Litigio con la mamma

Litigi tra madri e figlie, dall'adolescenza all'età matura. Come evitarli e come "fare la pace"

Non importa che tu sia un’adolescente o una donna matura, con una splendida famiglia, il litigio con la mamma è una fase naturale del rapporto che inizia con l’adolescenza e si protrae nel corso degli anni.
A volte il litigio con la propria madre è sporadico, a volte invece diventa una quotidianità pesante e difficile da superare. Fra le cause troviamo la differenza di generazione, l’iper protezione della genitrice, il senso di evasione dato dalla ribellione alle regole materne o, spesso, una sottile rivalità fra le due donne che si protrae silenziosa nel tempo.


[dup_immagine align=”alignleft” id=”145067″]Qualsiasi sia la frequenza o il motivo dei vostri litigi non farti alcuna paranoia e non crearti troppe ansie: la discussione accesa con una madre è una cosa del tutto naturale e comprensibile.
Se però i toni accesi e le parole taglienti hanno fatto si che tua madre si sia chiusa in un silenzio circondato da un alone di sofferenza, forse è giunto il momento di smorzare la situazione e cercare il più possibile di ricucire il rapporto come un tempo, quando eri bambina, e le cose sembravano tutte più semplici. Anche i capricci, le punizioni e quel senso di leggerezza che provavate dopo aver fatto la pace.

Se chiedere scusa o scendere a compromessi non sono le tue doti migliori (soprattutto quando sei convinta d’aver regione), la cosa migliore da fare è cercare di prevenire un litigio o smorzarlo nel momento esatto in cui questo prende forma.
Vediamo insieme come.

  1. Conta fino a dieci. Prima di iniziare una discussione, per una frase di troppo, un pensiero differente o un tono poco piacevole, è sempre bene prendere un gran respiro e contare fino a dieci. Rifletti seriamente se sei sicura o no di voler iniziare una discussione per un motivo che, a sangue freddo, potrebbe sembrarti molto futile. Chiedi a te stessa se la tensione nervosa è dovuta a cause esterne come ad esempio una dura giornata di lavoro. In poche parole prima di accendere la miccia valuta razionalmente se è meglio calmarsi e cambiare discorso.
  2. Prendi una pausa e rifletti. Durante una discussione accesa con tua madre prova a “uscire dal coro” e a vedere il momento che state attraversando da una prospettiva diversa. Come se fossi il regista della scena. Siete davvero arrabbiate l’una con l’atra? Le parole che state usando e ciò che vi state dicendo lo pensate davvero o è solo il riflesso di una rabbia ingiustificata? Così facendo scoprirai che la maggior parte dei vostri litigi potrebbe finire sul nascere senza causare sofferenza a nessuna delle due.
  3. L’amore di una madre. Nei momenti di discussione ti sembra addirittura di odiarla, altre volte invece non potresti fare a meno di lei. Quando stai litigando con tua madre dimentichi facilmente tutti i momenti belli trascorsi insieme, le gioie condivise e l’aiuto materno senza il quale non saresti la donna che sei oggi. Cerca il più possibile, anche se la tua mente è accecata dalla rabbia, di focalizzare un momento in cui questa donna ti ha sostenuta e protetta, in cui siete state davvero felici insieme. La discussione finirà con un grande abbraccio.
  4. Le urla possono risolvere i vostri problemi? Anche se sembra difficile cerca di mantenere la razionalità durante ogni discussione con tua madre. Qualsiasi sia il problema o il diverbio che vi ha portate a questa situazione, la soluzione non può essere trovata con una discussione. Non credi sia meglio affrontare il tutto con calma e idee più chiare?
  5. Anche una madre ha dei problemi. Se pensi che ultimamente sia più difficile del solito andare d’accordo con tua madre, prova a pensare e a capire la sua situazione. Ha dei problemi al lavoro? Ha qualche preoccupazione per la salute? Anche una madre, per quanto forte ci possa sembrare, è una persona che spesso ha bisogno di aiuto e, magari, di un forte abbraccio da parte della propria figlia. Deponete quindi l’ascia di guerra e provate a parlare insieme dei problemi che vi rendono così nervose.