostri consigli sui suoi film da non perdere. Da Gli intoccabili, del 1987 per la regia di Brian De Palma, a Revenge (1990, regia di Tony Scott); da – ovviamente – Balla coi lupi (1991, di cui Costner è anche regista) a JFK (1991, regia di Oliver Stone).
O ancora: l’indimenticabile Guardia del corpo (1992), Un mondo perfetto (1993, regia di Clint Eastwood) e il romanticissimo – anche se non un capolavoro – Le parole che non ti ho detto (1999, regia di Luis Mandoki. Più che perdibile, invece, Waterworld.
Degli anni Duemila? Vizi di famiglia (2005), The Company Men (2010), 3 Days to Kill (2014). Anche se, questo è vero, la filmografia di uno degli attori destinati ad essere gli eredi di John Wayne, è costellata di un buon numero di flop. A fronte di alcuni rifiuti clamorosi, come quelli di recitare in Pearl Harbour e Kill Bill. Contento lui…
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