Le più belle canzoni d’amore
Le più belle canzoni d'amore di sempre fanno rivivere le melodie che hanno accompagnato e segnato i momenti più romantici della vita
Le canzoni d’amore accompagnano tappe fondamentali della nostra vita: sono parte di noi fin dai primi innamoramenti e infatuazioni, scandiscono le dolci note del primo amore e le note amare delle prime delusioni, per poi affiorare alla memoria in chiave nostalgica, nel ricordo dei momenti passati, belli o brutti che siano. Abbiamo rispolverato delle più belle canzoni d’amore, dagli anni Sessanta ai giorni nostri, che hanno emozionato le generazioni passate e che ancora emozionano, per la loro inconfondibile melodia e per l’importante messaggio d’amore che riescono a comunicare. Scegli la tua preferita come leit motiv della giornata, oppure raccoglile in una playlist da regalare alla tua dolce metà: un’ottima occasione per esprimere al meglio i tuoi sentimenti, a suon di note!
Canzoni d’amore… negli anni Sessanta
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È del 1963 la canzone Ring of Fire del cantautore folk-rock Johnny Cash. Il testo fu scritto dalla moglie June Carter e parla di un amore passionale visto come “un anello di fuoco in cui si cade sempre più giù, negli abissi della più ardente passione”. Sono i Beatles, però, il gruppo più in voga in quegli anni (e che, a distanza di decadi, non hanno perso nulla del loro lustro): la canzone d’amore Something, scritta da George Harrison nel 1969 e pubblicata nel loro album Abbey Road, si piazzò al primo posto della Billboard Hot 100 negli Stati Uniti e ottenne un grandissimo successo. Il testo parla di un innamoramento, di una ragazza dalla quale l’autore (George Harrison) sembra essere enormemente attratto, più di qualsiasi altra donna che abbia mai conosciuto. Sempre in quegli anni, e più precisamente nel 1967, i Velvet Undergound, con l’ausilio di Nico, incidono un pezzo molto delicato ma destinato ad essere una delle loro canzoni d’amore più belle: I’ll be your mirror. Nel repertorio soul di quegli anni sono invece The Temptations a sfornare una delle hit di maggior successo di tutti i tempi. Si tratta della canzone d’amore My girl, che l’autore della band, Smokey Robinson, dedicò alla propria moglie: il testo parla, per l’appunto, della propria amata, che fa brillare anche una giornata nuvolosa e che riesce a trasformare anche i mesi più invernali nell’assolato mese di maggio.
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Canzoni d’amore… negli anni Settanta
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Proprio nel 1970 esce la cover della canzone Close to You da parte dei Carpenters, che parla dell’infatuazione di una ragazzina per un giovane aitante, desiderato da tutte le ragazze del paese. La canzone ebbe da subito un gran successo e valse alla band la vittoria di un Grammy Awards nel 1971. Sempre in quell’anno Elton John compose e interpretò la canzone d’amore per eccellenza, destinata a diventare il suo cavallo di battaglia e una delle più grandi hit di sempre: Your song. Il testo venne scritto da Bernie Taupin e parla dei sentimenti che un ragazzo prova per una ragazza: “spero che a te non dispiaccia se ho messo per iscritto com’è meravigliosa la vita ora che ci sei tu nel mio mondo.” Molto famosa è anche la ballata Wild World di Cat Stevens (del 1970): egli la dedicò alla modella statunitense Patti D’Arbanville, con cui ebbe una relazione, avvertendola di fare attenzione al mondo esterno, così pieno di pericoli, ora che la loro storia d’amore si era conclusa. Anche Rod Steward canta di un amore tormentato nella sua ballata d’amore Maggie May del 1971: è la storia di un ragazzino (un racconto autobiografico) che viene sedotto e poi abbandonato da una donna molto più vecchia di lui. Persino il rock dei Rolling Stones si tinge di note rosa con la famosissima ballata Angie del 1973: un’altra storia d’amore conclusa male, in cui Mick Jagger confessa d’amare ancora la sua donna e le dice di asciugarsi le lacrime e di andare avanti nella vita. Nel 1974 Joe Cocker propone una versione molto intima della canzone You are so Beautiful (to me), e grazie alla sua rivisitazione il refrain diviene uno dei più celebri di tutti i tempi. È il 1977 quando Eric Clapton compone il brano musicale Wonderful Tonight, dedicato a Pattie Boyd: egli rivelò d’averlo scritto in poco più di dieci minuti mentre aspettava, molto spazientito, che Pattie finisse di prepararsi per la serata. “Lei mi chiese: sto bene vestita così? E io le risposi: Sì mia cara, sei meravigliosa questa sera.” Una forse delle più belle dediche d’amore trasformate in musica.
Canzoni d’amore… negli anni Ottanta
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Negli anni Ottanta l’amore si fa meno naïf ma più serio e tormentato. Nell’aprile del 1980 esce la canzone-emblema del gruppo post-punk inglese dei Joy Division: Love will Tear Us Apart. Ian Curtis, il leader della band, canta tutta la sua disperazione per una storia d’amore ormai giunta al capolinea: “l’amore ci farà a pezzi, di nuovo, qualcosa di così buono purtroppo non può più funzionare”. La regina degli anni Ottanta rimane comunque la cara Cyndi Lauper, che con la ballata Time After Time del 1984, diventa l’icona del pop glitterato di quegli anni: ancora una volta il tema è l’amore tra due ragazzi e la sofferta decisione di lei di abbandonare per sempre il partner e porre fine alla loro storia. La sua canzone arriva ai primi posti di tutte le classifiche e diventa il manifesto dell’amore glam e new-wave degli anni Ottanta. Sono gli anni d’oro anche per la regina del pop per eccellenza, Madonna: I’m Crazy for You esce nel 1985 ed è subito un tormentone destinato a rimanere uno dei ritornelli d’amore più conosciuti di sempre. Anche la regina del rock and roll, Tina Turner, canta d’amore in quegli anni, e lo fa nel 1988, reinterpretando la canzone Simply The Best: sei semplicemente il migliore. Nel 1989, una tra le rock band inglesi più alternative, The Cure, scala le classifiche con una ballata melodica cristallina, Love Song, per l’appunto. Il testo non è altro che una dichiarazione da parte di un ragazzo per una ragazza: “quando sono solo con te, mi sento libero, mi sento a casa, sono felice, io ti amerò per sempre.” Ma la cifra distintiva del gruppo la rende un piccolo capolavoro. Spicca infine per l’originalità del testo e la melodia incalzante la canzone dei The Smiths, prodotta nel 1987 (anche se venne pubblicato a livello internazionale solo nel 1992), There’s a Light that never goes out: “e se un autobus ora ci investisse, morire al tuo fianco sarebbe il modo più celestiale per dire addio a questa vita.”
Canzoni d’amore… negli anni Novanta
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Negli anni ’90 nascono le canzoni d’amore più struggenti e popolari di sempre, come Un-Break My Heart di Toni Braxton (del 1996). Alcune addirittura diventano colonne sonore di film destinati a sbancare al botteghino: chi non ha sognato sulle note di I will always love you di Whitney Houston (del 1992), resa ancora più celebre dal film Guardia del Corpo con un aitante Kevin Costner, o chi non si è commossa di fronte all’epilogo tragico-amoroso di Rose e Jack in Titanic (del 1997), lasciandosi cullare dalla superba voce di Celine Dion in My heart will go on? E poi ancora con il film Ghost del 1990 ritorna alla ribalta una delle più belle canzoni d’amore di sempre, Unchained Melody interpretata dai The Righteous Brothers mentre Bryan Adams presta la sua voce per interpretare un brano che diventerà la colonna portante del film Robin Hood-principe dei ladri: (Everything I do) I do it for you, del 1991. Alla fine degli anni ’80, e più precisamente nel 1998, due sono i gruppi che fanno battere il cuore a migliaia di fans con le loro ballate romantiche: la band rock-alternativa dei Goo Goo Dolls con la canzone Iris, scritta per la colonna sonora del film romantico La città degli angeli e i rockettari Aerosmith con I don’t Want to Miss a Thing, scritta da Steven Tyler per il film campione di incassi Armageddon. Il filone inglese si intensifica di melodie soft e sentimentali con Field of Gold di Sting (1993), quello irlandese con Nothing compares to you di Sinéad O’Connor (1990) e When You Say Nothing at All di Ronan Keating (del 1999, colonna sonora del film Notting Hill) e quello australiano con Truly Madly Deeply dei Savage Garden (1997). Gli anni Novanta segnano anche la nascita delle prime grandi boy band come i Take That che fanno impazzire migliaia di ragazzine con il singolo Back For Good del 1995 e i Back Street Boys con I’ll never break your heart del 1996. In questa decade esplode anche il filone del britpop con i tormentoni Wonderwall degli Oasis (1995), Love is Noise e Sonnet di Richard Ashcroft (1998).
Canzoni d’amore… dagli anni Duemila a oggi
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Le canzoni d’amore in questi anni si fanno molto più spensierate e intriganti. Tra le più belle nel panorama R’n’B ci sono We found love di Rihanna (del 2011), Halo di Beyoncé (del 2009) e Fallin della bravissima interprete Alicia Keys (2001). Anche nell’ambiente soul sono questi gli anni in cui vengono sfornati grandi successi come Adele con il tormentone Someone Like You (del 2011) e la sconsolata Love Is a Losing Game di Amy Winehouse. In questi anni ci fanno sognare anche alcune band statunitensi come i Maroon 5 con She Will Be Loved (del 2004), i The Calling con Wherever you will go (del 2002), il rock struggente dei Foo Fighters con Best Of You (del 2005) e il folk indie odierno dei The Lumineers con Ho Hey. È ancora sul suolo inglese, però, che nascono le sonorità più belle e portatrici di un messaggio d’amore più profondo e intimo: il 2000 vede il debutto dei Coldplay con la canzone Yellow, James Blunt fa sognare con You’re Beautiful del 2005, Norah Jones regala note d’amore spensierato con la colorata Sunrise del 2004 e Paolo Nutini racconta la promessa d’amore in un paesaggio messicano bucolico con la ballata folk Candy, del 2009.
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