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Quando una relazione diventa davvero una relazione?

Quando inizia una relazione amorosa non si sa mai come definirla. Siamo una coppia? Siamo compagni? Amici? Più che amici? Fidanzati? C’è sempre un problema quasi di nomenclatura e non si riesce mai a definire l’altro. Se non si convive non è certo il nostro compagno, se abbiamo superato i quaranta definirlo fidanzato sembra portarci indietro ai tempi delle scuole medie. Allora come fare? Quando una storia appena iniziata diventa una vera e propria relazione così da poter essere anche noi più agili nel presentare il nostro partner?

Sei fidanzata?

Questa è una domanda che ci viene rivolta molto spesso, soprattutto dalle persone che non vediamo da molto tempo. Se abbiamo appena iniziato una storia, anche se stiamo bene in coppia e ci sentiamo veramente realizzate all’interno di questo nuovo bozzolo appena formato, non è semplice rispondere a questa domanda. Già di per sé il termine “fidanzata” implica una relazione seria ma, se la nostra è ancora “in divenire”? Come dobbiamo comportarci, come possiamo rispondere a questa domanda? Solitamente rispondiamo di no (anche perché il sì comporterebbe una lunga serie di altre domande), anche se a malincuore.

Il momento di svolta

Non è certo facile capire quando una relazione passa dal “esco con un tipo” allo “stiamo insieme”. Di certo i primi momenti di una relazione ci mettono sempre in crisi anche se alcuni studiosi dicono che sotto le dodici uscite, comprese di cinema, birra, ristorante, notte insieme, non si può considerare una vera e propria relazione ma, alla teoria, va aggiunta la pratica o meglio, la personalità di ognuno. C’è chi si sente legato ad una persona dopo qualche uscita, chi invece sostiene che il punto di svolta sia una notte di sesso e chi invece non riesce a legarsi neanche dopo un anno o più di frequentazioni.

I segnali che state
facendo sul serio

Se la tua è una vera relazione la prima cosa che vorrai fare sarà presentarlo ai parenti, primi fra tutti i genitori e poi agli amici più cari. Se senti dentro che è arrivato il momento di fare questo passo allora la tua è diventata una vera e propria relazione e non una semplice frequentazione. Oltre alle presentazioni ufficiali altri momenti scandiranno la tua relazione come l’organizzazione della vostra prima vacanza insieme e, ancora di più, dare le chiavi di casa (o riceverle) dal vostro partner.

Altri segnali

Se le presentazioni ufficiali sono da sempre il banco di prova per una coppia ci sono anche altri segnali che ci fanno capire che la nostra storia sta procedendo nel verso giusto. Tra questi il bisogno di coccolarsi anche in pubblico è tra i segnali più forti che dimostrano che la nostra relazione sta procedendo a gonfie vele. E poi ancora mettere l’altro al centro delle piccole attenzioni quotidiane, chiedergli un parere, ascoltare le sue opinioni. Tutto questo, che può sembrare scontato quanto banale, indica che noi siamo pronti ad accogliere una nuova persona nella nostra vita e a dire sì, ho una relazione.

Manifestare il
proprio amore

Se i primi tempi della vostra nuova storia eravate un po’ misurate con le parole e anche con i gesti, adesso, che vi siete rese conto che quell’uomo è qualcosa di più di una semplice avventura, vi sentirete anche più libere di mostrare il vostro amore anche in pubblico. Se fino a qualche giorno prima camminavate accanto per raggiungere il ristorante, adesso sentirai l’impulso profondo di abbracciarlo, dargli la mano e camminare insieme. Anche i baci in pubblico fino a qualche tempo fa erano un problema, ti sentivi osservata, quasi giudicata ma adesso che la tua relazione ha preso il volo non ti senti più a disagio e le effusioni in pubblico diventano il vostro pane quotidiano.

La cura

Occuparsi l’uno dell’altro è uno dei tanti segnali che dimostrano il buon andamento della tua storia. Chiedere semplicemente come sia andata la giornata, interessarsi alle sue attività, al pasto, agli amici non è servilismo e non sminuisce affatto la tua femminilità. È un bel modo per entrare i contatto con i suoi desideri e le sue abitudini. E cosa che di più bello quando questo viene ricambiato? Quando il tuo lui tornando a casa si fermerà nella tua pasticceria preferita e, senza nessun motivo ti porterà un buon dolce?

Intimità

Non stiamo parlando solo del sesso o del passare la notte insieme. Intimità è anche complicità nelle piccole cose, nei piccoli gesti ma anche sapere delle cose l’uno dell’altro che sono solo vostre. Capirsi con lo sguardo o ridere passando davanti ad un negozio per una ragione solamente vostre vi farà capire che il tempo degli indugi è ormai finito. Avete accanto la persona che fa per voi.

La noia

Una relazione appena iniziata non conosce noia. C’è sempre la voglia di fare cose nuove, esperienze, conoscersi ma, ad un certo punto, la routine entra nella vita quotidiana e così anche la noia ma, questo non è per forza un sentimento sbagliato o la morte della vostra relazione. Ci si annoia anche da soli e allora perché non farlo in due? Se avete trascorso l’interno fine settimana a casa a fare le faccende e a cucinare e pensate che siano stati due giorni noiosi non siete sulla strada giusta. Sono stati due giorni durante i quali avete rafforzato la vostra relazione facendo entrare tra voi due la quotidianità della vita compresa la noia che tanto ci spaventa.

La vostra relazione
si allarga

Siete pronti a condividere con gli altri la vostra vita. Non vi basta più trascorrere intere giornate sul divano a guardare la tv e a farvi le coccole, adesso siete pronti per gli altri. Adesso avete voglia di far conoscere al partner i vostri più cari amici e a inglobare anche loro nella vostra nuova relazione affettiva. Siete pronti ad organizzare cene allegre solo per il puro piacere di condividere una parte di voi con la persona che adesso ritenere essere la più importante della vostra vita e, cercate di dimostrarglielo costantemente non solo con piccole attenzioni ma coinvolgendolo nella vita di tutti i giorni.

Silvestra Sorbera

Silvestra Sorbera, classe 1983, piemontese di origini siciliane, è una giornalista e autrice di racconti e romanzi. Collabora con i giornali online Gocce di spettacolo, Yomamma, Italiapost e Unadonna. Ha pubblicato nel 2009 “La prima indagine del Commissario Livia” e a maggio del 2016 la seconda indagine dal titolo “I fiori rubati” con la casa editrice LazyBOOK e la terza indagine dal titolo "Castelli di sabbia". Nel 2013 ha realizzato la favola per bambini “Simone e la rana”, e il saggio letterario - cinematografico “La forma dell’acqua. Camilleri tra letteratura e fiction”. Nel 2014 pubblica con la casa editrice LazyBOOK i racconti“Vita da sfollati” e a seguire “Sicilia” e “La guerra di Piera” e a dicembre 2016 il romanzo autobiografico “Diario per mio figlio”. A giugno 2016 con la casa editrice PortoSeguo il romanzo “Sono qui per l'amore”. Nel 2017 pubblica il racconto lungo new adult “Un amore tra gli scogli” e la favola “Simone e la rana. Viaggio nel castello stregato”.

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